Tra Italia Viva e Azione accordo sulle questioni di fondo, si punta a una lista unica. Il segretario Pd: "Se vinciamo le retribuzione degli insegnanti saliranno alla media Ue"
di Redazione onlineEnrico Letta attacca Giorgia Meloni: "Cerca di rifarsi un'immagine, ma la differenza tra l'intervista a Panorama e il decalogo per la candidata di Vox è evidente". E promette: "Se vinciamo porteremo la retribuzione degli insegnanti alla media Ue". Anche Conte contro la leader di Fratelli d'Italia: "Io non prendo ordini da Washington come lei". Intanto Carlo Calenda annuncia un accordo di massima con Matteo Renzi per il Terzo polo: "Sulle questioni di fondo c'è intesa, stiamo lavorando su una lista unica con una chiara indicazione sulla leadership". Domani è previsto un incontro tra i due per definire l'alleanza.
"Oggi credo che non ci sia più nessuno spazio di riavvicinamento tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, non vedo spiragli per nessun tipo di accordo. Lo dico con un dispiacere perché sono stato certamente uno dei fautori del cosiddetto campolargo". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura ed esponente del M5s, Stefano Patuanelli.
Allearsi con il Terzo polo dopo le elezioni? "Non è possibile allearsi con delle persone litigiose come Calenda, litiga con tutti, insulta tutti. L'Italia ha bisogno di persone responsabili. Se uno non prende un impegno con l'alleato, come può rispettare i patti con gli italiani? Ha ragione Letta a indignarsi, non la penso come lui ma 'pacta sunt servanda'. Infatti Bonino che è una persona più seria, è rimasta con la sinistra. Anche Cottarelli ha scelto il percorso della serietà a sinistra". Lo ha detto Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, ospite di Controcorrente su Rete4.
"C'è il rischio che Calenda e Renzi diventino gli ascari della sinistra". Lo ha detto il coordinatore nazionale e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, su Retequattro, a "Controcorrente". "E' inutile dare il voto al Terzo polo, terzo perché arriva dopo il centro-destra e dopo la sinistra", ha aggiunto Tajani, sottolineando che "sarà un voto ininfluente".
In caso di alleanza tra Italia Viva e Azione nel simbolo "saranno presenti i loghi dei due partiti". Lo ha detto Carlo Calenda intervistato dal Tg4, spiegando: "Noi stiamo lavorando a una lista unica, vediamo. Sono le cose che dobbiamo decidere insieme".
"Ormai sono molto prudente, m'e' saltato un matrimonio poco tempo fa...A parte le battute, spero di sì: abbiamo programmi comuni, l'obiettivo comune di mantenere Draghi a Chigi, ormai sono scottato e sono molto prudente. Posso dire che saranno presenti i loghi dei due partiti e stiamo lavorando a una lista unica". Lo dice il leader di Azione, Carlo Calenda, al Tg4.
"Servono regole, chiare e da subito, per le parlamentarie" e "in qualità di membro del comitato di garanzia, la più votata, credo che vada data una risposta immediata". Lo scrive su Facebook Virginia Raggi, aggiungendo: "Il comitato di garanzia deve poter esaminare la proposta di regolamento che ci deve essere sottoposta dal presidente e che disciplina, appunto, le parlamentarie. Il M5s deve poter determinare in modalità trasparente e attraverso procedure partecipate la formazione delle liste".
"Meloni non è un pericolo per la democrazia. Se vince la destra è in pericolo il vostro portafoglio, non la Costituzione. Meloni non è un pericolo per la democrazia ma Meloni, Salvini e Berlusconi sono un pericolo per le casse dello Stato". Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi in una video intervista col direttore de La Stampa, Massimo Giannini.
"Prima viene il progetto politico, poi viene la generosità personale". Lo afferma Matteo Renzi in merito alle elezioni del 25 settembre e spiega: "Io i sondaggi non li ho mai guardati: un politico segue le idee non i sondaggi. Con Calenda bisogna fare un accordo molto serie. Con l'inflazione all'8% e la guerra, la prossima legisltura deve essere con persone che abbiano competenze e per questo serve un accordo serio".
