Altra tegola dalla Corte costituzionale, che ha ritenuto legittima l’esclusione di Autostrade per l’Italia dalla ricostruzione del Ponte di Genova, ma il vero nodo riguarda le concessioni
Mattinata da dimenticare per il titolo di Atlantia a Piazza Affari. Dopo le tensioni sulla possibile revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia, nonostante l’affidamento della gestione del Ponte di Genova, ieri è arrivata una sentenza della Corte costituzionale ad aggiungere incertezza.
TITOLO A MENO 8%
Piazza Affari ha reagito con forti vendite sul titolo, che a metà mattinata è arrivato a perdere oltre l’8%. La Corte costituzionale, nella giornata di ieri, ha ritenuto “non illegittima” la decisione del Parlamento di estromettere Autostrade per l’Italia (controllata di Atlantia) dalla gara per la ricostruzione del Ponte di Genova. La stessa Corte ha rigettato il ricorso contro l’obbligo, da parte di Autostrade, di far fronte alle spese di ricostruzione e di esproprio dei terreni.
IL NODO CONCESSIONI
Ma la partita più dura, per Atlantia, riguarda la possibile revoca delle concessioni. La società probabilmente otterrà la gestione del nuovo Ponte di Genova, essendo ancora titolare delle concessioni. Ma la stessa ministra Paola De Micheli ha detto che sulla possibilità di revocare le concessioni autostradali è in corso una discussione.
INCONTRO NEL POMERIGGIO
Nel pomeriggio, secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe tenersi un vertice al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti proprio su questo tema con esponenti del Mit, del Ministero delle Finanze e della Presidenza del Consiglio. All’interno del governo, come noto, sono soprattutto i 5Stelle a premere per la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia.