l'intervista

Vincenzo Colla (Cgil): “Parte del sindacato non si riconosce in Landini. Io candidato? A tempo debito"

Il segretario confederale aggiunge: "Sì alle grandi opere, senza il valico perdiamo il porto di Genova"

23 Nov 2018 - 16:14
 © tgcom24

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"È inutile negare che c'è tanta gente, lavoratori, delegati, pensionati, gruppo dirigente, che ovviamente ha opinioni diverse rispetto alla proposta in campo (di Landini, ndr)". Lo ha dichiarato Vincenzo Colla, segretario confederale della Cgil, nel corso della registrazione di un'intervista a Tgcom24 che andrà in onda questa sera alle 19.30.

Sulla possibilità di una sfida a due con l'ex leader Fiom per la successione a Susanna Camusso, Colla ha chiarito di voler attendere l'esito dei congressi locali del sindacato per sciogliere un'eventuale riserva: "Questa è la Cgil", ha dichiarato, "quindi si valuteranno a tempo debito le scelte da fare. Oggi concentriamoci sul far capire a tutta la nostra gente qual è il posizionamento della Cgil, per quanto mi riguarda anche la tenuta unitaria di questa organizzazione rispetto a una fase molto delicata del Paese".

Il segretario confederale della Cgil ha poi proseguito toccando il tema delle grandi opere: "L’approccio dovrebbe essere che le grandi opere van fatte. Uno, perché sono già iniziate. Due, perché sono opere che collegano il Paese con il mondo. Tre, perché fanno riferimento a un problema di produttività del sistema: noi abbiamo un Paese gommacentrico, a scoppio". Vincenzo Colla ha, inoltre, aggiunto: "Se vogliamo dare una risposta anche nuova, ambientale, e stare sulle grandi filiere del cambiamento dobbiamo mettere l’Italia sull’elettrico e sui binari. E dire di no al Terzo Valico e alla Tav è incredibile, rispetto a che Paese vogliamo in collegamento con le grandi catene del valore e con gli altri Paesi europei. Se il Terzo Valico non funziona, noi perdiamo il Porto di Genova".

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