Il 4 luglio i cittadini britannici sono chiamati alle urne La sfida è tra il Labour e il partito conservatore: passa chi vince già al primo turno
© Ansa
Il 4 luglio nel Regno unito si voterà per scegliere il nuovo premier. La sfida è tra il leader del Labour, Sir Keir Starmer, e il primo ministro attualmente in carica Rishi Sunak, dei conservatori. Si insedierà già chi al primo turno si aggiudicherà la maggioranza dei 650 seggi a disposizione.
Come si vota - I cittadini britannici andranno al voto, in anticipo di circa 6 mesi rispetto alla scadenza naturale della legislatura iniziata nel 2019. Ciascuno può esprimere una sola preferenza sulla propria scheda per scegliere chi vuole che sia, per il proprio territorio, il deputato che andrà alla Camera dei Comuni, a Westminster. Una tipologia di voto che assicura dunque una rappresentanza diretta delle diverse zone del Paese.
Il sistema uninominale - Si tratta di sfide dirette: ogni partito candida una sola persona in ogni collegio e il candidato che ha più preferenze lo conquista e di conseguenza prende il seggio. Il partito che prende più posti nella Camera va al governo. Così il sistema tende a scartare automaticamente i partiti minori, più estremisti, che spesso non riescono a eleggere nessun deputato, favorendo le forze moderate e più popolari. Questo garantisce in genere una grande stabilità all'esecutivo.
Chi può votare - Possono votare tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni e che godono dei diritti politici, ma la partecipazione non è automatica. Gli elettori devono prima registrarsi al proprio municipio, dove gli viene abbinato il seggio in cui potranno andare a votare. A differenza del passato, quando non era richiesto, per esprimere la propria preferenza dovranno presentarsi con un documento. Passaporto, patente o abbonamenti per i mezzi pubblici: sono tanti i documenti ritenuti validi.
Quando si vota - I seggi del Paese sono aperti dalle 7 alle 22 (ora locale, le 23 in Italia). L'annuncio degli exit poll arriverà subito dopo. Al momento, i sondaggi danno l'opposizione laburista in netto vantaggio sui Tories, al potere da 14 anni. Già la notte del 4 luglio si potrebbe scoprire se effettivamente il Paese virerà a sinistra. La vittoria del Labour potrebbe giocare un ruolo importante anche per il futuro delle relazioni tra Regno Unito e Unione europea, segnando un riavvicinamento, seppur parziale, dopo la frattura della Brexit.