Citando le ragioni del suo appoggio al repubblicano, il nipote di Jfk ha detto che le cause "sono la libertà di parola, la guerra in Ucraina e la guerra ai nostri figli". Il tycoon: "Sostegno molto gradito". L'ira dei fratelli Kennedy: "E' un tradimento"
© Da video
Robert F. Kennedy Jr., figlio 70enne di Bob Kennedy e nipote di Jfk, ha sospeso la sua corsa alla Casa Bianca. Una mossa che ha annunciato lui stesso, che si era presentato come candidato indipendente, parlando a Phoenix, in Arizona, del futuro della sua campagna. Kennedy Jr. ha quindi annunciato che "ora darò il mio sostegno a Donald Trump". Citando le ragioni del suo endorsement, ha detto che le cause "sono la libertà di parola, la guerra in Ucraina e la guerra ai nostri figli". E, poco dopo l'annuncio, c'è stata la prima apparizione insieme per i due. Kennesy jr., infatti, è stato lo "special guest" del comizio del tycoon a Glendale.
Robert F. Kennedy Jr. ha affermato che Trump ha chiesto di "arruolarlo nella sua amministrazione", precisando che l'offerta è arrivata in due incontri con Trump: il primo nei giorni successivi al tentato assassinio del tycoon a luglio e il secondo alcune settimane più tardi. "In quegli incontri, ha suggerito di unire le forze come partito unitario", ha detto, parlando in conferenza stampa a Phoenix, "abbiamo parlato di ciò che ci avrebbe permesso di essere in disaccordo pubblicamente e privatamente e furiosamente, se necessario, sulle questioni su cui differiamo, mentre lavoriamo insieme sulle questioni esistenziali su cui siamo in accordo".
"Come sapete, ho lasciato quel partito a ottobre perché si era allontanato in modo così drastico dai valori fondamentali con cui sono cresciuto E' diventato il partito della guerra, della censura, della corruzione, di Big Pharma, della grande tecnologia... e dei grandi soldi", ha attaccato Robert F. Kennedy Jr. "Ho iniziato questo viaggio come democratico, il partito di mio padre, mio zio, il partito a cui ho giurato fedeltà prima di essere abbastanza grande per votare", ha proseguito. "Ho partecipato alla mia prima convention democratica all'età di sei anni nel 1960 e a quel tempo i democratici erano i campioni della costituzione dei diritti civili. I democratici si sono schierati contro l'autoritarismo, contro la censura, contro il colonialismo, l'imperialismo e le guerre ingiuste. Eravamo il partito del lavoro", ha aggiunto.
Trump ha prontamente ringraziato Robert F. Kennedy Jr. per il suo "sostegno molto gradito" e ha anticipato che si recherà in Arizona, dove si prevede incontri Kennedy. "Voglio ringraziare Bobby, è stato molto gentile", ha detto in un ristorante di Las Vegas, "è un bravo ragazzo, rispettato da tutti".
"Vogliamo un'America piena di speranza e unita da una visione condivisa di un futuro più luminoso, un futuro definito dalla libertà individuale, dalla promessa economica e dall'orgoglio nazionale. Crediamo in Harris e Walz. La decisione di nostro fratello Bobby di sostenere Trump è un tradimento dei valori che nostro padre e la nostra famiglia hanno più cari. E' la triste conclusione di una triste storia": così in una nota comune 5 dei fratelli Robert F. Kennedy Jr. (Kathleen Kennedy Townsend, Courtney Kennedy, Kerry Kennedy, Chris Kennedy e Rory Kennedy).