IL VOTO DI META' MANDATO

Usa, elezioni di Midterm: i repubblicani conquistano la Camera ma non sfondano, Senato in bilico

Secondo una proiezione di Nbc, alla "House" ai dem andranno 214 seggi, mentre i repubblicani ne avranno 221. Al Senato prosegue il testa a testa con i repubblicani a 49 seggi contro i 48 dei democratici: decisivi saranno i risultati di Nevada, Arizone e Georgia

09 Nov 2022 - 22:01
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Le elezioni di Midterm in Usa, quando ancora i dati non sono definitivi (e per alcuni Stati sarà necessario aspettare giorni), non segnano un'avanzata netta dei repubblicani e una debacle dei democratici. I pronostici della vigilia sono infatti stati rispettati solo in parte con i rossi che non sfondano e i blu che non hanno subito un’emorragia di voti come loro stessi temevano. Il Grand Old Party avanza lentamente verso la riconquista della Camera: secondo una proiezione di Nbc, ai dem andranno 214 seggi (contro i 221 attuali) mentre i repubblicani ne avranno 221 (ora ne hanno 212), solo tre sopra il quorum di maggioranza. Al Senato prosegue invece il testa a testa con i repubblicani a 49 seggi contro i 48 dei democratici.

Midterm Usa 2022, da Maura Healey a Wes Moore: "prime volte" e risultati storici

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© Ansa  | Quelle del 2022 sono elezioni di Midterm di diversi risultati storici. Le elezioni di alcuni candidati al Congresso o come governatori di determinati Stati rappresentano "prime volte" che entrano dirette nella storia degli Usa
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© Ansa  | Quelle del 2022 sono elezioni di Midterm di diversi risultati storici. Le elezioni di alcuni candidati al Congresso o come governatori di determinati Stati rappresentano "prime volte" che entrano dirette nella storia degli Usa

© Ansa | Quelle del 2022 sono elezioni di Midterm di diversi risultati storici. Le elezioni di alcuni candidati al Congresso o come governatori di determinati Stati rappresentano "prime volte" che entrano dirette nella storia degli Usa

© Ansa | Quelle del 2022 sono elezioni di Midterm di diversi risultati storici. Le elezioni di alcuni candidati al Congresso o come governatori di determinati Stati rappresentano "prime volte" che entrano dirette nella storia degli Usa

Sono dati questi che potrebbero cambiare anche la corsa per la Casa Bianca nel 2024, rilanciando le quotazioni di Joe Biden e penalizzando Donald Trump proprio alla vigilia del suo "grande annuncio" martedì a Mar-a-Lago. Ma a poter essere messo in discussione è lo stesso risultato dato il grande numero di Stati "too close to call", ovvero con sfide così serrate da non poter essere ancora decise.

Nessuna "ondata rossa", ma "ci riprenderemo la Camera" - "Non è certamente un'onda rossa, questo è sicuro", ha ammesso l'influente senatore Lindsey Graham, tra i più stretti alleati di Donald Trump. "Ma è chiaro che ci riprenderemo la Camera", si è consolato il leader del partito alla "House" Kevin McCarthy, che dovrebbe succedere a Nancy Pelosi come speaker e che ha già promesso non solo una stretta sugli aiuti all'Ucraina ma anche indagini a tappeto sull'amministrazione Biden.

Il Senato resta in bilico - Il Senato invece resta in bilico anche se la cruciale vittoria di John Fetterman in Pennsylvania contro il chirurgo Mehmet Oz, quel "dottor Oz" televisivo che Trump aveva imposto contro il volere del partito per difendere un seggio Gop, fa sperare ai democratici di poter conservare almeno quella parità spezzata a loro favore dal voto della vicepresidente Kamala Harris.

Per il Senato saranno decisivi Arizona, Nevada e il ballottaggio in Georgia - Ora il pallottoliere indica 49 a 48 per i repubblicani ma tutto dipenderà dall'esito di tre Stati: se non basteranno Arizona e Nevada a decidere le sorti della Camera alta, bisognerà attendere il ballottaggio del 6 dicembre in Georgia tra il reverendo dem Rafael Warnock e l'ex campione di football Herschel Walker, entrambi rimasti sotto il 50%.

Midterm, gli Usa al voto di metà mandato

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Resta inoltre l'incognita delle contestazioni, dopo i primi sospetti di brogli agitati da Donald Trump in Arizona, dove c'è grande attesa anche per la sua candidata a governatrice Kari Lake dopo il fiasco di Doug Mastriano nel Keystone State.

Biden esce vincente dalle elezioni di Midterm - Per ora comunque Joe Biden può tirare un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo e continuare ad accarezzare il desiderio di ricandidarsi, forte anche del bastione dem della Pennsylvania, decisivo nel 2020 per la sua elezione.

Del resto storicamente il partito che occupa la Casa Bianca perde a Midterm, a parte due eccezioni dal 1934, mentre i risultati provvisori suggeriscono che potrebbe trattarsi addirittura della migliore tornata di metà mandato per un presidente e per il suo partito dal 2002.

Per lo storico Joshua Zeitz, autore del libro "Lincoln's Boys", non ci sono dubbi: "Basandosi su ciò che ha fatto con 50 senatori, il caos che ha sistemato dopo Trump, la sua leadership sull'Ucraina e il voto di martedì, posso dirvi come storico che Biden entrerà nei libri come un vincente".

La sconfitta trumpiana - Trump invece sembra uscire indebolito dal voto di Midterm, nonostante l'abbia definita "una grande serata". E' vero che è riuscito a piazzare oltre 140 candidati negazionisti dei risultati delle presidenziali del 2020, tra cui il finanziere-scrittore Dj Vance in Ohio, ma molti hanno perso in duelli chiave. Il suo entourage lo descrive "livido" e "furioso con tutti", in particolare con Oz ma anche con chi glielo ha consigliato, compresa la moglie Melania.

Ron DeSantis, l'anti-Trump repubblicano riconfermato governatore della Florida

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La lotta repubblicana tra Trump e DeSantis - Il vero vincitore in campo repubblicano e' l'italo-americano Ron DeSantis, riconfermato a valanga governatore di una Florida sempre meno "swing state" e sempre più rosso Gop. Un successo che rafforza le sue ambizioni presidenziali e con cui ha dimostrato di essere il "futuro" del partito repubblicano, come titola a tutta pagina il New York Post, il tabloid di Rupert Murdoch. E infatti il tycoon ha fatto sapere di essere pronto a spiattellare "cose non belle" su DeSantis perché lo conosce "più di chiunque altro, forse più di sua moglie". "Ho appena cominciato a combattere", gli ha risposto a distanza Ron, orgoglioso di aver trasformato lo "swing state" della Florida nella "terra promessa" dei repubblicani. Il partito è a un bivio e deve decidere su chi scommettere.

Stati Uniti, le elezioni di Midterm

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