Secondo turno in 101 Comuni: domenica si è votato fino alle 23, oggi dalle 7 alle 15. Alta l'attenzione su Firenze, Bari e Perugia
Conclusa la prima tornata elettorale dell'8 e 9 giugno, sono 101 i Comuni italiani che tornano alle urne per il ballottaggio. Al secondo turno sono chiamati i Comuni con più di 15mila abitanti in cui nessun candidato ha ottenuto più del 50% dei voti. Domenica si è votato fino alle 23, oggi sarà possibile fino alle 15. Occhi puntati in particolare su Bari, Firenze e Perugia ma anche su Campobasso, Potenza e Caltanissetta. Secondo i dati del Viminale pubblicati sul portale Eligendo e che si riferiscono a tutte le 3.586 sezioni, alle 19 di ieri ha votato il 37,89% degli aventi diritto. Un dato in calo rispetto al primo turno di circa 7 punti. Nelle stesse sezioni alle 12 di domenica 9 giugno, nel primo turno, la percentuale dei votanti era stata del 34,79%. L'affluenza alle 23 è stata del 37% (3.586 sezioni su 3.586), in calo rispetto al primo turno di circa 16 punti. Nelle stesse sezioni alle 23 di domenica 9 giugno, nel primo turno, la percentuale dei votanti era stata del 53,21%. LO SPECIALE
È sfida tra campo largo e centrodestra unito a Firenze per il ballottaggio tra la candidata sindaco del centrosinistra Sara Funaro, che al primo turno ha ottenuto il 43,17% dei voti, e Eike Schmidt, candidato del centrodestra, arrivato al 32,86%. Chiusa la partita degli apparentamenti, Schmidt, ex direttore degli Uffizi e oggi alla guida, in aspettativa, del Museo di Capodimonte di Napoli, ha annunciato l'alleanza con RiBella Firenze, lista civica che ha ottenuto lo 0,57% dei voti sostenendo la candidatura di Francesca Marrazza (1.004 preferenze). Per Funaro endorsement anche dalla candidata sindaco Iv, e vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi che al primo turno ha ottenuto il 7,29%, mentre il resto di Italia viva ha invitato tutti i fiorentini ad andare a votare al ballottaggio ma lasciando liberi elettori e dirigenti del partito di fare le proprie valutazioni. Sull'esito del voto pesa l'incognita partecipazione, lunedì 24 giugno è infatti la festa di San Giovanni Battista, patrono di Firenze: il rischio è che molti fiorentini approfittino del ponte lungo per andare fuori città, disertando magari le urne.
Dopo aver sfiorato la vittoria al primo turno, Vito Leccese al ballottaggio con Fabio Romito potrà contare sul centrosinistra barese di nuovo unito. Non ci sarà un apparentamento ufficiale ma Pd, Verdi, M5s e Sinistra italiana si ritrovano nella stessa squadra dopo la spaccatura sancita con la candidatura dell'avvocato Michele Laforgia. Dall'altra parte c’è un centrodestra che al primo turno non è andato oltre il 29% ma che è agguerrito e spera nella remuntada puntando sul consigliere regionale leghista. Leccese, scelto dal Pd, e Laforgia, sostenuto da M5s e SI ma uscito sconfitto dalle urne, hanno siglato un patto: il 23 e 24 giugno si presenteranno uniti, senza apparentamento, dopo aver siglato un protocollo sulla legalità. Se dovesse arrivare la vittoria e Leccese dovesse, quindi, essere proclamato sindaco l'impegno è di dare rappresentanza in giunta anche alla coalizione guidata da Laforgia e che ha superato di poco il 20% delle preferenze. La strategia di Romito, punta a convincere gli indecisi e gli scontenti, anche nel campo del centrosinistra. Sulla carta deve recuperare 19 punti, tanta la differenza tra lui e Leccese al primo turno, ma il ballottaggio è un'altra partita.
