Il rallentamento del mercato dei computer si fa sentire sui risultati di Microsoft e Intel. Vola eBay
Continua il rilascio dei risultati finanziari delle grandi società tecnologiche. Dopo Netflix, Ibm e Yahoo! (che, almeno in parte, hanno riportato dati non troppo incoraggianti) è la volta di Microsoft, eBay e Intel.
Il gigante di Redmond nonostante abbia chiuso l’anno fiscale con un calo del fatturato dell’8,8%, a 85,32 miliardi di dollari, soffrendo (come Intel, che vedremo più avanti) la crisi del settore dei personal computer. La divisione Pc ha, infatti, riportato una diminuzione del giro d’affari di 6,3 punti percentuali, scendendo a 40,46 miliardi di dollari.
Meglio è andata invece la divisione cloud che nel corso dell’anno fiscale ha riportato una crescita del 4,6% a 6,71 miliardi di dollari. Solo nell’ultimo trimestre fiscale (il secondo dell’anno solare) il settore cloud della Microsoft ha consentito all’azienda di realizzare utili e ricavi al di sopra delle attese: 69 centesimi ad azione per gli utili (contro i 58 attesi) e 22,6 miliardi di dollari di ricavi (-7,1% rispetto al 2015 ma oltre i 22,1 miliardi stimati). Il titolo, di conseguenza, negli scambi after hour ha riportato un +3%.
Il rallentamento del mercato dei personal computer ha interessato anche Intel che ha riportato un calo dei ricavi della divisione del 14% rispetto al trimestre precedente. Nonostante ciò il fatturato totale, nell’intero trimestre, è aumentato del 2,6% arrivando a toccare i 13,53 miliardi di dollari, di poco al di sotto delle stime del consensus (13,54 miliardi di dollari). Non rispettando le previsioni, i risultati hanno comportato un calo del titolo di oltre il 3%.
Vediamo ora eBay. Il colosso dell’ecommerce ha battuto le stime sia per quanto riguarda i ricavi che per quanto riguarda gli utili. Il titolo in borsa ha reagito di conseguenza, mettendo a segno un +7%. Nel dettaglio il resoconto finanziario sul secondo trimestre indica una crescita del 7% per i ricavi, passati da 2,17 miliardi di dollari dello stesso trimestre del 2015 a 2,23 miliardi di dollari. Gli utili si sono attestati invece a 43 centesimi per azione contro i 42 centesimi dello scorso anno.