Comunali 2024, i numeri del voto e le principali sfide
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Più di 3mila i Comuni interessati, i fuorisede non potranno partecipare se non al proprio seggio. Necessario presentarsi alle urne muniti di documento d'identità e tessera elettorale
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Nel weekend elettorale, oltre alla tornata europea e alle regionali in Piemonte, si voterà in ben 3.715 comuni italiani, di cui 3.528 appartenenti a Regioni a statuto ordinario e 187 a Regioni a statuto speciale, per rinnovare le proprie amministrazioni. I seggi saranno aperti sabato 8 giugno dalle ore 15 alle 23 e domenica 9 giugno dalle ore 7 alle 23.
Potrà votare chiunque abbia compiuto il diciottesimo anno d'età. A differenza delle Europee, i fuorisede non potranno votare per le Amministrative. Inoltre, sarà necessario recarsi al seggio muniti di un documento d’identità e di tessera elettorale.
Nei Comuni con più di 15mila abitanti ci sono tre opzioni diverse su come compilare la scheda elettorale. Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista: in tal modo la preferenza andrà sia alla lista che al candidato sindaco collegato. Si può anche mettere un segno sul nome del candidato sindaco, votando in questo caso solo per lui/lei. Infine è possibile il voto disgiunto, ovvero votare per un candidato sindaco e per una lista a lui non collegata. Accanto al simbolo della lista si possono indicare anche una o due preferenze, nel caso siano due devono riguardare candidati di sesso diverso altrimenti la seconda viene annullata.
Nei Comuni con meno di 15mila abitanti non è consentito il voto disgiunto: tutti i voti espressi per un candidato vanno alla lista collegata. Nei centri con popolazione inferiore ai 5mila abitanti si può esprimere una preferenza, in quelli fra 5mila e 15mila due preferenze con il rispetto dell’alternanza di genere.
Dei 3.715 comuni chiamati a votare, 29 sono capoluoghi di Provincia: Ascoli Piceno, Avellino, Bari, Bergamo, Biella, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Cesena, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Urbino, Verbania, Vercelli e Vibo Valentia. Sei, invece, i capoluoghi di Regione: Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza.
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