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Ultimo aggiornamento: 2 anni fa

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Elezioni, Letta: "Presidenzialismo? Ci opporremo in tutti i modi" | Conte: "Meloni togliendo il Reddito di cittadinanza vuole la guerra civile"

Melenchon lancia de Magistris: "Italia fortunata ad avere Unione popolare". Il segretario del Pd attacca Renzi: "Fu lui a imporre il Rosatellum". Di Maio: "Errore dare la destra per vincente"

07 Set 2022 - 20:49

Continua la campagna elettorale dei partiti in vista del voto del 25 settembre. Enrico Letta apre alla proposta di bicamerale di cui parla Giorgia Meloni ma dice "no" al presidenzialismo. "Noi non siano a favore del presidenzialismo, ma contro - ha detto il segretario Pd in un'intervista radiofonica -. Per un Paese come il nostro, l'idea che tutto si risolva dando in mano a uno o a una tutto il potere io lo trovo profondamente superficiale e sbagliata". Poi l'attacco a Renzi: "Fu lui a imporre la legge elettorale Rosatellum". Il leader del M5s, Giuseppe Conte: "Togliendo il Reddito di cittadinanza, Giorgia Meloni vuole la guerra civile. Lei guadagna da oltre 20 anni 500 euro al giorno con i soldi dei cittadini e vuole togliere 500 euro al mese alle persone in difficoltà facendo la guerra ai poveri". Melenchon lancia de Magistris: "Italia fortunata ad avere Unione popolare".




"L'Italia ha una fortuna ad avere Unione popolare, se voi non ci foste non ci sarebbe nessuno per resistere, voi state costruendo il vero futuro per l'Italia". È l'endorsement lanciato da Jean-Luc Melenchon, leader de La France Insoumise e di Nouvelle Union populaire ecologique et sociale, il partito francese di sinistra radicale, alla lista guidata da Luigi de Magistris, durante l'assemblea pubblica al quartiere romano Quadraro. "Luigi è un buon leader, non bisogna avere paura. L'ho conosciuto a Napoli, le persone dicevano che è ragionevole. E non ha paura - ha aggiunto -. Tutti questi partiti corrotti che trovano la maniera per accordarsi pur di sopravvivere se ne devono andare tutti. Bisogna cambiare e regolare i problemi, il primo è il diritto alla sopravvivenza. A chi vota destra dico, chi vi darà un salario minimo se non Unione popolare di Luigi de Magistris?".


Contro il caro energia serve "un intervento immediato del governo attuale con un decreto che tolga gli aumenti per le famiglie e le imprese e possa far sì che le aziende fornitrici di energia presentino le bollette risalenti a due anni fa". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nella registrazione di Porta a porta. Tutto questo, ha precisato, con "un fondo finanziario, con i capitali di istituzioni e banche, a cui le imprese fornitrici di energia possano ricorrere per le loro esigenze. Si può fare con un fondo italiano o con un altro Recovery fund europeo".



"Se mi indicano dove è la casa di Salvini, vorrei vedere se c'è lo spazio per una centrale nucleare". Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, lanciando una provocazione al segretario della Lega, il quale "ha detto che sarebbe disponibile anche a realizzare una centrale nucleare". "È stata una boutade, un'uscita eccentrica - ha aggiunto il leader del M5s - e forse voleva rassicurare la popolazione che si tratta di energia pulita,. Ma il nucleare che non produce scorie non esiste. Dell'energia nucleare di quarta generazione gli esperti ci dicono che ne riparliamo tra 15 o 20 anni".


Togliendo il Reddito di cittadinanza, Giorgia Meloni "vuole la guerra civile". È quanto afferma Giuseppe conte, sostenendo che la leader di Fratelli d'Italia "guadagna da oltre 20 anni 500 euro al giorno con i soldi dei cittadini e vuole togliere 500 euro al mese alle persone in difficoltà, facendo la guerra ai poveri".


"Sono molto preoccupato per il ceto medio. E in 9 milioni rischiano la povertà energetica nei prossimi giorni". Così il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico Luigi Di Maio. 


"Noi siamo ancora in grado di ribaltare il risultato. E' un grave errore dare la destra per vincente perché c'è ancora un 40% di indecisi". Lo ha detto Luigi Di Maio. "Preoccupato perché ci danno all'1% come Impegno Civico? No, perché c'è chi ci dà più avanti e possiamo andare sino al 6%", ha aggiunto. 


"Ha ragione Meloni", quando dice che il Rosatellum lo impose il Pd: "fu Renzi che lo impose, pensando a se stesso, pensando di prendersi il 70% del Parlamento, poi è andata come è andata". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta. "Questa non è una legge proporzionale, è molto maggioritaria, quindi nei collegi uninominali, che è dove si decide, chi vota Terzo polo e 5 Stelle sostanzialmente favorisce la destra, perché là il Terzo polo e 5 Stelle non possono vincere, se togliessero 3 o 5 punti percentuali al Pd porterebbero a quel risultato".


Enrico Letta apre alla proposta di bicamerale di cui parla Giorgia Meloni ma dice no al presidenzialismo. "Noi non siano a favore del presidenzialismo, ma contro - ha detto il segretario Pd in un'intervista radiofonica -. Per un Paese come il nostro, l'idea che tutto si risolva dando in mano a uno o a una tutto il potere io lo trovo profondamente superficiale e sbagliata". In quanto al governo, Letta è categorico: "Saremo aperti a discutere, ma io lo dico con franchezza: la linea che ho posto è che, a differenza di quanto capitato in altre occasioni, se vinciamo andiamo al governo, sennò andiamo all'opposizione e ci stiamo per tutta la legislatura".

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