La testimonianza di un imprenditore

Un imprenditore nella Silicon Valley:"In Italia c'è troppa burocrazia"

Antonio Corrado è Ceo e fondatore di "MainStreaming" e racconta cosa significa lavorare nel nostro Paese, soprattutto dopo essere andati all'estero

30 Set 2014 - 10:00
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Antonio Corrado è Ceo e fondatore di "MainStreaming", una piattaforma dedicata a editori e broadcaster competitor di YouTube. Il servizio permette di monetizzare anche i click dei video trasmessi online, oltre al traffico generale del sito, e di avere ricavi maggiori rispetto a quelli che si otterrebbero con YouTube. Dopo il suo viaggio nella Silicon Valley racconta cosa ha imparato e ammette che, purtroppo, il nostro non è un Paese né per giovani né per imprenditori.

Un imprenditore nella Silicon Valley:"In Italia c'è troppa burocrazia"

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Ci racconti la sua esperienza nella Silicon Valley...
Sono andato a San Francisco con l'idea di internazionalizzare "MainStreaming" e quando ho visto cosa significava stare là, mi sono pentito di non essere andato prima nella Silicon Valley. Ho partecipato a diversi meeting e le occasioni da cogliere sono molte. Ho frequentato l'associazione Baia Network, fondata da italiani, che raggruppa imprenditori e manager che lavorano nella Silicon Valley. Frequentare quelle persone è davvero stimolante: capiscono la tua idea, ti dicono che stai facendo qualcosa di innovativo, ci credono e vanno nella tua stessa direzione. In Italia invece ho la sensazione contraria: tutto ti va contro e ti ostacola il cammino. Per questo ho deciso di raccontare la mia esperienza, per stimolare i giovani imprenditori italiani a realizzare qualche Startup di successo e ad andare nella Silicon Valley. Se l'idea funziona, là lo capiscono al volo e arrivano subito soldi e investitori.
Cosa significa essere un imprenditore in Italia?
E' diventato un lavoro troppo impegnativo da portare avanti. Io faccio impresa da sempre, ma da dieci anni è diventato molto complicato. Il problema è la burocrazia: toglie tempo alle idee e non fa vendere velocemente i prodotti da immettere sul mercato. Alla fine della settimana non sono contento perché avrei voluto utilizzare meglio le mie giornate. Per dirlo in numeri, utilizzo l'80% del tempo alle prese con la burocrazia e il 20% a fare il mio lavoro. Dovrebbe essere il contrario.
Cosa manca in Italia?
Mancano gli investimenti per fare innovazione, lo Stato dovrebbe investire nella tecnologia e aiutare i ricercatori italiani a sviluppare le proprie idee in Italia. Giusto per fare un esempio, come scritto da Mariana Mazzuccato, Apple ha realizzato l'iPhone grazie ad una serie di tecnologie tipo : GPS, SIRI ecc., tuttavia senza la ricerca pubblica il prodotto che ha rivoluzionato le comunicazioni non sarebbe mai nato. Steve Jobs è stato un genio nell'assemblarle in un unico device. Gli investitori privati, i venture capital normalmente arrivano in una seconda fase. In Italia invece non c'è una strategia organizzata per creare lo stesso ecosistema. Per non parlare della preparazione universitaria.
Si spieghi meglio...
La preparazione universitaria in Italia è basata sulla teoria, c'è pochissima pratica. Questo è un grosso problema: quando valuto dei neo laureati vedo una buona preparazione teorica, purtroppo per entrare nel mondo del lavoro non basta, di conseguenza dobbiamo investire in formazione per anno prima che siano operativi. L'università dovrebbe lavorare sinergicamente con le imprese e aggiornare regolarmente il programma di studi in base all'andamento del mercato.
Tra i progetti finanziati parla di Uber. Come mai in Italia è stato ostacolato?
Negli Usa credono nelle rivoluzioni, un buon progetto attira soldi e investitori ma la visione è sempre globale. Invece in Italia si è scontrata con i tassisti perché il nostro Paese non ha mai una visione globale, ma sempre provinciale. Molte aziende italiane pensano a come vendere in Italia, non altrove.
A chi può essere utile MainStreaming?
Ad esempio a chi ha una web tv. Si può guadagnare fino a dieci volte di più, monetizzando anche le visite ai video, e non solo alle pagine. Il nostro logo però non appare, e il broadcaster mantiene la sua identità sul sito. Il costo è di un centinaio di euro al mese, in rapporto a un ricavo di 7-8 euro ogni 1000 visualizzazioni, contro 1 euro di YouTube.

E' meglio andare via e tornare o restare all'estero?
E' impossibile tornare, se uno va via.

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