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Confronto tra la leader di Fratelli d'Italia e il segretario del Pd: i due si scontrano sulla possibilità di aggiornare o meno il Pnrr mentre convergono sulla necessità di disaccoppiare il prezzo dell'energia da quello del gas
di Redazione online© Ansa
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Conto alla rovescia per il voto: si entra nelle ultime due settimane di campagna elettorale. Confronto tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta sul sito de Il Corriere della Sera. I due hanno un punto in comune: "Escludiamo un governo di larghe intese". La leader di FdI ribadisce: "Con un governo di centrodestra l'Italia resterà ancorata all'Occidente". Il segretario del Pd sostiene la necessità di "andare avanti con le sanzioni alla Russia, che funzionano". I due si scontrano sul Pnrr - per la Meloni va aggiornato, Letta si dice contrario - mentre convergono sulla necessità di disaccoppiare il prezzo dell'energia da quello del gas.
Enrico Letta e Giorgia Meloni escludono governi di unità nazionale e di larghe intese, anche nel caso in cui nessuno dovesse avere la maggioranza. "Penso che lo possiamo dire all'unisono, si può fare campagna con le proprie idee poi prendere atto che si è vinto o si è perso", afferma il segretario del Pd. "È una democrazia sana mantenere un legame con la volontà degli elettori", dichiara invece la leader di Fratelli d'Italia.
"La preoccupazione degli italiani in questo momento sono le bollette. Si devono mettere sul tavolo 30 miliardi di euro per aiutare gli italiani a pagare le bollette. Subito. Chi dice no a un intervento non conosce il proprio Paese. Con Giorgia vinceremo le elezioni ma non capisco perché su questo Meloni tentenni. Servono soldi oggi, subito. Come si fa a non capire? Occorre mettere ora 30 miliardi a debito, come abbiamo fatto con il Covid, in attesa che l'Europa intervenga nei prossimi mesi". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo all'iniziativa "Credo nella scuola" a Firenze.
"Sulla Germania nessuno dice una parola perché il cancelliere tedesco è socialista, nessuno dice niente del fatto che difende il suo interesse nazionale e impedisce l'approvazione del tetto europeo al gas perché a loro non conviene". Così la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, nel corso del confronto con il segretario dem Enrico Letta su CorriereTv.
"Le sanzioni credo debbano rimanere, sono l'unico modo con il quale siamo in grado di fermare i russi oggi, anche se hanno un costo per le imprese e le famiglie italiane che quindi vanno aiutate e protette soprattutto sui costi dell'energia". Lo ha detto Enrico Letta durante il faccia a faccia con Giorgia Meloni sul sito del Corriere della sera. "I russi si stanno ritirando. Se ripenso a quello che è stato detto nei mesi scorsi quando si diceva `ma in fondo si potrebbe dare a Putin quello che vuole…'. No, non è così. Noi siamo per la democrazia, anche se naturalmente stiamo pagando un costo".
"Il primo intervento deve essere per bloccare le bollette che devono ancora arrivare. Ma accanto a questo due interventi per le bollette già arrivate: il raddoppio del credito d'imposta, un'introduzione delle bollette `luce-sociale' attraverso l'acquirente unico. Tutto questo però ha senso se c'è il tetto del prezzo sia a livello europeo che nazionale. Sono contento che siamo su una lunghezza d'onda simile, necessario disaccoppiare (il prezzo dell'energia da quello del gas, ndr)". Lo ha detto Enrico Letta durante il faccia a faccia con Giorgia Meloni sul sito del Corriere della sera.
"Il tema del disaccoppiamento del costo del gas da quello dell'energia si puo' affrontare a livello nazionale se vediamo che l'Europa non arriva in tempo. È una misura che si può prendere a livello nazionale. Da qui a marzo questa misura, secondo le mie stime, costa 3-4 miliardi di euro e penso che si potrebbero prendere dai nuovi fondi della programmazione europea, dall'extragettito. Non credo che in questo momento serva uno scostamento di bilancio, è una extrema ratio. Farlo senza price cap e disaccoppiamento significherebbe regalare miliardi alla speculazione". Così la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, nel corso del confronto con il segretario dem Enrico Letta su CorriereTv.
I fondi del Pnrr sono una "occasione e vanno spesi nel migliore dei modi ma dire che di fronte ad alcuni casi si possa aggiornarlo mi pare una cosa intelligente. Il governo socialista portoghese ha portato a Gentiloni la proposta di aggiornamento e lui ha detto che è interessante. Se lo fa il governo socialista portoghese va bene e se lo fa l'Italia no?" Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di Fdi, nel corso del confronto con Enrico Letta su Corriere.it. È possibile e opportuno, per Meloni, aggiornare dei bandi sulla base degli aumenti e in particolare "puntare sull'approvvigionamento energetico".