Sarà una sfida tra centrosinistra, in leggero vantaggio dopo il primo turno, e centrodestra, quella per la guida del Comune di Perugia. In lizza due candidate sindaco, Vittoria Ferdinandi e Margherita Scoccia, che comunque andranno le cose saranno, una delle due, la prima donna a guidare Palazzo dei Priori. Ferdinandi e Scoccia hanno entrambe sfiorato il 50 per cento dei voti e andranno al ballottaggio con una manciata di consensi. Al primo turno sono state protagoniste di un testa a testa durato per l'intera giornata dello spoglio. Lo scrutinio si è concluso in piena notte. Il dato definitivo ha assegnato a Vittoria Ferdinandi, centrosinistra e civici, 40.922 voti, il 49,01 per cento del totale, e a Margherita Scoccia, centrodestra e civici, 40.324, pari al 48,29 per cento. Sono 598 voti di differenza. Su un totale di 85.687 votanti, 44.260 le donne.
Sfida apertissima nel capoluogo lucano il ballottaggio del 23 e 24 giugno per il nuovo sindaco è tra Francesco Fanelli (centrodestra) e Vincenzo Telesca (centrosinistra). Al primo turno - quando l'affluenza è stata del 69,1% rispetto al 71,7 di cinque anni prima - Fanelli (dirigente della Lega, sostenuto da sette liste, con all'interno anche diversi esponenti di Azione e Italia Viva) ha ottenuto 15.416 pari al 40,6%, contro i 12.319, pari al 32,4%, di Telesca, consigliere comunale uscente, che ha l'appoggio di cinque liste, tra cui una "riconducibile" al Pd ma senza simbolo dem. Un dato, quello di Fanelli, "segnato" dal voto disgiunto, con oltre dieci punti di differenza rispetto alla percentuale totale delle sette liste di centrodestra (50,8%). Fanelli era dato dai sondaggi e anche da un primo exit poll vicino al 50% che, se superato, gli avrebbe garantito la vittoria al primo turno. E, invece, dalle urne, è uscito un risultato diverso, molto lontano, ad esempio, dal circa 60% ottenuto dal centrodestra nella città di Potenza in occasione delle Regionali del 21 e 22 aprile scorso, vinte nettamente dal riconfermato governatore Vito Bardi (Forza Italia).
Centrodestra e centrosinistra si sfidano a Campobasso nel ballottaggio per la conquista del municipio del capoluogo molisano. A contendersi la guida di Palazzo San Giorgio sono l'avvocato Aldo De Benedittis (sostenuto da sei liste: Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Popolari, Udc, Noi Moderati) e la dirigente scolastica Marialuisa Forte (sostenuta da tre liste: Pd, Movimento 5 Stelle e lista Verdi-Sinistra). Sull'esito del voto, pesa anche una incognita "anatra zoppa". Al primo turno infatti mentre De Benedittis è rimasto sotto il 50 per cento, le sue liste di centrodestra hanno raggiunto il 52,68. La certezza del ballottaggio si è avuta solo tre giorni dopo il voto: un errore nella trasmissione dei dati aveva determinato una situazione di incertezza con numeri sbagliati che facevano propendere erroneamente per una vittoria del centrodestra al primo turno. Occhi puntati anche sull'affluenza alle urne che al primo turno è stata del 65,28 per cento. Gli aventi diritto al voto sono 42.583.
Non ci sarà il campo largo al ballottaggio delle amministrative a Caltanissetta per l'elezione del sindaco. Il sindaco uscente del M5s Roberto Gambino, che al primo turno ha ottenuto il 28% dei voti, non ha infatti trovato alcun accordo né con la candidata del centrosinistra Annalisa Petitto né con quello del centrodestra Walter Tesauro che vanno al ballottaggio. Walter Tesauro, 62 anni, avvocato, candidato del centrodestra, che al primo turno ha ottenuto 10.052 voti (34,42%), è sostenuto dalle liste Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega-Udc, Democrazia cristiana, Azzurri per Caltanissetta-Tesauro Sindaco, Giovanna Candura-Riprendiamo il cammino-Caltanissetta 2030, Noi Moderati. Annalisa Petitto, 46 anni, avvocato e consigliere comunale uscente, al primo turno ha ottenuto 9.000 voti (30,81%). Ha militato per anni nel Partito Democratico dal quale è uscita due anni fa, ed ha il sostegno di sette liste.