oltre il danno, la beffa

Tari non dovuta, il costo sarà coperto da tutti i cittadini

L'Anci: "Aumenti possibili fino a 6 euro a persona". I consumatori: "I rimborsi siano automatici"

14 Nov 2017 - 12:03
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Oltre il danno, la beffa: le somme per la Tassa sui rifiuti che per 4 anni sono state erronamente versate dai cittadini di molti comuni per l'errato calcolo della tariffa, saranno "redistribuite" tra tutti gli abitanti, perché, secondo l'Anci, "il costo dello smaltimento va comunque coperto". L'aumento potrebbe aggirarsi intorno ai 6 euro a persona. Intanto le associazioni di consumatori avvertono: "I rimborsi siano automatici".

L'errore nasce dall'errata interpretazione delle norme che, dal 2014, hanno introdotto la Tari. Di norma, la tassa è suddivisa in due parti: la prima, fissa, è a metro quadrato e dipende dal numero degli abitanti. La seconda, variabile, non tiene conto della superficie dell'alloggio ma solo del numero di occupanti. Alcuni comuni, invece di calcolare solo una volta la parte variabile, la hanno applicata per tutte le pertinenze, in particolar modo box e cantine, di fatto quasi raddoppiando, in alcuni casi, la tassa. 

Il problema ora, per i Comuni che per 4 anni hanno incassato una somma non dovuta per l'errato calcolo dell'imposta, è duplice. Da una parte, il rimborso delle cifre incassate in modo illegittimo. Su questo versante, alcuni sindaci, come quello di Milano, hanno promesso un rimborso immediato, senza lungaggini burocratiche. E per il capoluogo meneghino si tratta di una somma elevata, circa 12 milioni solo per i box. Dall'altra parte, c'è il problema di un minor gettito che andrà comunque coperto, perché, ricordano le amministrazioni, lo smaltimento dei rifiuti, costa. Minor gettito che peserà sulle tasche di tutti i cittadini, con aumenti che potrebbero sfiorare i 6 euro a persona. Insomma, per molti cittadini, oltre al danno di aver pagato per 4 anni una somma non dovuta, il rischio concreto è quello di veder aumentata l'imposta.

Consumatori: "Bloccare l'aumento delle tariffe"
Sul tema è intervenuta Federconsumatori che ha chiesto un incontro urgente all'Anci e il blocco degli aumenti per il 2018: "Vorremmo evitare in ogni modo che i comuni, per fare fronte a tele emergenza si trovassero a disporre possibili scenari di aumento nella tariffazione negli anni a venire. Per chi non ha ancora pagato la II rata della TARI 2017, chiediamo una proroga nel pagamento, per dar modo alle aziende erogatrici del servizio di riformulare in modo corretto la tariffa. Per chi, invece, ha già pagato e comunque per ottenere il rimborso di quanto pagato e non dovuto dal 2014, stiamo raccogliendo il mandato dei cittadini ad assisterli, qualunque sarà l'evoluzione della vicenda".

Baretta:  "Sbagliato se i Comuni aumentassero la Tari per compensare i rimborsi".
"Non è logico e nella manovra non è previsto l'aumento delle tasse locali". Cosi' il sottosegretario dell'Economia, Pierpaolo Baretta, commenta l'ipotesi che starebbero maturando i Comuni. "Non dovrebbe essere così, se c'è stato un errore significa che l'incasso dei Comuni è stato superiore alle previsioni. Il Mef sta predisponendo una nota che sarà diffusa nei prossimi giorni. Sicuramente i rimborsi ci saranno. Spetta ai Comuni farli quando viene rilevato l'errore".

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