Favorevole all'uscita del Regno Unito dall'Ue, il primo capo di governo di origini indiane vanta un patrimonio milionario che supera quello di Re Carlo
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Rishi Sunak, nato a Southampton nel 1980, a soli 42 anni diventa il più giovane primo ministro britannico della storia politica moderna, superando il record di David Cameron, che assunse la carica a 43 anni nel 2010. Sunak è anche il primo capo di governo inglese di origine indiana e il quarto premier consecutivo – dopo Theresa May, Boris Johnson e Liz Truss – a prendere il potere senza elezioni generali.
Sunak è un promotore chiave della Global Britain Strategy durante il governo Johnson. Un disegno politico con cui il Regno Unito, all’indomani del referendum popolare che sancì il divorzio dall’Unione europea, intendeva assumere un ruolo primario nel sostegno agli Stati Uniti, ponendosi come un collegamento tra Washington e altri Paesi.
Ex gestore finanziario, politico conservatore e milionario. Questo è profilo di Rishi Sunak, il primo ministro britannico, più ricco del re. Secondo il Sunday Times, infatti, il primo ministro e sua moglie, l'ereditiera indiana Akshata Murty, vantano una fortuna stimata intorno a 651 milioni di sterline (quasi 770 milioni di euro), doppiando la ricchezza di re Carlo III e Camilla, stimata nel 2022 attorno ai 330 milioni.
Dopo aver conseguito la laurea, Sunak inizia la sua carriera lavorativa come partner presso una società di gestione di fondi speculativi e successivamente ricopre il ruolo di direttore presso la società di investimenti del suocero.
Rishi Sunak è designato come candidato conservatore per il seggio di Richmond (Yorks) nell'ottobre 2014, subentrando a William Hague, ex leader del partito e ministro degli esteri. La sua ascesa politica vede il trionfo alle elezioni generali del 2015, dove viene eletto deputato con il 36% dei voti, diventando membro della Commissione ristretta per l'ambiente, l'alimentazione e gli affari rurali. Un incarico che mantiene per due anni, fino alla rielezione nel 2017 che consolida la sua posizione.
Dopo il ritiro di Theresa May, nel 2019, Sunak dimostra il suo sostegno a Boris Johnson per la leadership dei conservatori, scrivendo un articolo in sua difesa sul quotidiano The Times durante la campagna elettorale. Con l'elezione di Johnson a primo ministro, Sunak viene nominato primo segretario al Tesoro, subentrando a Sajid Javid, promosso a cancelliere dello scacchiere (l’equivalente di Ministro delle finanze).
La nomina avviene nel pieno dell'emergenza COVID-19 e il suo primo bilancio, annunciato l'11 marzo 2020, prevede una spesa di 330 miliardi di sterline in aiuti per le imprese e un programma di sussidi salariali per i dipendenti. Un’iniziativa che contribuisce a mantenere l'economia a galla in un momento di crisi senza precedenti.
Nel settembre 2020, Sunak ottiene il più alto indice di soddisfazione di un cancelliere britannico da Denis Healey del Labour nel 1978. A luglio 2022, però, rassegna le dimissioni, in concomitanza con quelle del ministro della sanità Javid, indebolendo l'autorità di Boris Johnson, già considerato impopolare per una possibile rielezione nazionale.
Nonostante la sconfitta iniziale contro Liz Truss nelle primarie, Sunak mantiene una forte base di supporto. L’imminente caduta del governo Truss, gli permette infatti di candidarsi nuovamente, ottenendo il consenso necessario per la leadership. La sua competenza fiscale e la reputazione consolidata lo favoriscono, portandolo a diventare, il 25 ottobre 2022, il primo capo di governo di origine indiana nella storia britannica.