A MESTRE

Vertenza Electrolux, l'azienda rompe le trattative con i sindacati

Ma gli esponenti dei lavoratori restano possibilisti: si vada avanti. Zaia "fiducioso". Il ministero dello Sviluppo cerca la mediazione

09 Mag 2014 - 18:23
 © ansa

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L'Electrolux ha deciso, unilateralmente, di rompere le trattative con i sindacati e le Rsu in corso a Mestre (Venezia) per salvare i quattro stabilimenti italiani del colosso svedese. La decisione è stata presa dopo un'intera giornata di colloqui. A fronte della disponibilità del gruppo di trattare il mantenimento in Italia anziché in est Europa delle quattro unità produttive è venuto meno un accordo congiunto da parte dei sindacati.

I sindacati replicano alla decisione unilaterale dell'azienda che non hanno nessuna voglia di rompere. E anzi, dicono di essere possibilisti rispetto a un ritorno alla trattativa dopo lo stop del colosso svedese per una posizione della Fiom-Cgil, come dicono a mezza voce i responsabili a tutti i livelli degli altri sindacati di categoria, dovuto alle incertezze generate dal congresso della Cgil.

Il prossimo passo, a bocce ferme, dopo che la Fiom ha rilanciato sul taglio degli stipendi negato e mai messo all'ordine del giorno dei lavori per il rilancio dei quattro stabilimenti italiani del gruppo svedese, sarà una richiesta urgente di incontro al ministero dello Sviluppo economico per risolvere la controversia. Intanto, non ufficializzate ma annunciate, ci sono in programma assemblee e forse scioperi per gli stabilimenti del gruppo a Porcia, Solaro, Forlì e Susegana, stabilimenti a rischio taglio per delocalizzazione in est Europa.

Zaia: "Resto fiducioso" - Nonostante la vertenza si faccia sempre più difficile, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dice di rimanere fiducioso, intervenendo a margine del vertice dell'Euregio "Senza confini" a Parenzo, in Croazia.

"Ci sono i presupposti - aggiunge - per chiudere l'accordo e devo dire che ho apprezzato la voglia di fare dei lavoratori, l'impegno dell'impresa e spero che queste condizioni, che sono ottimali per la conclusione dell'intesa, poi si concretizzino in un accordo solido e che dia futuro ai lavoratori. Pensare di avere i quattro stabilimenti di Forlì, Solaro, Porcia e Susegana mantenuti con la stessa occupazione fino al 2017 è già un buon punto d'arrivo".

Serracchiani: "Decisivo trovare un accordo" - E la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani dichiara in merito: "Tutti sappiamo che trovare l'accordo, e in tempi brevissimi, è decisivo per non far naufragare il percorso che abbiamo alle spalle, quindi voglio assolutamente credere che sarà trovato. Dal giorno in cui era stata annunciata l'investigazione a oggi sono stati fatti importanti passi avanti, che in queste ore non possono andare dispersi. Ricomporre la rottura e mantenere unito il fronte di tutti gli stabilimenti è ancora più decisivo per Porcia, che si è trovata fin dall'inizio in una condizione di maggiore debolezza".

Anche il Ministero dello Sviluppo economico cerca di mediare nella vertenza Electrolux e offre alle parti coinvolte di proseguire la trattativa al ministero a Roma lunedì 12 maggio come prolungamento della riunione interrotta a Venezia. Inoltre sempre lunedì, alle 20, il ministro Federica Guidi incontrerà i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm. Mercoledì poi, alle 17,30, si riunirà a Roma il tavolo generale Electrolux, dopodichè la questione passerà alla Presidenza del Consiglio, con Matteo Renzi e il sottosegretario Graziano Delrio.

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