Secondo uno studio di JFC le presenze registreranno un +4,7% mentre un +4,8% interesserà gli arrivi, comportando un aumento del fatturato del comparto balneare del 4,5%
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Diversi centri studi e associazioni di categoria concordano su un fatto: la stagione estiva alle porte registrerà numeri migliori rispetto a quelli messi a segno nello stesso periodo dello scorso anno, soprattutto per le località balneari. Una buona notizia visto il ruolo giocato dal turismo nel sistema economico italiano: il settore vale il 12% del Pil e il 13% dell’occupazione totale.
Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Italiano JFC delle destinazioni balneari e contenuti nello studio La vacanza “confort zone” - Mode, tendenze e previsioni delle vacanze al mare 2017, per questa estate è previsto un incremento complessivo delle presenze del 4,7% e del 4,8% degli arrivi, crescite che si riverseranno direttamente e indirettamente sul fatturato del comparto balneare, generando un aumento di circa 4,5 punti percentuali.
Una stima incoraggiante, soprattutto se si tiene conto che in estate, per ovvi motivi, il mare è la meta preferita tra gli italiani. Secondo l’analisi di JFC, infatti, la quota di quanto andranno al mare si attesta al 57,2% contro il 10,5% di chi probabilmente opterà per la montagna, il 3,9% di chi sceglierò una città d’arte e cultura, l’1% che sceglierà la campagna e contro lo 0,8% di chi sceglierà invece il lago.
Oltre un italiano su quattro, secondo le rilevazioni, non andrà però in vacanza e in quasi la metà dei casi (il 48,1%) la motivazione è la mancanza di disponibilità economica. Il 21,3% lamenta invece mancanza di tempo; il 7,5% spiega di aver già fatto una vacanza prima della stagione estiva; il 9,4%, al contrario, andrà dopo l’estate. Curioso come l’1,9% degli intervistati rinuncino alla vacanza per il timore di una recessione economica più pesante di quella che il Paese sembra ormai essersi lasciato alle spalle.
Altro dato positivo per il Paese è quello secondo cui sette italiani su dieci (il 73,3% del totale) passerà le vacanze in Italia (il 17,5% all’estero, mentre il 9,2% non indica una risposta). Un ruolo importante per il settore sarà giocato anche dagli stranieri, che rappresenteranno il 28,1% delle presenze e il 32,2% del fatturato totale del settore balneare.
Già nel corso del 2016 i viaggiatori stranieri hanno contribuito positivamente all’andamento dell’intero settore. Secondo l’Osservatorio nazionale del turismo (ONTIT) il numero dei turisti stranieri è aumentato del 3,7% nel corso del 2016, arrivando a toccare le 52,6 milioni di unità e arrivando a spendere 36,3 miliardi di euro (+2,3% rispetto al 2015) contro i 22,5 miliardi spesi dagli italiani all’estero, generando un saldo positivo di 13,8 miliardi (+2% sul 2015).