"L'idea che adesso ci mettiamo a rinegoziare i fondi del Pnrr vuol dire far capire che siamo inaffidabili e io sono contro". Lo ha affermato il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, nel corso del confronto, su "Corriereit", con la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Giorgia Meloni propose di affidarsi al Fmi anziché all'Europa. Sarebbe stato un disastro. I soldi vanno usati bene e credo che sia necessario farlo mantenendo i capisaldi come la clausola di salvaguardia del 40 per cento al Sud".
La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, "ha gettato la maschera" quando ha detto che per l'Ue "è finita la pacchia" e verranno invece difesi gli interessi nazionali. Lo ha detto il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, ospite a Metropolis su Repubblica.it. "In Europa tutti sanno che Meloni era nel governo che rischiava di portarci al default nel 2011", ha detto di Maio aggiungendo che i leader del centrodestra hanno fatto un programma che equivale a uno "tsunami economico". "Questi signori hanno fatto proposte per 100 miliardi di euro. Con quel programma l'unica cosa che Meloni può fare è attaccare l'Europa", ha detto Di Maio.
"La posizione di FdI è sempre la stessa: l'Italia ancorata all'Occidente, all'alleanza atlantica, con l'Europa, a difesa dei valori occidentali. Sin dall'inizio alcuna titubanza a schierarci contro la Russia, abbiamo sostenuto il governo seppur dall'opposizione. E le cose rimarrebbero così con un governo di centrodestra". Lo afferma la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni nel confronto con il segretario dem, Enrico Letta su Corriere tv. "Le sanzioni sono efficaci, ma onori e oneri. Serve un fondo di compensazione. Noi abbiamo un programma di coalizione. Invece sinistra italiana chiede di non inviare armi".
"Non mi chiedete perché il governo sia così ostile a una misura che ha rappresentato un volano per l'economia, per la crescita, che consente all'edilizia di tenere a galla il sistema Italia. Il governo dovrebbe dare delle spiegazioni, non noi spiegare perché abbiamo presentato un emendamento per sbloccare la circolazione dei crediti". Così il leader del M5S, Giuseppe Conte, nel corso del 'Faccia a faccia' nella sede della Cna, Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa, a Roma. "Dobbiamo stabilizzare il Superbonus per 5 anni, per continuare a favorire l'efficientamento energetico e il risparmio in bolletta", aggiunge Conte.
Con il centrodestra al governo ci sarà "una strategia di politica industriale che prevede l'internazionalizzazione delle nostre imprese per realizzare grandi, medie e piccole opere anche al di là dei confini nazionali". Così il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, nel corso di un incontro nella sede dell'Ance, assieme alla presidente, Federica Brancaccio. "L'internazionalizzazione delle imprese è il contrario della delocalizzazione", ha aggiunto.
"Noi siamo sostenendo Draghi fino all`ultimo, a cominciare dal vergognoso ostruzionismo del M5S che sta bloccando il decreto aiuti e che ora ci auguriamo si risolva per il bene degli italiani alle prese con il cari bollette. La partita è a due: o vince l`Italia o vince la Meloni. Meglio Letta o Meloni? Meglio Draghi". Così Matteo Renzi, leader di Iv, rispondendo ai giornalisti in una conferenza stampa a Como.
"Fare i conti senza l'oste, è una prospettiva fuori dall'ordine delle cose. Questa proposta non ha alcun senso, con dei vertici del Pd che hanno compiuto degli errori così gravi". Lo ha detto il leader di M5s, Giuseppe Conte, intervistato dal Foglio.it, rispondendo ad una domanda sulla proposta di Andrea Orlando di comporre dopo le elezioni un campo che vada da M5s ad Azione. "La proposta di Orlando è fuori dalla prospettiva delle cose", ha aggiunto.
"Meloni ieri a Milano ha detto all'Europa: 'La pacchia è finita'. Questa frase l'ho trovata non solo difficile da capire ma inquietante, se la pacchia per gli europei è che ci hanno dato 219 miliardi di euro per i prossimi 5 anni che serviranno al Paese". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, a margine degli incontri con i leader politici organizzato da Cna. "Io temo che finirebbe la pacchia per l'Italia, sarebbe un grandissimo problema in prospettiva soltanto pensando in termini di rapporto con il Pnrr e i soldi europei da spendere, le grandi scelte fatte insieme all'Europa. Penso che la questione della pacchia vada pensata in altro modo".
"Un'Italia rappresentata da Draghi a livello europeo può ottenere risultati ben diversi da un governo di centrodestra rappresentato da Giorgia Meloni. Un'Italia guidata da noi rappresenterebbe l'Italia meglio del governo Meloni" Lo ha detto il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, nel corso del 'Faccia a faccia' nella sede della Cna a Roma.
