Primarie Usa 2024, la corsa alla Casa Bianca
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L'ex presidente ha ottenuto il 51% dei voti in Iowa: ecco come repubblicani e democratici scelgono il candidato che correrà per la Casa Bianca alle presidenziali del 5 novembre 2024
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Donald Trump ha vinto i caucus in Iowa con il 51% dei voti. Si tratta della prima tappa che porterà alle elezioni presidenziali americane del 5 novembre 2024. Ma che cosa sono i caucus? Qualcosa di simile alle primarie: i due termini spesso vengono utilizzati come sinonimi ma ci sono delle differenze. E sono proprio i caucus dell'Iowa a dare il via alla grande corsa verso la Casa Bianca.
Nei primi mesi del 2024 il partito repubblicano e quello democratico saranno impegnati a organizzare in tutti gli Stati le elezioni primarie: in questo modo, infatti, scelgono il loro candidato per le presidenziali. E' un iter che inizia proprio il 15 gennaio, con i caucus dell'Iowa, e che, generalmente, termina ad agosto con le grandi convention in cui ogni partito annuncia il candidato alla Casa Bianca.
E i candidati vengono scelti in due modi: con i caucus e le primarie. Le primarie sono certamente più diffuse e avvengono in 40 Stati (quindi la stragrande maggioranza). In questo caso gli elettori votano il loro candidato recandosi al seggio e mettendo la loro preferenza sulla classica scheda elettorale (questo metodo consente anche il voto via posta). Le primarie sono gestite e organizzate dallo Stato.
I caucus, gestiti invece dai partiti, oltre che in Iowa, si svolgono anche in Nevada, Missouri, North Dakota, Alaska, Hawaii e Utah. Sono il metodo scelto dai repubblicani, mentre i democratici faranno delle primarie (i cui primi dati saranno noti solo a marzo) che comunque non dovrebbero lasciare incertezza sul vincitore, destinato a essere Joe Biden.
Ma perché i caucus sono diversi dalle primarie? Nella sostanza, infatti, si tratta sempre di primarie, cioè di elezioni tramite le quali un partito sceglie il suo candidato. I caucus si svolgono però in modo diverso: consistono, infatti, in migliaia di piccoli dibattiti e comizi organizzati nei vari collegi elettorali durante i quali gli elettori prendono la parola per convincere i presenti a votare un determinato candidato. Questi dibattiti avvengono di solito in luoghi pubblici ma piccoli e raccolti, come ad esempio bar, scuole, chiese, palestre: dopo qualche ora di dibattito, gli elettori scrivono, votando in segreto, il nome del loro prescelto su un foglio.
Come si può intuire, questo metodo non prevede il voto per posta (tranne rare eccezioni). Si tratta, insomma, di un momento di partecipazione politica più attiva, in cui gli elettori dedicano il loro tempo alla scelta del candidato. I caucus, richiedono, infatti, che un elettore si presenti in un luogo preciso a un orario preciso, in base al suo distretto. Sono anche definiti come delle "grandi assemblee", proprio per la possibilità di discutere pubblicamente ed esprimere in modalità comizio le proprie idee.
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