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Se le scelte di stile dicono qualcosa, quella per la notte elettorale segna già un punto di partenza. Ma in molti sperano che l'ex modella slovena, stavolta, scelga un piglio diverso e dia meno la sensazione di vivere la Casa Bianca come una "prigione dorata"
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Ancor prima di capire che mandato sarà quello di Donald Trump, ci si interroga su che ruolo avrà Melania, la First Lady riluttante. A quanto pare, sarà tra New York (nella Trump Tower) perché lì il figlio Barron frequenta l’università e Palm Beach (nel villone-resort Mar-a-Lago), intervenendo a Washington soltanto per eventi speciali, e (si suppone) per i viaggi di Stato. Anche se in molti sperano che l'ex modella slovena, stavolta, scelga un piglio diverso e dia meno la sensazione di vivere la Casa Bianca come una "prigione dorata"
Il profilo basso - Melania non ha mai commentato le grane giudiziarie del marito con ogni dettaglio delle sue relazioni con altre donne, tra cui quella con la pornostar Stormy Daniels che gli è valsa anche una condanna. Quella bella ragazza partita alla conquista di New York in non poche circostanze ha scelto un profilo basso facendo parlare il suo body language per lei e per la natura del rapporto con il marito. E se le scelte di stile dicono qualcosa, quella di Melania per la notte elettorale segna già un punto di partenza, o di ripartenza: a Palm Beach è salita sul palco indossando un tailleur grigio firmato Dior. Molto elegante e dal taglio estremamente raffinato, ma anche in qualche modo "austero", soprattutto nel colore, di sicuro dall'aria molto sobria.
L'impegno sociale - Non è escluso che in questa occasione Melania non voglia raccogliere l'eredità che comporta il ruolo di First Lady, con l'impegno in prima persona in cause e campagne, fino in alcune circostanze (vedi per esempio Hillary Clinton) alla cura di specifici dossier dai risvolti politici. Così se durante la aggressiva campagna elettorale di Trump Melania è rimasta il più possibile lontana dai comizi e dagli slogan incendiari, su un tema ha voluto parlare e ha fatto rumore: i diritti riproduttivi e l'aborto. Forse il tema più delicato per la piattaforma di questo "Trump 2", diviso com'era durante la corsa dalle pressioni dei pro-life (con il loro bagaglio di voti) e la necessità di fronteggiare la sfida a muso duro cui lo costringeva la democratica Kamala Harris. Il risultato è stato per tutto il tempo un messaggio ambiguo e poco convincente. Poi Melania ha parlato: "È fondamentale garantire che le donne abbiano autonomia nel decidere la loro preferenza di avere figli, in base alle proprie convinzioni, libere da qualsiasi intervento o pressione da parte del governo".
Camere separate alla Casa Bianca - Che i Trump avessero camere dal letto separate alla Casa Bianca durante il suo primo mandato era tutt’altro che un fatto inedito: i precedenti storici ci dicono che fu l’apparentemente poco romantico Gerald Ford a decidere insieme con la moglie Betty di fare una piccola rivoluzione del costume e utilizzare la stessa camera da letto. Prima di loro, per due secoli, i presidenti e le first lady avevano avuto camere separate (tradizione mutuata dai nobili inglesi).