In Gazzetta Ufficiale il Dpcm che detta le modalità e il modulo per presentare la richiesta
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E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dpcm (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) che "sblocca" la possibilità per i lavoratori di avere il Tfr in busta paga. Nel decreto è presente anche il modulo per avanzare richiesta all'azienda, che potranno erogarlo nei 30 giorni successivi alla richiesta o dopo tre mesi includendo gli arretrati.
La possibilità di chiedere il Tfr è prevista anche per chi l'ha conferito a forme di previdenza complementare. Possono presentare istanza per la liquidazione mensile tutti i lavoratori dipendenti da datore di lavoro del settore privato, con rapporto di lavoro subordinato in essere da almeno sei mesi.
Le due modalità di erogazione - Secondo il decreto, le aziende potranno erogare il tfr secondo due modalità: nel mese successivo alla richiesta da parte del lavoratore, in caso abbiano "in cassa" i fondi necessari, oppure - e qui interviene l'accordo che sarà firmato con Abi - dopo tre mesi con tanto di arretrati. Quindi i primi tfr, nel caso di domande avanzate nel corrente mese, arriveranno ad aprile oppure a giugno con tanto di arretrati.
Fonti bancarie intanto spiegano che sull'accordo si lavora da tempo ed è quindi ormai "tutto pronto" per la firma in attesa del Dpcm che ci sarà quindi a breve tra Mef, Ministero del Lavoro e Abi.