il passo indietro

Unicredit, l'a.d. Mustier lascerà alla fine del mandato ad aprile 2021

"Sono orgoglioso di ciò che abbiamo raggiunto e realizzato in così poco tempo", ha detto il manager francese. Le nozze con Mps sembrano ora più facili

01 Dic 2020 - 14:32

Jean Pierre Mustier si ritira dal ruolo di amministratore delegato di Unicredit. Lascerà alla fine del mandato in corso. Sullo sfondo della scelta c'è il negoziato per Mps. Il presidente designato e il Cda, precisa una nota, "inizieranno una ricerca, sia all`interno sia all'esterno del gruppo, per identificare il nuovo Ceo seguendo un rigoroso processo di selezione che riflette l'impegno del Gruppo per assicurare una solida governance aziendale".

L'addio di Jean Pierre Mustier ad Unicredit si consuma più rapidamente del previsto. Il campanello l'ha suonato un consiglio informale di domenica. Dopo di che, tra rumors sui toto-ad e una debacle in Borsa, nel giro di qualche ora si è arrivati ai titoli di coda. Un passo indietro più morbido e meno cruento rispetto alle dimissioni che furono di Profumo e Ghizzoni che si è consumato nella consapevolezza di un feeling con la banca e il consiglio che via via si è esaurito. E' lo stesso manager ad ammetterlo. "Nel corso degli ultimi mesi è emerso che la strategia del Piano Team 23 e i suoi pilastri fondanti non sono più in linea con l'attuale visione del Cda. Di conseguenza - sottolinea - ho preso la decisione di lasciare il Gruppo alla fine del mio mandato ad aprile 2021, in modo da consentire al Consiglio di definire la strategia futura".

Una strategia che probabilmente sarà più conciliante su Mps. Nozze che il gruppo di Piazza Gae Aulenti è l'unico in grado di digerire anche se bisogna neutralizzare i rischi legali . Certo il Tesoro deve vincere le resistenze di parte del Pd, in particolare toscano, ma anche del Cinque Stelle che non vogliono una fotocopia di Intesa Sanpaolo con le venete. Pentastellati che si sono messi anche di traverso con un emendamento alla Legge di Bilancio per mettere un tetto di 500 milioni alle imposte anticipate trasformabili in crediti fiscali.

Il consolidamento in Italia è ormai una realtà. Lo dimostra l'opa di Intesa su Ubi e ora quella di Agricole sul più piccolo Creval. Lo ha capito anche Mustier che però ha sempre ripetuto come un mantra che nei suoi piani non c'erano M&A ma piuttosto cedole e buyback. E allora il passo, ora di lato, e da aprile, l'addio definitivo è stato inevitabile.

Della ricerca del nuovo Ceo da inserire nella lista per il nuovo board, si occuperà il presidente designato, Pier Carlo Padoan insieme all'attuale consiglio. A Mustier non resta che essere "orgoglioso di ciò che" è stato "raggiunto e di quanto realizzato in così poco tempo" . E a lui arrivano i ringraziamenti dell'attuale presidente, Cesare Bisoni, anche lui in uscita la prossima primavera. "Ritengo che UniCredit debba molto a Jean Pierre, che ha preso le redini del Gruppo in un momento molto delicato riuscendo in una straordinaria inversione di tendenza, portando a compimento con successo il Piano Transform 2019 e guidando fermamente il Gruppo attraverso la crisi iniziata con la pandemia del Covid-19", sintetizza Bisoni.

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