Salvini: "I soldi per la flat tax ci sono". Berlusconi: "Alla premiership penseremo dopo le elezioni"
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ospite di "Controcorrente", su Retequattro, attacca Giorgia Meloni. "Chi si candida a sostituire Draghi? Io vedo Giorgia Meloni che deve rassicurare in quattro lingue, ma io ho lavorato con Draghi e a lui bastava sedersi per rassicurare - ha affermato il leader di Impegno civico -. Meloni ha proposto di rinegoziare il Pnrr: in Europa diranno che è la solita Italia che invece di rispettare le scadenze vuole rinegoziare, e noi questo non ce lo possiamo permettere". Intanto Forza Italia incassa l'endorsement di numerose associazioni cattoliche il leader Silvio Berlusconi in un post su Facebook si dice sicuro che "molti italiani, molti di più di quelli che già votano Forza Italia, si riconoscano in un centro alternativo alla sinistra, il centro del Partito Popolare Europeo".
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, leader di Impegno civico, ospite di "Controcorrente", su Retequattro, attacca Giorgia Meloni. "Chi si candida a sostituire Draghi? Io vedo Giorgia Meloni che deve rassicurare in quattro lingue, ma io ho lavorato con Draghi e a lui bastava sedersi per rassicurare - ha affermato -. Meloni ha proposto di rinegoziare il Pnrr: in Europa diranno che è la solita Italia che invece di rispettare le scadenze vuole rinegoziare, e noi questo non ce lo possiamo permettere".
Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, in un post su Facebook si è detto sicuro che "molti italiani, molti di più di quelli che già votano Forza Italia, si riconoscano in un centro alternativo alla sinistra, il centro del Partito Popolare Europeo". Ringraziando le numerose associazioni cattoliche che hanno invitato a votare per Fi, Berlusconi ha sottolineato come il suo partito "porti avanti con coerenza i valori cristiani e popolari".
"Con le candidature di Pippo Civati e Giobbe Covatta, oltre a quelle di Aboubakar Soumahoro, Ilaria Cucchi e tanti altri, diamo voce agli invisibili e vogliamo dare una risposta a quella crisi climatica che tutti gli altri partiti non affrontano". Così il coportavoce di Europa verde, Angelo Bonelli, annuncia le nuove candidature per l'Alleanza Verdi Sinistra. Civati correrà per la Camera a Bologna mentre Covatta sarà candidato in Piemonte.
"E' stato Putin a dirti che non ci saranno influenze russe sulle nostre elezioni? I tuoi contatti con la Russia sono evidenti. Penso a quando volevi farti pagare il viaggio a Mosca in rubli dall'ambasciata russa, oppure a quando i tuoi uomini avevano contatti con esponenti russi, come letto nei giorni scorsi in un'inchiesta de La Stampa, discutendo delle possibili dimissioni dei ministri leghisti". Così Di Maio a Salvini
Al momento nessuna richiesta di aspettativa è arrivata al Consiglio superiore della magistratura in vista delle elezioni. Si tratta di un passaggio fondamentale per la candidatura nelle liste, che si chiudono domenica. E il plenum del Csm era stato convocato in via straordinaria proprio per esaminare le eventuali richieste. Dopo il lungo dibattito sulle porte girevoli tra politica e magistratura, si profila dunque una tornata elettorale senza toghe in servizio di competizione.
"La differenza tra la sinistra italiana e i patrioti italiani? Semplice, i patrioti difendono sempre l'Italia, la sinistra va in giro a screditare la nazione per difendere il proprio tornaconto". Lo dichiara via Facebook Giorgia Meloni accusando il segretario del Pd: "Enrico letta utilizza la sua intervista alla Cnn non per parlare bene della sua patria, o almeno del suo programma, ma per lanciare allarmi e menzogne su Fratelli d'Italia dicendo che in caso di vittoria del Centrodestra sarà la catastofe in Italia e in Europa".
"Le candidature della Lega negli uninominali al Senato sono state chiuse: le donne sono il 56%. Gli altri promettono e litigano, la Lega fa i fatti". E' quanto scrive su Twitter il segretario della Lega Matteo Salvini.
