Turismo, in crescita il settore delle vacanze di primavera in Italia
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Superati i livelli pre-Covid. Gli stranieri tornano a prevalere sugli italiani con il 52,4% delle presenze
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Nel 2023 il turismo italiano ha toccato il record storico, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze nelle strutture ricettive. Si tratta, secondo i dati di Istat e ministero, dei valori più elevati di sempre nelle rilevazioni sul turismo, superiori quindi ai livelli pre-pandemici del 2019: 3 milioni di arrivi in più (+2,3%) e +14,5 milioni di presenze (+3,3%). Rispetto al 2022 si stima una crescita degli arrivi del 13,4% e delle presenze del 9,5%. La componente straniera torna a prevalere su quella domestica con il 52,4% delle presenze.
A livello territoriale il maggior numero di presenze nel 2023 si registra nel Nord-Est, dove se ne concentrano circa 177 milioni, pari al 39,2% del totale nazionale; seguono il Centro (24%) e il Nord-ovest (17,7%). La regione più attrattiva è il Veneto (15,9% delle presenze nazionali), seguita dal Trentino-Alto Adige (12,4%), dalla Toscana, dalla Lombardia e dal Lazio (tutte di poco superiori al 10%). La prima regione del Mezzogiorno è la Campania, con il 4,5% delle presenze nazionali (poco più di 20 milioni di presenze).
In termini di variazioni rispetto al 2022, le regioni che registrano un incremento delle presenze superiore alla media nazionale (+9,5%) sono il Lazio (+25,3%), la Lombardia (+16,8%), la Sicilia (+13,9%), la Campania (+13,3%) e la Valle d'Aosta (+11%). Gli incrementi sono in parte determinati dalla ripresa dei flussi turistici nelle grandi città.
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A segnare la crescita più vistosa rispetto al 2022 è il settore extra-alberghiero, dove gli arrivi e le presenze aumentano rispettivamente del 16,9% e dell'11%. Il settore alberghiero, invece, fa registrare incrementi leggermente più contenuti: gli arrivi sono infatti aumentati dell'11,5% e le presenze dell'8,1%. A livello territoriale, l'incremento delle presenze nel comparto extra-alberghiero è superiore addirittura del 20% nel Lazio (31,5%), in Sicilia (25,2%), in Campania (22,8%) e in Lombardia (22,3%).
Dopo l'intervallo pandemico e immediatamente post-pandemico, nel 2023 la componente estera della clientela turistica torna a essere prevalente rispetto a quella domestica: il 52,4% delle presenze negli esercizi ricettivi è rappresentato, infatti, da clienti non residenti in Italia. I territori in cui la clientela straniera è fortemente prevalente rispetto a quella italiana sono la provincia di Bolzano (70,6%) e le regioni Veneto (69,3%), Lazio (64,2%) e Lombardia (62%).
In tutte le regioni del Mezzogiorno, con la sola eccezione della Campania, dove gli stranieri sono il 52%, la clientela turistica è rappresentata invece in maggioranza dalla componente domestica. Orientate verso un turismo spiccatamente domestico sono soprattutto Molise, Abruzzo, Marche, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna e Puglia, dove oltre due presenze turistiche su tre (più del 69%) sono riferite a clienti italiani.