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Ultimo aggiornamento: 4 mesi fa

SECONDO TURNO

Elezioni Francia, proiezioni: sinistra in testa, Le Pen terza | Mélenchon: "Macron ci dia il premier o se ne vada" | Il premier Attal si dimetterà

Violenti scontri a Parigi e Rennes. Le Pen: "La nostra vittoria è solo rimandata". Il presidente francese invita alla prudenza sul nuovo governo. Si conferma un'affluenza a livelli record. Glucksmann (sinistra moderata): "Assemblea divisa, comportiamoci da adulti"

07 Lug 2024 - 23:41

In Francia chiusi i seggi per il secondo turno delle elezioni legislative. Secondo i primi exit poll, nessuno dei tre blocchi principali ottiene la maggioranza assoluta. Ma con un colpo di scena: il Nuovo Fronte Popolare di sinistra è in testa e si attesta fra 187 e 198 seggi. Ensemble, il partito del presidente Emmanuel Macron, registra invece 161-169 seggi, mentre il Rassemblement National di Marine Le Pen figura al terzo posto, a 135-143 seggi. La leader dell'estrema destra afferma che "la marea cresce e la vittoria è solo rimandata". Il leader della France Insoumise (Lfi), Jean-Luc Mélenchon, tuona contro il presidente: "Deve o andarsene o nominare un primo ministro tra le nostre fila". Completamente ribaltati, se i dati fossero confermati, i risultati del primo turno. Vista l'assenza di una maggioranza, il premier Attal annuncia le sue dimissioni. Si sono registrati violenti scontri fra manifestanti e forze dell'ordine in diverse città, da Parigi a Rennes. L'affluenza si è attestata a livelli record: è al 59,71%. Già i sondaggi pre-voto avevano dato Le Pen lontana dalla maggioranza assoluta, aprendo di fatto le incognite sul "campo larghissimo", con Macron che punta a essere l'ago della bilancia del governo di coalizione. Le elezioni, che si sono svolte sullo sfondo di una forte polarizzazione nel Paese, hanno destato allerta per l'ordine pubblico con timori per possibili disordini quando saranno resi noti i risultati. LO SPECIALE ELEZIONI FRANCIA 2024

Elezioni Francia, folla in Place de la Republique a Parigi

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I tafferugli a Place de la République a Parigi si sono inaspriti fra un piccolo gruppo di manifestanti e la polizia francese. Al lancio di bottiglie gli agenti hanno risposto con l'uso di lacrimogeni e cariche.





Sono stati registrati scontri a Parigi e Rennes, dopo i risultati del secondo turno delle elezioni legislative in Francia. Nella capitale, secondo fonti della polizia, circa 500 manifestanti di estrema sinistra, incappucciati, si sono radunati vicino a Place de la République per poi scontrarsi con le forze dell'ordine.


"Risultato straordinario per la sinistra unita e una bella risposta di partecipazione. La destra si può battere." Lo ha affermato la segretaria del Pd, Elly Schlein.


"La grande partecipazione del popolo francese premia la proposta popolare e progressista di chi non ha mai avuto dubbi sulla pace, sulla difesa dei diritti sociali e sulla tutela dei più fragili. Un segnale di spinta democratica che oggi parla all'Europa intera". Lo ha dichiarato il leader del M5s, Giuseppe Conte.


Il presidente francese Emmanuel Macron "deve o andarsene o nominare un primo ministro tra le nostre fila". Lo ha dichiarato il leader della France Insoumise (Lfi), Jean-Luc Melenchon.


"Domattina presenterò le mie dimissioni al presidente Macron". Lo ha detto il premier francese, Gabriel Attal, evidenziando che dal voto non è emersa alcuna maggioranza assoluta.


"La marea continua a salire, la nostra vittoria è solo rimandata". Lo ha detto la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, commentando le proiezioni del voto francese che hanno visto il blocco repubblicano fermare l'estrema destra.


"Nessuno può dire di aver vinto" queste elezioni, "specialmente non il signor Mélenchon". Lo ha affermato il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, commentando gli exit poll che vedono in testa il Nuovo Fronte Popolare.


"Il Rassemblement National raggiunge il risultato più importante di tutta la sua storia. Purtroppo gli accordi elettorali pericolosi privano i francesi di una politica di risanamento". Lo ha detto Jordan Bardella, affermando che "gli accordi elettorali gettano la Francia nelle braccia dell'estrema sinistra di Melenchon".


"La sconfitta" di Emmanuel Macron "è chiaramente confermata. Il presidente francese deve inchinarsi e ammettere questa sconfitta, senza cercare di aggirarla in alcun modo". Lo ha detto Jean-Luc Melenchon, leader della sinistra festeggiato con applausi e ovazioni nel quartier generale del Nuovo Fronte Popolare.


Il "blocco centrista è vivo". Sono i primi commenti dell'entourage del presidente Macron alle elezioni legislative, che danno la vittoria del Fronte Popolare e Ensemble seconda, relegando la destra di Le Pen al terzo posto. Il presidente tuttavia invita alla "cautela", perché i risultati non rispondono alla domanda su "chi debba governare".


