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Nella lettera a Bruxelles il governo ha garantito di "continuare il programma di aggiustamento strutturale, non è stata data una cifra, ma un minimo di aggiustamento dovrà essere fatto". Lo ha affermato il ministro dell'Economia Giovanni Tria, che ha ricordato che per indicare quanto servirà bisognerà "rivedere l'andamento dell'economia della seconda metà dell'anno". Tria ha assicurato che "la legge di Bilancio 2020 non sarà una manovra lacrime e sangue".