Protestano anche Cina e Russia che preparano le contromosse
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"Gli Usa perdono miliardi nel commercio con ogni Stato con cui fanno affari, le guerre commerciali sono giuste e facili da vincere". Così Trump difende la proposta sui dazi su acciaio e alluminio. Protestano Cina, Russia e Ue che preparano le contromosse. La portavoce di Juncker: "Non restiamo inattivi mentre si minacciano l'industria europea e il lavoro. Prepariamo dazi sull'importazione dei prodotti Usa, inclusi Harley-Davidson, Bourbon e jeans Levi's".
Su Twitter Trump aggiunge: "Per esempio, quando siamo sotto di 100 miliardi di dollari con un certo Paese e loro fanno i furbi, non facciamo più affari con loro - e vinceremo alla grande. E' facile!". Ma la mossa di Trump ha messo in fibrillazione tutte le cancellerie ma soprattutto i mercati azionari. Mezzo mondo in allarme e pronto alle rappresaglie per l'annuncio di Trump.
La risposta della Ue - "Non sarebbe la strada giusta e rischierebbe di innescare un effetto domino", ha affermato la commissaria europea al Commercio, Cecilia Malmstroem in una intervista al Financial Times. Bruxelles non avrebbe altra scelta se non quella di rispondere: "Non staremo fermi di fronte e misure inique che mettono a repentaglio migliaia di posti di lavoro in Europa", ha avvertito. Meno timida la reazione del ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel: l'Ue "deve rispondere in maniera risoluta ai dazi americani punitivi che minacciano migliaia di posti di lavoro". "La Commissione Ue ha preparato delle contromisure" sui dazi su alluminio e acciaio annunciati dagli Stati Uniti "per riportare in equilibrio la situazione. Il collegio dei commissari" valuterà le iniziative mercoledì prossimo durante la consueta riunione settimanale e "deciderà i passi successivi". Ha poi dichiarato il portavoce dell'esecutivo comunitario Alexander Winterstein.
Pechino mette in guardia Washington - Altrettanto rapida ma con una sfumatura, forse, di maggiore cautela, la risposta di Pechino. Presumibilmente anche alla luce del fatto che questo "incidente" si è creato proprio nel corso di una visita a Washington di un consigliere chiave del presidente Xi Jinping, Liu He. "Se tutti i Paesi seguissero l'esempio degli Stati Uniti ci sarebbero sicuramente gravi ripercussioni sull'ordine internazionale del Commercio", ha avvertito il portavoce del ministero del Commercio cinese, Hua Chunying.
Anche la Russia fortemente preoccupata - Non è mancata infine la reazione della Russia, con il Cremlino che ha espresso una chiara "preoccupazione" per gli annunci della Casa Bianca. "Si tratta di una situazione che richiede la massima attenzione. Diverse capitali europee hanno gia' manifestato la loro preoccupazione. Condividiamo questa preoccpazuione e analizzeremo attentamente la situazione per quanto concerne le nostre relazioni commercuiali con Washington", ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Dichiarazioni allarmanti sono giunte anche da Brasile e Canada.