PER 22 MILIARDI

Tim, via libera del Cda alla vendita di Netco al fondo statunitense Kkr

Sul piatto 20 miliardi che potrebbero diventare 22 con la fusione con Open Fiber. Vivendi: "Decisione illegittima". Fondo Merlyn: "Scelta irrispettosa e sbagliata"

06 Nov 2023 - 15:08

Il Consiglio di amministrazione di Tim ha approvato la vendita di Netco accettando l'offerta di Kkr. Il fondo statunitente ha messo sul piatto 20 miliardi che potrebbero diventare 22 con la fusione con Open Fiber. L'offerta, si legge in una nota, consente al gruppo una riduzione del debito di circa 14 miliardi di euro. Il perfezionamento dell'operazione è atteso entro l'estate del 2024. 

© Tgcom24

© Tgcom24

Offerta Kkr su Sparkle "non soddisfacente"

 Tim, continua la nota, respinge invece l'offerta non vincolante di Kkr su Sparkle "ritenuta non soddisfacente". Il Ceo Pietro Labriola ha il mandato di trattare e verificare la possibilità di ricevere un'offerta vincolante a un valore più elevato una volta completata la due diligence, il cui termine è stato esteso fino al 5 dicembre. 

La votazione

 A favore della cessione della Netco al fondo Kkr si sono espressi 11 componenti del Consiglio di amministrazione di Tim su 14 presenti alla riunione. Il board si è infatti riunito anche domenica pomeriggio ed è terminato intorno alle 18, dopo le sedute di sabato e venerdì.

Vivendi: "Decisione illegittima"

 "I diritti degli azionisti di Tim sono stati violati" e "la decisione del Cda è illegittima", Così, in una nota, Vivendi commenta la vendita della rete a Kkr. Vivendi "utilizzerà ogni strumento legale a sua disposizione per contestare questa decisione e tutelare i suoi diritti e quelli di tutti gli azionisti", si legge. 

Fondo Merlyn: "Decisione Cda Tim irrispettosa e sbagliata"

 "La decisione del Cda di Tim di approvare l'offerta di Kkr senza sottoporre la decisione a un voto dell'assemblea dei soci è irrispettosa e sbagliata". Così il Fondo Merlyn in una nota nella quale "ribadisce" insieme ai suoi partner in questo progetto, "la volontà di riservarsi a procedere con ogni possibile azione che porti il Cda a convocare al più presto un'assemblea dei soci dove poter decidere se il piano oggi approvato in autonomia dal Cda sia quello che i soci desiderano per la loro azienda o se preferiscano un futuro differente e, a nostro avviso, migliore".

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri