la vigilia del secondo turno

Francia, 501 seggi da assegnare su 577 | "Le Pen ancora lontana dalla maggioranza assoluta"

Secondo gli ultimi sondaggi, la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen non otterrà la maggioranza assoluta. Le incognite del "campo larghissimo"

06 Lug 2024 - 14:58

Domenica 7 luglio i francesi tornano alle urne per il secondo turno delle elezioni legislative che dovranno dare un assetto definitivo al Parlamento francese. Nel primo round elettorale del 30 giugno sono stati eletti 76 deputati sui 577 che compongono l'Assemblea nazionale. Il Rassemblement national e i suoi alleati sono arrivati primi in 297 collegi, rispetto ai 110 del 2022 e ai 20 del 2017. Il Nuovo Fronte Popolare e i suoi partner hanno ottenuto 191 primi posti, un numero pressoché stabile rispetto al 2022 (194). Il blocco macronista è salito a 65 pole position al primo turno, rispetto alle 204 di due anni fa e alle 551 di sette anni fa.

Rn lontano dalla maggioranza assoluta

 La posta in palio altissima e le settimane di tensione si traducono in un clima pericoloso, con violenze diffuse, soprattutto nelle banlieue. E anche con rapporti tesissimi fra i vertici dei partiti e all'interno dei partiti stessi, in particolare dopo la dura prova delle desistenze: sono stati 220 i candidati che si sono ritirati prima del ballottaggio in funzione anti-Rn, una strategia che ha dato i suoi frutti - stando ai sondaggi - ma che ha provocato lacerazioni profonde. Il Rassemblement viene dato stasera dall'istituto Ipsos fra 175 e 205 seggi, ormai lontanissimo da quota 289 che puntava a raggiungere per governare con la maggioranza assoluta. Il Nuovo Fronte Popolare insegue a 145-175 seggi, Ensemble (macroniani) si attesta a 118-148. In totale rimangono 501 deputati ancora da eleggere. Vincerà il seggio chi ottiene più voti al secondo turno. 

Le incognite sul "campo larghissimo"

 Una coalizione Nfp-Ensemble dovrebbe quindi poter superare la soglia dei 289 seggi, ma resta da vedere l’agibilità di un esecutivo che non ha precedenti nella storia francese, con i macronisti che al di là dei patti di desistenza hanno finora escluso l'ipotesi di governare insieme alla France Insoumise di Jean-Luc Melenchon. Quest'ultimo si è detto disposto anche a un appoggio esterno; ma a complicare ulteriormente lo scenario sarebbe la partecipazione di Lr, necessaria se le due altre formazioni non arrivassero alla maggioranza, e antitetica a Nfp.

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