Il nuovo a.d. Matthias Mueller spiega che "il recupero non sarà indolore". Le ripercussioni per le industrie italiane che forniscono il gruppo saranno significative, ma non drammatiche
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A causa dei costi legati allo scandalo delle emissioni, Volkswagen effettuerà "risparmi massicci", e ha annunciato un piano teso a cancellare o ritardare ogni investimento superfluo. Il nuovo Ceo del gruppo, Matthias Mueller, ha infatti spiegato di aspettarsi "multe significative". E con i lavoratori ha ammesso che il recupero dopo la crisi "non sarà indolore".
"Metteremo sul banco di prova tutti i progetti e gli investimenti già programmati", ha proseguito Mueller. "I progetti che non sono strettamente urgenti verranno annullati o rinviati". L'amministratore delegato di Volkswagen ha assicurato ai lavoratori "un rapido e brutale chiarimento".
In Italia ripercussioni, ma non drammatiche - Le ripercussioni nelle industrie italiane che forniscono il gruppo tedesco non saranno drammatiche. Lo ha assicurato il presidente dell'Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), Roberto Vavassori, in audizione alla Commissione Industria, che ha chiesto un chiarimento da parte della Volkswagen. "Sono estremamente preoccupato per quello che è successo, questo fatto va assolutamente isolato", ha sottolineato in merito al dieselgate.
"L'impatto sull'industria componentistica italiana è significativo, ma non drammatico", ha quindi ribadito. Infatti, secondo Vavassori, "è più drammatico l'alone di incertezza che se non sarà rimosso in fretta va a bollare tutta l'industria automotive come sporca e dannata". Il presidente ha anche ricordato che "un terzo delle auto circolanti in Italia è sotto euro3 e quindi molto inquinanti".