Secondo il presidente della Commissione Ue, il nostro Paese rischia la misura sanzionatoria. E a Di Maio consiglia: "Si comporti in modo da avere ragione". La replica del premier Giuseppe Conte: "La nostra linea è recessiva"
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Il comitato economico e finanziario, cioè gli "sherpa" dell'Eurogruppo ed Ecofin, ha adottato l'opinione sul rapporto della Commissione Ue sul debito italiano, approvandone il contenuto. La Commissione aveva concluso che una procedura per debito eccessivo contro l'Italia è giustificata. "L'Italia si sta muovendo in una direzione sbagliata e rischia nei prossimi anni di rientrare nella procedura", ha detto il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker.
In precedenza il Comitato aveva fatto riferimento all'esistenza di un negoziato tra governo italiano e Commissione Ue, sottolineando di aspettarne i risultati. Questa volta, invece, il riferimento a una trattativa in corso non c'è.
Tuttavia si evidenzia come l'Italia potrebbe presentare nuovi dati a breve, ma senza indicare di volerli aspettare per proseguire l'iter della procedura avviato con il rapporto sul debito. Inoltre si ricorda la necessità di realizzare misure aggiuntive per quest'anno per rispettare il Patto di stabilità, come già specificato dal rapporto sul debito.
L'opinione del Comitato economico e finanziario rappresenta quindi la seconda tappa dell'iter e ripassa la palla alla Commissione. Quest'ultima dovrà preparare la raccomandazione vera e propria, con tanto di calendario di rientro dalla deviazione. E dovrò approvarla durante una delle riunioni settimanali (di solito il mercoledì) prima degli ultimi Eurogruppo ed Ecofin dell'estate, cioè 8 e 9 luglio, che sanciranno il via ufficiale alla procedura sanzionatoria.
Juncker: "L'Italia sbaglia direzione" - "L'Italia è l'Italia e ha i problemi dell'Italia, diversi dai problemi degli altri Paesi, ma simili sotto certi aspetti. Stiamo introducendo queste misure di flessibilità e il riconoscimento delle riforme strutturali, tenendo conto dei problemi dei cicli economici e dei terremoti e di altri problemi", ha dichiarato ancora Jean-Claude Juncker. Il presidente della Commissione Ue ha poi aggiunto: "Il governo italiano dà l'impressione che la Commissione sia contro il Sud Europa e questo è sbagliato".
"Non voglio umiliare l'Italia, ma il problema è serio" - Juncker ha poi definito "serio" il problema rappresentato dall'Italia. "Non voglio umiliare la Repubblica italiana con dichiarazioni pubbliche, perché nutro per essa il più grande rispetto per diverse ragioni, ma riteniamo che si stia muovendo in una direzione sbagliata".
A Di Maio: "Agisca in modo da avere ragione" - Il numero uno della Commissione Ue si è poi rivolto al vicepremier Luigi Di Maio, consigliandogli "di comportarsi in modo da avere ragione". Il riferimento è alla convinzione espressa dal ministro del Lavoro secondo cui alla fine non partirà la procedura europea per deficit eccessivo.
Conte a Juncker: "Convinti della nostra linea, non è recessiva" - Non si è fatta attendere la replica del premier Giuseppe Conte a Juncker: "Siamo ben convinti della nostra filosofia e politica economica. Certe ricette hanno dimostrato nel tempo di far crescere il rapporto tra deficit o debito e Pil. Con massima ragionevolezza e senso di responsabilità siamo qui per far crescere il Paese, non per avviarlo su una china recessiva".