"Stiamo preparando una proposta concreta e definitiva di flat tax, di taglio delle tasse. Oggi una tassa al 15% aiuta già 2 milioni di lavoratrici e lavoratori con partita Iva, il progetto della Lega è di estendere questa tassa al 15% ad altri lavoratori autonomi e nei prossimi mesi anche ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e alle famiglie. Il costo è sostanzialmente identico a quello del reddito di cittadinanza". Lo ha spiegato il leader della Lega Matteo Salvini durante un punto stampa a Milano.
I giovani sono "il segno del rinnovamento delle liste Pd. Il mio obiettivo è mettere la questione giovanile al centro e rendere il Pd il primo partito per i giovani" ovvero "riuscire a ritornare ad essere primi tra i giovani. Un percorso che si fonda sui temi", non parlando "dei giovani in modo paternalistico", ma rendendoli "protagonisti di tutto il lavoro". "I giovani non devono più andare via dall'Italia" e il nostro Paese "deve diventare attrattivo anche per i giovani non italiani". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta in conferenza stampa al Nazareno.
"La Russia non influirà minimamente sul voto degli italiani. Sceglieranno operai casalinghe, studenti e pensionati con la loro testa. Se veramente a sinistra c'è qualcuno che pensa che i Paesi stranieri possano condizionare il voto degli italiani manca di rispetto agli italiani". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Milano, in merito alle dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio di sicurezza della federazione russa Dmitri Medvedev, che ieri aveva invitato gli europei a "punire" i loro governi alle elezioni. "Lasciamo che votino gli italiani", ha concluso Salvini.
"Non vado in Russia da anni e non ho contatti con politici russi da anni. Mi occupo di Italia. Spero che la sinistra non passi 30 giorni a parlare di altro, di marziani o di insulti". Cosi' il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando con i cronisti a Milano, rispondendo a una domanda sulla richiesta del segretario del Pd, Enrico Letta, di sciogliere il patto politico con Mosca, dopo le parole di ieri del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev.
Matteo Salvini ha annunciato la sua candidatura a Milano. Il leader del Carroccio ha anche spiegato che in giornata è prevista la chiusura delle liste della Lega.
"Non tollero l'ipocrisia. La mia esclusione è stata una scelta politica". Così il deputato uscente del Partito democratico Luca Lotti, intervistato da Qn, sul suo mancato inserimento nelle liste per le elezioni politiche. La sua è "una presa d'atto. Rabbia no", dice. Lotti, ex braccio destro di Matteo Renzi, assieme a Lorenzo Guerini è leader della corrente Base riformista. "Non avrei regalato seggi a chi non appartiene alla storia del Pd, a Di Maio o a Crisanti, solo per fare due nomi - prosegue Lotti -, rinunciando invece a chi ha sempre e solo lavorato per le nostre idee e per un partito riformista".
"L'ingresso nel Ppe significa l'adesione a una precisa visione dell'Europa e del ruolo dell'Italia in Europa. Un'Europa basata sui valori giudaico-cristiani, sul modello liberale, sulla sussidiarietà. Io sono certamente molto favorevole all'allargamento dell'area che fa riferimento al Ppe in Italia. Se i nostri alleati vorranno intraprendere un percorso di questo tipo, noi naturalmente li aiuteremo". È quanto si legge in un'intervista al Foglio del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, sull'auspicio che gli alleati di centrodestra possano aderire al Partito popolare europeo.
Rispetto alla possibilità di rivedere il Pnrr con a Palazzo Chigi un governo di centrodestra a guida Meloni, come dalla leader Fdi prospettato, "il Pnrr - rivendica al contrario Berlusconi al Foglio - noi non l'abbiamo semplicemente votato: sono stato io a dare un contributo importante, forse determinante, con i miei colleghi e amici leader nel Ppe, perché l'Italia potesse disporre di tante e tali risorse. Se necessario se ne potranno rivedere alcuni dettagli per adeguarli al mutare delle circostanze, ma la sua attuazione rimane determinante per uscire dalla crisi".