Di fronte ad una "Assemblea Nazionale divisa, dovremo comportarci da adulti". Lo ha detto il leader della sinistra moderata francese, Raphaël Glucksmann, commentando i primi exit poll in Francia.


La Francia "è sprofondata nel pantano" dopo "alleanze contro natura". Lo afferma Sébastien Chenu, tra i dirigenti più influenti del Rassemblement National.


Il leader Jean-Luc Mélenchon ha dichiarato che "il Nuovo Fronte Popolare deve governare" e che "i francesi hanno respinto la soluzione peggiore".


Il Nuovo Fronte Popolare (coalizione di sinistra) è in testa in Francia anche secondo un sondaggio IFOP per TF1, seguito da Ensemble (macronisti) fra 150 e 180 seggi e il Rassemblement National di Marine Le Pen al terzo posto fra 120 e 150 seggi.


Un nuovo exit poll relativo alla Francia diffuso da media in Belgio mostra a sorpresa una vittoria del Nuovo fronte popolare (Nfp), cioè il blocco delle sinistre, nel secondo turno delle elezioni legislative. Secondo questo exit poll citato da La Libre Belgique, il blocco Nfp otterrebbe fra 175 e 215 seggi, mentre la maggioranza centrista presidenziale legata a Emmanuel Macron otterrebbe fra 150 e 170 seggi e il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen e Jordan Bardella, con i loro alleati, sarebbero terza forza politica con una forchetta compresa fra 130 e 160 seggi, e al quarto posto si attesterebbero Les Republicains e altri partiti di destra con fra 68 e 74 deputati. La vittoria a sorpresa della sinistra viene ipotizzata anche da un altro exit poll citato sempre da La Libre Belgique, condotto da Ipsos, che da' il Nuovo fronte popolare a 170-190 seggi, seguito dal fronte centrista Ensemble fra 150 e 170 seggi e dal Rassemblement National in terza posizione fra 135 e 155 seggi; anche in questo caso LR e alleati sono dati al quarto posto con 57-67 seggi.


Iniziano i circolare i primi exit poll sui media belgi riguardo alle elezioni in Francia. La Libre riferisce che il Rn di Marine Le Pen arriverebbe a 200 seggi assieme agli alleati, guadagnando il primo posto ma lontanissimo dalla maggioranza assoluta di 289 seggi. Il Nouveau Front Populaire, secondo questi dati, sarebbe a 170 seggi mentre l'ex maggioranza presidenziale di Ensemble otterrebbe 140 seggi. I Repubblicani e altre destre sono quotati a 60 seggi. Secondo un sondaggio elaborato da Ipsos, riferisce ancora La Libre, Le Pen e alleati sarebbero invece a 228 seggi, il Fronte popolare a 161 ed Ensemble a 124.


 In Francia urne chiuse in numerosi Comuni, in cui la chiusura era prevista per le 18. Si continua tuttavia a votare in alcuni centri in cui la chiusura dei seggi e' prevista per le 19 e nelle grandi citta' come Parigi, Tolosa e Lione, in cui i seggi resteranno aperti fino alle 20. È proprio alle 20, cioe' alla chiusura definitiva delle urne, che verranno diffusi i primi exit poll di questo secondo turno delle elezioni legislative anticipate.


Cresce la tensione in Francia e nelle strade di Parigi in particolare in vista dell'annuncio dei primi exit-poll, alle 20. Preoccupati per i rischi di disordini, i commercianti degli Champs-Elyse'es stanno cominciando a barricare i loro negozi con pannelli di metallo. Alcuni, i più eleganti, hanno predisposto enormi griglie a prova di sfondamento, come il grande store di Louis Vuitton sulla celebre avenue. Banche e negozi di informatica hanno preceduto tutti e sono blindati da ieri, dopo aver rinunciato all'apertura domenicale.


L'affluenza al ballottaggio delle legislative in Francia si conferma a livelli record: secondo i dati del ministero dell'Interno, alle 17 ha votato il 59,71% degli aventi diritto, contro il 59,39% di una settimana fa alla stessa ora. 


Il presidente francese Emmanuel Macron ha votato poco prima delle 12.30 a Le Touquet, nella quarta circoscrizione elettorale del Pas-de-Calais, dove il candidato del Rassemblement national (RN) Benoît Dolle è arrivato primo al primo turno con il 42,3% dei voti davanti al candidato del campo presidenziale Philippe Fait (30,6%). Macron tornerà poi a Parigi e all'Eliseo intorno alle 18 per seguire la serata elettorale, ha appreso BFMTV.


L'affluenza è di nuovo record al ballottaggio delle legislative in Francia: 26,63% a mezzogiorno, secondo i dati del ministero dell'Interno. Era stata del 25,9% alla stessa ora del primo turno. Era dal 1981 che non c'era un dato così elevato.


Le elezioni in Francia non ricordano molto la democrazia, il secondo turno è finalizzato a manipolare la volontà degli elettori, molti candidati potrebbero ritirarsi dal processo elettorale per avere l'opportunità di sconfiggere "conservatori o populisti". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, come riferisce la Ria Novosti. 



Urne aperte in Francia che torna al voto dopo il primo turno delle elezioni legislative anticipate. I seggi resteranno aperte fino alle 18 nei piccoli comuni e alle 20 nelle grandi città.

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