Il presidente americano: "Devo dormire di più, basta impegni dopo le 20". Se dovesse lasciare la corsa alla Casa Bianca, solo Kamala Harris potrà usare i 240 milioni di dollari nelle casse democratiche
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Joe Biden infiamma ulteriormente la corsa alla Casa Bianca di Usa 2024, ribadendo con forza di non avere alcuna intenzione di lasciare. "Non me ne vado, potete contare su di me", ha risposto il presidente americano, durante una cerimonia per l'Independence Day del 4 luglio, a un fan che gli aveva gridato: "Continua a lottare, abbiamo bisogno di te". Prima e dopo lo spettacolo pirotecnico sul National Mall per la festa Biden e la sua vice Kamala Harris hanno cantato insieme "altri quattro anni" unendo e alzando insieme le mani dalla balconata della Casa Bianca.
Abigail E. Disney, cineasta erede della fortuna Disney, ha annunciato in uno scambio di mail che la campagna di Biden e i comitati che la sostengono "non riceveranno un altro centesimo da me fino a quando non stringeranno i denti e sostituiranno Biden". Lo riporta il New York Times. "Biden è un brav'uomo che ha servito bene il suo Paese, ma la posta in gioco è troppo alta per consentire alla timidezza di determinare la nostra linea di condotta", ha aggiunto Disney, tra i donatori democratici di spicco. Tra i comitati che sostengono la candidatura del presidente figurano il Comitato Nazionale Democratico, i super Pap e i gruppi no-profit.
Durante l'incontro alla Casa Bianca con i governatori democratici, Joe Biden ha dichiarato che parte del suo piano è di non programmare più eventi dopo le 20 in modo da poter dormire di più. Secondo la Cnn, la dichiarazione dell'inquilino della Casa bianca ha lasciato frustrati diversi funzionari presenti all'incontro.
Se però alla fine Joe Biden si dovesse ritirare, solo Kamala Harris potrebbe usare i 240 milioni di dollari attualmente a disposizione della campagna elettorale, per la quale sono registrati entrambi. Se il presidente lasciasse e la sua vice non lo rimpiazzasse, la loro campagna potrebbe trasferire solo 2mila dollari a un nuovo candidato, secondo alcuni esperti. Altrimenti i soldi dovrebbero essere restituiti ai donatori (ma solo col consenso della campagna) o indirizzati in altre direzioni, ad esempio a un Pac (comitato elettorale), a un super Pac o al partito, ma con limiti, restrizioni, svantaggi e tempi non immediati. Ecco perché Harris si profila come la prima scelta nel caso il presidente faccia un passo indietro. La sua vice potrebbe ereditare anche l'infrastruttura della campagna in tutti gli stati Usa, mentre un nuovo candidato dovrebbe partire da zero.