I due candidati si stanno spendendo fino all'ultimo minuto per portare a casa voti preziosi soprattutto negli Stati che sono ancora in bilico
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Ormai mancano poche ore alla notte della verità. Negli Usa è tutto pronto per il voto che porterà all'elezione del nuovo presidente. I candidati Donald Trump e Kamala Harris, consapevoli di quanto la contesa sia incerta, si stanno spendendo fino all'ultimo minuto per portare a casa voti preziosi soprattutto negli Stati che sono ancora in bilico e che saranno decisivi per la vittoria finale.
Il candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump ha promesso di condurre gli Stati Uniti verso "nuove vette di gloria", nel discorso conclusivo dell'ultimo comizio della sua campagna elettorale a poche ore dell'apertura dei seggi. "Con il vostro voto possiamo risolvere ogni singolo problema che il nostro Paese affronta e condurre l'America, anzi il mondo, verso nuove vette di gloria", ha detto il tycoon alla folla di Grand Rapids nello stato chiave del Michigan.
La vicepresidente Kamala Harris e l'ex presidente Donald Trump hanno ricevuto tre voti a testa nel piccolo villaggio di Dixville Notch, in New Hampshire, dando il via all'Election Day in uno dei primi luoghi del Paese a comunicare le proprie preferenze presidenziali. Hanno partecipato al voto quattro repubblicani e due elettori non dichiarati, riporta la Cnn. Il villaggio, situato lungo il confine tra Stati Uniti e Canada, ha aperto e chiuso le urne poco dopo la mezzanotte (le 6:00 in Italia), secondo una tradizione che risale al 1960. Alle elezioni del 2020 il villaggio votò per l'attuale presidente Joe Biden.
Il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha confermato che il suo esercito ha avuto un primo ingaggio con le truppe nordcoreane, anticipando di attendersi che cinque unità del Nord, ciascuna con circa 3mila soldati, siano schierate nelle località di nordest, est e sudest sulla linea del fronte con la Russia lunga 1.500 chilometri, per un totale di almeno 15mila militari. Umerov, in un'intervista di lunedì all'emittente pubblica sudcoreana Kbs, ha detto che si era verificato uno scontro "su piccola scala", senza specificare quando e dove, in quello che è l'inizio ufficiale della partecipazione di Pyongyang alla guerra russa.
La Russia è "attivamente" coinvolta in operazioni di disinformazione in sette Stati americani considerati in bilico e capaci di determinare l'elezione del prossimo presidente degli Stati Uniti tra Donald Trump e Kamala Harris. "La Russia è la minaccia più attiva", hanno affermato l'Office of the Director of National Intelligence (ODNI), l'Fbi e la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency. "Questi sforzi rischiano di incitare alla violenza, anche contro funzionari elettorali", hanno aggiunto le autorità americane, notando che si prevede che gli sforzi si intensificheranno durante tutto il giorno delle elezioni e nelle settimane successive. Quello di queste ore è l'ultimo di una serie di avvertimenti dell'ODNI su attori stranieri, in particolare Russia e Iran, che diffonderebbero disinformazione o avrebbero hackerato le campagne durante queste elezioni. Teheran e Mosca hanno entrambe negato tali accuse in passato.
"Questa potrebbe essere una delle elezioni più serrate della storia: ogni voto conta", ha avvertito Kamala Harris durante la sua ultima grande manifestazione elettorale in Pennsylvania a poche ore dall'apertura dei seggi negli Stati Uniti. "Abbiamo l'opportunità di voltare finalmente pagina su un decennio di progetto politico guidato dalla paura e dalla divisione: ne abbiamo abbastanza", ha detto la vicepresidente e candidata democratica senza nominare la persona contro è rivolto questo messaggio, il suo rivale repubblicano Donald Trump.
Donald Trump non abbandona la retorica violenta neppure nell'ultimo giorno della campagna. In un comizio in Pennsylvania, l'ex presidente Usa ha suggerito che Kamala Harris dovrebbe salire sul ring con il pugile Mike Tyson. "Mettete Mike sul ring con Kamala. Sarà interessante", ha detto Trump. Nei giorni scorsi il tycoon ha detto che non gli dispiacerebbe se sparassero ai media, ha evocato il plotone di esecuzione per Liz Cheney e ha detto che gli piacerebbe restituire il "colpo" che gli ha dato Michelle Obama, criticandolo pesantemente.