Elon Musk e Twitter, un affare da oltre 40 miliardi di dollari
© L'Ego-Hub
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Le due parti hanno lavorato tutta la notte per trovare un'intesa. Il patron di Tesla chiude l'affare per 54,2 dollari ad azione
Twitter dice "sì" a Elon Musk. Il consiglio di amministrazione della società che cinguetta ha accettato l'offerta del patron di Tesla di 54,2 dollari ad azione, per un affare totale di 44 miliardi di dollari. Al completamento della transazione, Twitter diventerà una società privata interamente controllata dal numero uno di SpaceX. "La libertà di parola è il fondamento di una democrazia sana e Twitter è la piazza della città digitale in cui si dibattono questioni vitali per il futuro dell'umanità", ha affermato Musk.
Le due parti hanno lavorato tutta la notte per trovare un'intesa. L'anticipazione dell'affare era stata diramata dal Wall Street Journal qualche ora prima dell'annuncio definitivo. Negli stessi momenti Musk aveva twittato: "Spero che anche i miei peggiori critici rimangano su Twitter, perché questo è ciò che significa libertà di parola". Il cinguettio ha superato il milione di "like".
"Voglio migliorare Twitter con nuove funzionalità, rendendo gli algoritmi open source per aumentare la fiducia, sconfiggendo i bot spam e autenticando tutti gli utenti", ha dichiarato Elon Musk. La piattaforma "ha un enorme potenziale e non vedo l'ora di lavorare con l'azienda e la comunità di utenti per sbloccare questo potenziale". Riprendendo le stesse parole del comunicato diramato dopo l'annuncio, Musk si è poi abbandonato a un tweet esultante.
Con l'acquisizione di Twitter, l'uomo più ricco del mondo mette le mani su uno dei social più influenti promettendo di farne la piattaforma della libertà di parola per eccellenza. Una piattaforma in cui molti repubblicani sperano di poter ritrovare presto Donald Trump, cacciato dopo l'assalto al Congresso del 6 gennaio, e di poter contare su un nuovo alleato nella battaglia culturale lanciata in più Stati, e in particolare in Florida sotto la guida dell'aspirante alla Casa Bianca il governatore Ron DeSantis.
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Il controllo della piattaforma da parte di Musk agita però molti osservatori. C'è chi teme che, con il patron di Tesla al comando, Twitter possa diventare una 'arena di odio'. Altri sono convinti che la sua crociata 'anti-censura' non risolverà i problemi che flagellano il social da anni. Musk non ha ancora chiarito nel dettaglio cosa farà. Al di là di voler procedere al delisting della societa', il patron di Tesla non ha svelato le sue mosse limitandosi a dire che Twitter ha bisogno di essere "trasformata" e che dovrebbe basarsi su un algoritmo open-source.
A quale tipo di leadership intende ispirarsi non è chiaro, anche se negli ultimi tweet sembra lasciar trapelare che il suo modello non sarà Bill Gates. Il fondatore di Microsoft è infatti di recente finito nel mirino di Musk che lo ha preso in giro per aver scommesso contro Tesla dipingendosi allo stesso tempo paladino della lotta al cambiamento climatico. Si interrogano sull'impatto che Musk avrà sulla società anche i dipendenti di Twitter preoccupati dalla volontà del miliardario-visionario di voler smantellare le politiche di moderazione dei contenuti e, soprattutto, di voler procedere con il delisting della società di fatto sottraendola ai riflettori pubblici e lasciando a Musk mano libera su come procedere.
Le reazioni di Biden e Trump - Intanto la Casa Bianca fa sapere che Joe Biden "da tempo è preoccupato del potere delle piattaforme social sulla nostra vita quotidiana. Indipendentemente da chi possiede o gestisce Twitter, Biden sostiene da un po' che queste piattaforme debbano rendere conto degli eventuali danni che creano". Dagli Stati Uniti arriva anche un annuncio da parte dell'ex presidente Donald Trump, il quale afferma che non tornerà su Twitter neanche con Musk come proprietario.
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