Sandro Germani, di Venezia, si era proposto con una lista civetta per aiutare il sindaco uscente. Con il 55,03% dei voti ha battuto lo sfidante
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Si era candidato "per caso" ed è stato eletto sindaco di Cibiana di Cadore. È la vicenda del turista Sandro Germani, un 68enne di Venezia, che si era presentato alle elezioni comunali della località montana, in provincia di Belluno, con una lista civetta. L'obiettivo era aiutare il Primo cittadino uscente, Mattia Gosetti, ad aggirare il quorum. "Assurdo, ma lo farò", ha confermato Germani in un'intervista al Corriere della Sera.
Sandro Gerardi da anni frequenta Cibiana di Cadore dove ha una casa in cui passa le vacanze. Per fare in modo che Gosetti, con la lista "Noi per Cibiana", potesse essere rieletto, si era proposto come alternativa con la lista civetta "Cibiana due". "Se io non avessi accettato (la candidatura, ndr) sarebbe arrivato il commissario e avremmo perso tutto, finanziamenti compresi. Un lavoro che, continuo a dirlo, è stato enorme", ha spiegato. Non ha fatto campagna elettorale e ha sempre mantenuto un profilo basso, ma la sua lista si è ritrovata con il 55,03% dei voti contro il 44,97% di quella dell'ormai ex primo cittadino. "Mi è arrivato un sms di Gosetti che mi avvisava", ha detto al Corriere aggiungendo che probabilmente si è trattato di "un voto di protesta che io trovo ingiustificato".
"Il mio impegno sarà di dare continuità alla giunta uscente perché l'arrivo o la perdita del milione e 600mila euro del bando borghi e di 680mila euro per le imprese faranno la differenza per il rilancio del Paese", sono le prime parole di Gerardi dopo aver saputo di essere diventato sindaco. Il veneziano ritiene che Mattia Gosetti abbia lavorato bene per il territorio e vuole proseguire nella sua direzione, magari anche con il suo contributo.
Per il neoeletto il Cadore è il luogo delle vacanze fin dall'infanzia. Nel 2007 ha comprato una casa a Cibiana e dal 2020, dopo essere andato in pensione, ha iniziato a frequentare la località per periodi più lunghi e a conoscere la vita di montagna. Molto legato al territorio, ha seguito dei progetti per raccontare l'origine dei famosi murales della cittadina e nel corso degli anni ha imparato a riconoscere l'identità di questa località.