"Se si fa l'accordo bisogna capire qual è la prospettiva: le candidature e le liste sono le cose più facili. La domanda è vogliamo fare un polo del buon senso? Sono ottimista e prudente. Penso che domani dobbiamo vederci e decidiamo se sì o no". E' quanto afferma Matteo Renzi sul sito del quotidiano "La Stampa".
"Letta attacca Fratelli d'Italia sulla sua posizione in politica estera e dice che Giorgia Meloni sta cercando di incipriarsi. Caro Letta, al netto della misoginia che questa frase tradisce e dell'idea secondo la quale una donna dovrebbe essere attenta solo a trucchi e borsette, il vostro problema è che non ho bisogno di incipriarmi per essere credibile". Giorgia Meloni replica così al segretario del Pd aggiungendo: "Non accettiamo lezioni da chi si erge a paladino dell'atlantismo ma poi stringe patti con la sinistra radicale nostalgica dell'Urss. Noi non abbiamo bisogno della cipria mentre voi non riuscireste a coprire le vostre contraddizioni neanche con lo stucco".
Emma Bonino commenta così la rottura del patto con il Pd e +Europa da parte di Azione: "Devo dire che in tutta la mia lunga vita politica mai avevo visto un voltafaccia così repentino, immotivato e anche truffaldino". La senatrice di +Europa lo ha detto in conferenza stampa con il segretario del Pd Enrico Letta e quello del suo partito Benedetto Della Vedova, annunciando la candidatura di Carlo Cottarelli.
Sulla presenza di Giuseppe Conte come capolista M5s in più collegi il leader M5s dice a Radio 24 che "l'ipotesi è sul tavolo" e che "i cittadini mi ritroveranno in più circoscrizioni". Poi spiega: "Io ci devo mettere la faccia per primo e garantire che le persone che porteremo in Parlamento rappresentino principi e valori del M5s. Saremo ancora più vigili con le parlamentarie per quanto riguarda la compatibilità con i principi e i valori del movimento".
"Non prendo ordini da Washington, io sono leale con tutti i nostri alleati ma difendo i nostri interessi in modo vero. Non faccio come Meloni che va a Washington e si va a raccomandare per cercare di governare, e poi parla sempre di interesse nazionale". Lo ha detto Giuseppe Conte a Radio 24.
"Meloni sta cercando di cambiare immagine, di incipriarsi, ma mi sembra una posizione molto delicata, se i punti di riferimento sono Orban". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta. "Quell'intervista a Panorama - ha ripreso - è un modo per rifarsi l'immagine, ma c'è differenza con il discorso in Spagna per la candidata di Vox, era un'altra storia. Suggerirei che non si faccia un discorso per il pubblico spagnolo e uno in Italia, ognuno di noi ha una faccia sola".
"Sono entusiasta e sono pronta a dare il mio apporto nella battaglia per i diritti che deve riguardare tutti. Ringrazio Nicola Fratoianni e tutte le persone che in questi lunghissimi 13 anni hanno camminato al mio fianco, a cominciare dall'avvocato Fabio Anselmo. Sento la responsabilità di chi ha creduto in me in questi anni, spero di non deluderli". Lo afferma Ilaria Cucchi, commentando la sua candidatura alle prossime elezioni nelle fila di Verdi-SI.
"Ho accettato l'offerta di Pd e +Europa di candidarmi". Lo ha detto Carlo Cottarelli, in conferenza stampa a Roma. "Per me è un passo importante, le prossime elezioni sono le più importanti che avremo per parecchi anni, si confrontano due visioni del mondo diverse, una conservatrice e una progressista, entrambe legittime, ma l'Italia deve decidere".
Conferma il divorzio con il Pd? "Andrà così perché hanno deciso così sin dall'inizio in modo del tutto irrazionale i vertici del Pd. Lo hanno fatto dando anche uno schiaffo agli elettori del Pd. Nel momento in cui abbiamo cercato di sollecitare il governo in carica, loro vanno con Fratoianni che ha votato 55 volte contro la fiducia al governo Draghi". Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, su Radio 24.
