Il presidente Bocca: "Gli italiani stanno imparando a sfruttare questo periodo con meno affollamento e prezzi più competitivi"
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Mentre scatta il controesodo, l'Italia del turismo si prepara ad accogliere almeno 13 milioni di persone nel mese di settembre. A fare i conti è Federalberghi, secondo cui nelle strutture ricettive del nostro Paese il flusso degli arrivi quest'anno sarà in decisa crescita. Dal 2008 a oggi le presenze del mese in Italia sono cresciute del 36% (+52,7% per gli stranieri, +18,8% per gli italiani).
Per il 19,5% quella settembrina sarà la vacanza principale (contro il 12,4% del 2017 e il 9,2% del 2016), mentre gli altri si concederanno un supplemento di relax durante i weekend.
"Gli italiani - sottolinea il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - stanno imparando a sfruttare i vantaggi della vacanza a settembre, tra cui spiccano la bellezza dei posti senza affollamento e senza code e la possibilità di usufruire di prezzi più competitivi".
E poiché nel mese di settembre le imprese del turismo danno lavoro a quasi 1.160.000 lavoratori, che scendono a 930mila a novembre, per Bocca "se si riuscisse a prolungare la stagione di due mesi si produrrebbe un aumento immediato dell'occupazione, con effetti concreti per quasi 230mila persone, in massima parte di giovane età: più del 71% ha meno di quarant'anni e più del 47% meno di 30".