LE PAROLE DEL PREMIER

Terza rata Pnrr, Meloni: "Chi ci credeva poco impari a credere nell'Italia"

La tranche da 18,5 miliardi di euro sarà destinata a interventi importanti in diversi ambiti: giustizia, sanità, istruzione, mercato del lavoro e ricerca

09 Ott 2023 - 22:16

Soddisfazione di Giorgia Meloni per l'arrivo della terza rata del Pnrr per un importo di 18,5 miliardi di euro. "Sono risorse importanti che serviranno a intervenire in ambiti cruciali come la giustizia, la sanità, l'istruzione, il mercato del lavoro, la ricerca", ha spiegato il presidente del Consiglio in un video messaggio diffuso sui social, sottolineando che "questa è la dimostrazione di come l'Italia e il governo attualmente in carica abbiano affrontato questa questione con estrema serietà e auspichiamo per il futuro che anche quelli che ci credevano poco imparino a credere un po' di più nella capacità che questa nazione".

"All'esito di un lavoro lungo e importante", la Commissione europea ha provveduto al pagamento della terza rata del Pnrr che, "insieme ai miliardi di euro già precedentemente assegnati, ci hanno fatto incassare finora circa il 44% dell'interno ammontare delle risorse del Next Generation Eu", ha sottolineato la leader di Fratelli d'Italia.

Il prossimo obiettivo del governo è "una valutazione positiva sulla quarta rata e sulla revisione complessiva del piano, compreso il capitolo del Repower Eu".

Quanto vale il piano completo del Pnrr

 L'ammontare complessivo del Piano di ripresa e resilienza italiano consiste in 191,6 miliardi di euro. Ad oggi la Commissione Ue ha erogato 85,4 miliardi. La portavoce dell'esecutivo comunitario, Veerle Nuyts, ha evidenziato che le riforme attuate dall'Italia nell'ambito del Pnrr, per ricevere il pagamento della terza rata del Recovery Fund, "riguardano settori quali la giustizia, l'istruzione e la gestione delle risorse idriche".

Investimenti e fondi: cosa prevede il Pnrr

 Il pagamento della tranche comprende inoltre investimenti in energie rinnovabili, politiche sociali e digitalizzazione”. Tra i passi importanti, secondo Nuyts, figurano inoltre "circa 3mila chilometri di hardware e software per segnalamento ferroviario basati. Ciò consentirà una maggiore capacità di traffico sull'Alta Velocità e su altre linee ferroviarie e consentirà ai treni merci provenienti da altri Stati membri dell'Unione europea di circolare in Italia".

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