Versace, l'addio di Donatella e i rumors su Prada: cosa aspettarsi per il futuro della maison

L'annuncio delle dimissioni di Donatella Versace da direttrice creativa e la nomina di Dario Vitale come suo successore segnano un passaggio storico per la maison fondata da Gianni Versace nel 1978. Dal primo aprile infatti non sarà più un membro della famiglia a fare da direttore creativo della maison della Medusa, oggi controllata da Capri Holdings. Non si tratta di un addio ma della fine di un'epoca: Donatella diventerà la Chief Brand Ambassador e in questo nuovo ruolo si dedicherà a sostenere le iniziative filantropiche e di beneficenza e rimarrà advocate del brand a livello globale.

Le voci su un possibile cambio ai vertici della creatività del brand, parallelamente a quelle della sua vendita, avevano iniziato a circolare da tempo, quando era emerso che il contratto di Donatella era in scadenza a febbraio. E si erano aggiunte a quelle - sempre più insistenti - di una possibile acquisizione da parte di Prada. L’indiscrezione - rilanciata da Bloomberg e prima ancora avanzata dal quotidiano francese Les Echos - vedrebbe il gruppo guidato da Miuccia Prada e dal presidente, Patrizio Bertelli, in procinto di acquisire Versace per la cifra di 1 miliardo a 500 milioni di euro. Cifra che potrebbe arrivare a 2 milioni se Capri Holding includesse nell'accordo anche la vendita di Jimmy Choo. L'operazione avrebbe un'importanza significativa, visto che darebbe vita a un polo italiano del lusso in grado di avvicinarsi ai colossi francesi di LVMH e Kering, come sottolineato da Bloomberg: "Dopo decenni in cui i marchi tricolore sono finiti in mani straniere, un eventuale accordo rappresenta una inversione di tendenza nel mondo del lusso italiano".

 L'ipotesi dell'acquisizione da parte di Prada sembra prendere forma giorno dopo giorno e si avvalora ancor di più con la nomina del nuovo direttore creativo di Versace. Dario Vitale, infatti, fino a pochi mesi fa era a capo della creatività di Miu Miu, casa di moda italiana appartenente, ça va sans dire, al gruppo Prada e che nell'ultimo anno ha registrato un record di vendite. Sembra proprio che tutto sia destinato a restare in famiglia.