Mario Draghi premiato a New York come "Statista dell'anno"
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I partiti, a caccia degli indecisi, lanciano o recuperano nuove o vecchie proposte
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Dal canone Rai alle 35 ore, dai mutui "Zac" (Zero anticipo canone) alla dote per i diciottenni. I partiti, a caccia degli indecisi, al rush finale prima del voto di domenica, lanciano o recuperano nuove o vecchie proposte. In certi casi sono promesse onerose, da realizzare facendo i conti con un quadro economico non facile: crescita rallentata, aumento del deficit e dell'inflazione sono, infatti, elementi con i quali il nuovo governo dovrà tenere conto in ogni caso per la prossima Manovra.
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"Nei 15 mesi del governo Draghi - ricorda Giorgia Meloni - il debito pubblico è aumentato, l'Italia è fanalino di coda in molte classifiche. Non verrò a dire che faremo miracoli, ma faremo quello che stiamo promettendo". La leader di FdI da tempo dice no a uno scostamento di bilancio per reperire risorse.
Il nuovo governo avà anche in dote l'attuazione completa del Pnrr. Il centrodestra ha parlato a più riprese di una sua possibile rinegoziazione. Un punto che vede il no fermo del Pd che teme una possibile riallocazione dei fondi in favore del Nord. No anche da Azione e Iv, cosi' come da +Europa, che ha spiegato come questo potrebbe penalizzare i giovani per i quali e' pensato il programma che guarda alla Next generation Eu. Proprio i giovani (con i 18enni che per la prima volta voteranno anche per il Senato) rappresentano un bacino elettorale al quale i partiti guardano con particolare interesse.
Da Impegno Civico di Luigi Di Maio arriva la proposta per gli under40 dei mutui per la casa Zac (Zero anticipo canone) coperti dalla garanzia dello Stato sul 100% dell'importo. Il Pd, dal canto suo, propone una dote di 10mila euro a tutti i 18enni, una misura che sarebbe coperta attraverso l'aumento dell'aliquota della tassa di successione per i patrimoni elevati. Una proposta che il centrodestra, ma anche Azione, ha criticato accusando i Dem di voler aumentare le tasse.
Sul fronte fiscale la proposta centrale del programma del centrodestra è la flat tax, caldeggiata in passato da Silvio Berlusconi. L'ultima settimana elettorale è, comunque, da sempre segnata da proposte elettorali "last minute". Tra le ultime, in ordine di tempo, quella della Lega che ha ripescato l'abolizione del canone Rai. E ancora l'innalzamento a 13mila euro della no tax area per le pensioni, lanciata in questi giorni da Giuseppe Conte. Tra le proposte lanciate da M5s, che guarda da tempo all'elettorato di sinistra, la riduzione a 35 delle ore lavorative settimanali (idea di bertinottiana memoria) a parità di salario.
Un capitolo a parte è quello del Reddito di cittadinanza che FdI vorrebbe abolire per destinare fondi alle assunzioni. A difesa della misura M5s ma anche il Pd che ha invece messo in discussione il Jobs act voluto da Renzi. Una legge sul clima nei primi 100 giorni di governo, salario minimo e un piano straordinario per l'occupazione femminile, sono tra le proposte di Verdi e Sinistra Italiana. Dall'alleanza rosso-verde, come da +Europa, torna la proposta di liberalizzazione della cannabis con l'obiettivo di colpire la criminalità organizzata e creare un'entrata per l'Erario. Il partito della Bonino è schierato, all'interno della coalizione di centrosinistra, a difesa della legge 194 sull'aborto. Sul punto ancora una volta la leader di FdI è tornata a rassicurare: "Non intendo abolire la 194, non intendo modificarla. L'unica cosa che vorrei fare è applicare meglio la parte della legge sulla prevenzione".