"I sondaggi mostrano chiaramente che martedì sera ho vinto", ha scritto il tycoon su Truth. Ma, dopo il duello tv, la candidata Dem ha raccolto 47 milioni di dollari e ha conquistato 5 punti di vantaggio. L'endorsement della popstar ha scatenato la corsa alla piattaforma Vote.org
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Non ci sarà un altro duello tv con Kamala Harris. Lo ha detto Donald Trump sul suo social Truth."Non ci sarà un terzo dibattito", ha scritto il tycoon, includendo nel conteggio anche quello con Joe Biden. Intanto, dopo il faccia a faccia di martedì, la Harris rafforza di cinque punti il vantaggio su Trump. Ed è già evidente l'effetto Taylor Swift sulle elezioni americane: l'endorsement della popstar alla candidata Dem, infattim ha fatto scattare la corsa a registrarsi per il voto o, quanto meno, accedere alle informazioni necessarie. Quasi 400mila persone nelle 12 ore successive al suo ormai storico post di appoggio alla vicepresidente hanno visitato Vote.org, cliccando sull'indirizzo creato e condiviso dalla Swift.
Annunciando che non ci sarà un altro dibattito, Trump rivendica di aver vinto quello di martedì. "Quando un pugile perde un combattimento, le prime parole che escono dalla sua bocca sono: 'Voglio una rivincita'. I sondaggi mostrano chiaramente che martedì sera ho vinto il dibattito contro la compagna Kamala Harris, la candidata della sinistra radicale", ha attaccato. Se pubblicamente il tycoon e i suoi continuano a sostenere la vittoria nella sfida televisiva contro Harris in privato i principali consiglieri hanno ammesso che è improbabile sia riuscito a convincere gli elettori indecisi a sostenerlo dopo una prestazione poco efficace.
Il dibattito che Trump sostiene di aver vinto, però, ha spinto l'avversaria. Secondo l'ultimo sondaggio Reuters-Ipsos, la vicepresidente è in vantaggio sul tycoon con il 47% delle preferenze contro il 42%. La crescita di cinque punti è superiore a quella di quattro registrata nell'ultima rilevazione del 21-28 agosto. Per il 53% degli interpellati, inoltre, Harris ha vinto il dibattito, mentre per il 24% il vincitore è Trump.
Secondo il New York Times La campagna di Kamala Harris ha raccolto 47 milioni di dollari nelle 24 ore successive al duello tv contro Donald Trump.
Decisivo per la Harris anche il post con cui Taylor Swift si schiera al suo fianco. Dopo il endorsement, 400mila persone si sono registrate per votare. Una cifra notevole, soprattutto in una sfida testa a testa come quella che si profila fra Donald Trump e la vicepresidente, dove anche una manciata di voti può cambiare l'esito elettorale, soprattutto negli Stati in bilico. Se le registrazioni per votare si tradurranno in voti effettivi per Harris ovviamente è impossibile stabilirlo. Molti Switfie infatti - nota Dafydd Townley, insegnante di politica americana all'università di Portsmouth, con Newsweek - avrebbero votato per Harris in ogni caso, a prescindere dalla loro star preferita. Ma il solo fatto che la popstar possa aumentare le registrazioni al voto e l'affluenza alle urne è una vittoria per la candidata Dem, osserva Townley. Altri osservatori ricordano che l'endorsement di Oprah Winfrey, la regina del piccolo schermo, valse a Barack Obama almeno un milione di voti.
Trump e il suo vice minimizzano l'impatto che la scelta di campo della popstar potrebbe avere sul voto. "E' una celebrità miliardaria che ritengo disconnessa dagli interessi e dai problemi degli americani", ha tagliato corto il senatore dell'Ohio cercando di sminuire il peso dell'endorsement che, a suo avviso, non fa altro che confermare come i democratici siano sempre più il partito delle elite. La campagna di Harris intende invece capitalizzare il sostegno di Swift e ha già avviato una raccolta fondi con la foto della popstar insieme al suo gatto. L'obiettivo è avvicinare e conquistare i giovani, categoria lontana dalla politica soprattutto nell'era di Biden candidato. Incoraggiante in questo senso è l'analisi dei dati sui 67,1 milioni di telespettatori che hanno seguito il dibattito in tv.
La cifra è superiore del 31% al pubblico di 51 milioni di persone che ha seguito il confronto di giugno fra Trump e Biden, ma meno degli 84 milioni del primo dibattito fra l'ex presidente e Hillary Clinton. In base ai dati di Nielsen, l'aumento dei telespettatori rispetto a giugno è legato alla fascia di età fra i 18 e i 54 anni che ha registrato un balzo del 50%. Il dibattito comunque, secondo le rilevazioni di network televisivi e quotidiani, non è riuscito a sciogliere le riserve degli indecisi, il gruppo di elettori da conquistare a tutti i costi sia per Trump sia per Harris per avere buone chance di vincere la Casa Bianca. Se lo staff di Harris ne ha celebrato il successo, molti indecisi non sono rimasti così impressionati dalla sua performance. Dalle interviste condotte dal New York Times fra un campione di indecisi è emerso che Harris nel faccia a faccia è risultata "più presidenziale" e con una visione per risolvere alcuni dei maggiori problemi del Paese. Ma ai loro occhi la vicepresidente non è risultata molto diversa da Biden nelle sue ricette per gli Stati Uniti, e questo la penalizza. Senza contare - hanno lamentato - che Harris non ha reso noti i dettagli delle sue iniziative, soprattutto sull'economia e sull'immigrazione.
Il campione di cinque donne elettrici indecise di Cnn ha evidenziato un trend simile, con le più propense a Trump non convinte dalla performance di Harris che, comunque, a loro avviso è stata migliore di quella del rivale. Anche loro hanno lamentato la mancanza di dettagli.
Neanche il tempo di valutare il peso che gli oltre 67 milioni di telespettatori del primo scontro tra Kamala Harris e Donald Trump potranno avere sulle rispettive campagne e i due candidati sono di nuovo on the road alla conquista degli Stati in bilico e degli elettori indecisi, mentre un nuovo sondaggio dà la candidata democratica in vantaggio di cinque punti sul rivale repubblicano grazie alla buona performance nel duello. Harris è volata in North Carolina per due comizi, a Charlotte e Greensboro, le prime due tappe del tour 'New Way Forward' che, come ha spiegato lo staff della vice presidente, apre una fase più "aggressiva" della campagna. L'obiettivo, hanno rivelato persone vicine ad Harris, è capitalizzare sulla buona performance al dibattito televisivo colpendo l'avversario repubblicano con spot elettorali che ne mettano in luce l"'inadeguatezza".
La vicepresidente si sposterà poi in Pennsylvania venerdì, un altro stato cruciale per la conquista della Casa Bianca, mentre Tim Waltz terrà un comizio a Grand Rapids in Michigan. Anche Trump ha un'agenda fitta di impegni, prima un comizio a Tucson, in Arizona e poi un evento per la raccolta fondi in California.
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