boom nel settore turismo

Lavoro, stranieri cercasi: una offerta su quattro è per loro

La maggior parte delle offerte, il 20% del totale, è arrivato dal settore del turismo ma tante opportunità ci sono anche nei servizi di supporto a imprese e persone e nel comparto trasporto, logistica e magazzinaggio

03 Ago 2024 - 15:42
 © Ansa

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Il mercato del lavoro è in cerca di stranieri, tanto che un'offerta di impiego su quattro tra quelle pubblicate dalle aziende è destinata a persone immigrate. Questa è la fotografia scattata da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro, che in un approfondimento del Sistema informativo Excelsior hanno analizzato i programmi di assunzione di industrie e imprese di servizi nei primi sette mesi del 2024. Da gennaio a luglio di quest'anno le aziende hanno pianificato di firmare 650 mila contratti con personale straniero, ricercato soprattutto in alcuni settori specifici.

A trainare la domanda di lavoro immigrato è il turismo: da questo comparto è arrivato il 20% di tutte le proposte dedicate agli stranieri e il 18,8% di tutti i contratti programmati nel settore è rivolto a loro. Molte opportunità arrivano anche dai servizi di supporto a imprese e persone, come call center o attività di pulizia e manutenzione del verde. Da inizio anno questo settore ha destinato ai lavoratori immigrati un terzo delle assunzioni totali programmate (oltre 90 mila posti). La stessa proporzione vale nei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio, un ramo in cui sono stati offerti più di 69 mila contratti. Emergono poi alcune differenze dal confronto con il 2023, anno record per la domanda di immigrati con oltre un milione di assunzioni. Nei primi sette mesi del 2024 la domanda di manodopera straniera è aumentata nelle costruzioni, mentre si è ridotta nelle industrie metallurgiche e nel settore dei prodotti in metallo. Nel complesso, per gli immigrati la curva delle offerte di lavoro è in salita. Già nel 2023 la richiesta ha subito un'impennata, raggiungendo il 19,2% della domanda complessiva proveniente dalle imprese. Si tratta del valore più alto registrato negli ultimi sei anni, superiore anche a quello già in forte crescita del 2022 (il 17,8% del totale).

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