Senza "una significativa rimonta" del centrosinistra "rispetto ai sondaggi", "il cambio di rotta" con il centrodestra al governo "sarebbe radicale rispetto al lavoro di questo anno e mezzo con Draghi. Non fatevi convincere da coloro che vi raccontano questa storia: ha già vinto la destra, ma la destra litigherà, salterà tutto e si rifà un bel governo Draghi dopo. È un messaggio senza logica". Lo ha detto il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, nel corso del 'Faccia a faccia' nella sede della Cna a Roma. "Chi vince queste elezioni vince largo in Parlamento, o noi o il centrodestra, perché gli altri non hanno possibilità nei collegi uninominali. Il voto del 25 settembre conta, il destino non è già scritto", ha aggiunto.
"Questa campagna elettorale vede i nostri avversari vivere di ipocrisia": Lo afferma Matteo Renzi nella sua e-news rivolgendosi ai suoi sostenitori. "Meloni e Salvini hanno fatto fuori Draghi - prosegue Renzi - e chiedono oggi a Draghi di risolvere lui i problemi, perché loro sanno di non essere capaci". "Conte è incredibile - insiste il leader di Iv -. Vi ho mostrato la settimana scorsa il video incredibile sul voto clientelare per il reddito di cittadinanza. Qui c'è un altro video, in cui ripete che i cittadini grazie a lui possono gratuitamente rifare casa e poco importa se questo costa decine di miliardi ai nostri figli e permette truffe milionarie. E ieri Conte è riuscito a dire di essere orgoglioso per le vittorie ucraine, dopo aver proposto da tempo di non armare Kiev. Mai vista tanta ipocrisia tutta insieme. Della campagna elettorale di Letta e Di Maio meglio non parlare proprio", conclude Renzi.
"Lo ripeto ancora una volta. È del tutto impossibile che il centro-destra non abbia i numeri parlamentari per governare". Lo ha detto il presidente di FI Silvio Berlusconi, ospite di Rtl 102.5. "Tuttavia il nostro governo cercherà come abbiamo fatto sempre un rapporto costruttivo con l`opposizione e chiamerà a raccolta le energie migliori del Paese, al di fuori e al di là della politica".
"Nessun cambiamento nella politica estera, il centrodestra sta con la Nato e con l'occidente". Lo afferma Antonio Tajani ribadendo al Forum Ansa che la politica estera del centrodestra al governo non cambierà l'attuale assetto filoatlantico e occidentale anche per quanto riguarda il sostegno all'Ucraina nella guerra con la Russia.
"Questi vertici del Pd avevano un dialogo con il M5s, condotto su una prospettiva di pari dignità e rispetto reciproco. E' stata fatta una scelta, hanno deciso di creare un sodalizio con Di Maio e Tabacci. Hanno tentato di tutto pur di allontanare e gettar via l'esperienza del Movimento Cinque Stelle per abbracciare una fantomatica agenda Draghi. E' chiaro che con loro il dialogo è chiuso". Lo ha detto il leader M5S, Giuseppe Conte, intervenendo a Uno Mattina su Rai1.
Per Silvio Berlusconi la presenza di Forza Italia in un governo di centrodestra sarà la garanzia di europeismo. "Ne faremo parte noi di questo governo, siamo la componente italiana del Ppe. Come potrebbe l'Europa considerare pericoloso un governo di centrodestra? - ha detto il leader di Forza Italia in un intervento radiofonico -. L'Europa è sicura che noi di FI garantiremmo il carattere europeista e il rispetto degli equilibri di bilancio".
"Ci sarà un governo di centrodestra, fatto dalle migliori energie del centrodestra italiano, dei conservatori. Pur consapevoli della contrapposizione politica, ci saranno momenti in cui quel governo dovrà chiamare l'opposizione a un senso di responsabilità istituzionale per affrontare situazioni drammatiche che il Paese vivrà in autunno. Tutti dovranno aiutare, buttare acqua sul fuoco. È tutta un'altra cosa dal governo multicolore, di larghe intese". Lo ha detto il cofondatore di FdI Guido Crosetto in una intervista a La Stampa.
"Come riconquistare gli indecisi? Come sa farlo la sinistra. Andando strada per strada, piazza per piazza. Siamo ovunque con i nostri amministratori, i nostri militanti e i nostri volontari, spiegando, come abbiamo fatto ieri nelle città della Puglia, la differenza tra la nostra idea di società e quella della destra". Lo ha detto in una intervista a Repubblica Francesco Boccia, responsabile enti locali del Pd.
"Il nodo del Superbonus nel dl Aiuti? Non stiamo parlando di intervenire a favore di 40mila amici del M5s, sono 40mila aziende che rischiano il fallimento. Dobbiamo sbloccare quei crediti, ecco perché dico a tutte le forze politiche di approvare questo emendamento. E' un'occasione importante e non sapremo quando si ripresenterà". Lo ha detto il leader M5S, Giuseppe Conte, intervenendo a Uno Mattina su Rai1. "Non c'ènessun veto dal Movimento Cinque Stelle per il decreto Aiuti, è già entrato in Gazzetta ufficiale il 9 agosto, è già legge - ha aggiunto -. Stiamo parlando della conversione di un emendamento che salva 40mila aziende".