"Se gli italiani voteranno per me, il mio primo obiettivo sarà cercare di tenere, con la coalizione più riformista possibile, Mario Draghi a Palazzo Chigi". Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda.
"Con Renzi stiamo lavorando su una lista unica con una chiara indicazione sulla leadership. Il nome non lo dico prima che sia chiuso l'accordo. Mara Carfagna? Avrebbe le capacità ma lo vedremo. Abbiamo raggiunto su questi punti l'accordo, ci sono tutte le premesse per chiudere ma il diavolo si sa si nasconde nei dettagli". Così il leader di Azione Carlo Calenda fa il punto sull'intesa con Matteo Renzi e Italia Viva.
Un incontro con Matteo Renzi "non è fissato, ci siamo visti in questi giorni e ci parliamo continuamente, ora stanno andando avanti gli staff a lavorare. Sulle questioni di fondo però l'accordo è raggiunto e ora si discute su altre cose rilevanti". Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda.
"Penso che mi candiderò al Senato, così faremo tutti contenti, dopo aver ricevuto pressioni da tanti, anche fuori da Forza Italia". Lo annuncia il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a Radio Anch'io.
"Quando nel '94 io e Martino elaborammo la proposta della flat tax esaminammo l'esperienza di 54 Stati che adottarono quella soluzione: quella formula fece aumentare le entrate, fa riemergere il sommerso e fa crescere l'economia e gli investimenti, quindi le entrate". Lo ha detto Silvio Berlusconi. "Comunque siamo persone responsabili, procederemo con gradualità, non intendiamo fare nuovo deficit", ha aggiunto il leader di Forza Italia.
"Se sarà Giorgia, sono sicuro che si dimostrerà adeguata a questo difficile compito. Ma non sono appassionato a queste cose mi interessano di più la battaglia contro l'oppressione fiscale e quella contro l'oppressione burocratica e giudiziaria". Così Silvio Berlusconi ha commentato l'ipotesi che la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, diventi premier.
"L'Italia, tra tutti i Paesi d'Europa, è uno di quelli che paga gli insegnanti di scuola media e superiore meno rispetto a tutti gli altri. All'inizio lo stipendio è un po' meno, ma poi negli altri Paesi cresce e rimane quasi uguale. Se noi vinciamo le elezioni nel 2027 saranno pagati con una retribuzione nella media degli altri insegnanti europei". Così il segretario del Pd Enrico Letta.
Renzi e Calenda "sono due figure abili all'interno dei palazzi ma ben lontane dal cuore della gente". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Il Giornale. "Il vero centro, come in tutta Europa, è quello che gravita attorno al Ppe e che noi rappresentiamo in Italia. Ogni voto in più a Forza Italia rafforzerà il profilo moderato e centrista della coalizione. Noi siamo diversi dai nostri alleati pur avendo con loro un rapporto di profonda lealtà e collaborazione", ha aggiunto il leader di Forza Italia.
"So che tanti elettori moderati e riformisti si sentono traditi dall'irresponsabilità di chi per puro calcolo elettorale ha voluto privare il Paese di una guida autorevole come Draghi, ma sono certa che Azione saprà colmare questo vuoto e diventare la casa di chi a populismo e sovranismo preferisce europeismo, atlantismo, pragmatismo e riforme". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini. "Come Azione - ha conluso - "puntiamo al voto di chi è deluso dalla destra ma ci rivolgiamo anche a chi ultimamente ha scelto di non recarsi alle urne".
Con Renzi "ci stiamo sentendo, stiamo discutendo. Ma, visto com'è andata con il Pd, finché non sono depositati i simboli non mi sbilancio", ha detto a La Stampa Carlo Calenda. Il leader di Azione ha comunque specificato di "sperare nella nascita del terzo polo". Per quanto riguarda l'intesa saltata col Pd ha aggiunto: "Letta sta facendo una cavolata e l agente così non capirà. La scelta l'hanno fatta loro come fu per l'alleanza col M5s".