"Oltre il 40 per cento degli italiani è orientato a non votare. Ci dicono anche che una buona parte di queste persone - c'è chi ha stimato sette milioni di elettori - si definisce liberale, moderata, anticomunista, conservatrice. Certo non di sinistra. A tutti loro rivolgo un appello. Non possono essere indifferenti al loro futuro e a quello delle loro famiglie. Il 25 settembre possono cambiare la storia del nostro Paese, venendo a votare e naturalmente votando Forza Italia". Lo afferma il presidente Fi Silvio Berlusconi in un'intervista al Foglio.
"Avevo sperato - e lo avevo detto pubblicamente - che fosse finita la stagione dell'insulto, della menzogna, della demonizzazione. Purtroppo i primi giorni di questa campagna elettorale stanno dimostrando il contrario. Il Partito democratico, invece di accettare un confronto sulle idee, sui programmi, sulle cose da fare, ha ripreso il vecchio metodo della falsificazione. Credo che in verità non possano fare altro, non avendo né un'identità né una prospettiva che non sia la gestione del potere". Lo afferma il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in un'intervista al Foglio.
"Se Forza Italia avesse un voto in più dei suoi alleati la politica del governo sarebbe ancor più caratterizzata in senso liberale, cattolico, garantista, europeista, atlantista. Al resto penseremo dopo aver vinto le elezioni". Lo dice Silvio Berlusconi intervistato dal Foglio, rispondendo alla domanda se in ossequio all'accordo del centrodestra sarebbe lui a tornare a palazzo Chigi se Forza Italia risultasse nelle urne il primo partito del centrodestra.
In un intervento su Il Messaggero, Giorgia Meloni sottolinea: "Il Pnrr è uno strumento prezioso per l'Italia". Ma rileva che "purtroppo siamo in forte ritardo nell'attuazione di alcuni interventi". Dunque, sostiene, "la revisione del Pnrr dovrà essere una priorità del prossimo governo. Fratelli d'Italia è consapevole dell'importanza del Pnrr e sa bene che queste risorse non possono essere sprecate", ribadisce.
"Questa non è più politica, è fantascienza. Però conferma che immediatamente dopo il voto la destra si spaccherà. È cruciale che ci sia un forte perno liberale, popolare per andare avanti sull'agenda Draghi". Lo ha scritto Carlo Calenda su Twitter, commentando una dichiarazione di Silvio Berlusconi al Foglio ("Sono stato io il primo a indicare Draghi alla guida del governo di unità nazionale. Ovviamente non posso che essere favorevole al fatto che continui a svolgere un ruolo importante, per l’Italia, anche dopo le elezioni").
"Penso che strappando sull`alleanza abbia scelto di stare dalla parte di chi ha voluto far cadere il governo Draghi. Nei giorni in cui mi insultava come un bullo ho taciuto, ho pensato che fosse importante cercare l'unita', porgere l'altra guancia. Ma lui ha fatto saltare tutto in fuga solitaria con Renzi, il cui modo di fare politica giudicava 'orribile'. Le sue lezioni di coerenza ce le possiamo risparmiare". Lo ha affermato il ministro degli Esteri e fondatore di Impegno civico Luigi Di Maio, parlando del leader di Azione Carlo Calenda in una intervista a La Stampa.
"Quella destra che oggi tace sulle parole di Medvedev mette a rischio la sicurezza nazionale". Lo afferma il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un'intervista a La Stampa. Quello dell'ex presidente russo, prosegue, "non è solo un messaggio, ma un ricatto inaccettabile. Ricordiamoci che questi signori minacciano l'Europa di interrompere completamente le forniture di gas. Siamo fuori da qualsiasi regola della democrazia. E sa cos'è spaventoso? Il silenzio di molti leader politici italiani. I responsabili della caduta del governo Draghi non sono ancora intervenuti per respingere una tale ingerenza".
Le parole di Dmitri Medvedev sul voto in Italia sono "inopportune, di pura propaganda a fini interni e naturalmente da respingere nettamente" ma "non avranno alcun impatto sul voto degli italiani, molti dei quali non sanno nemmeno chi sia". Lo ha affermato il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani in una intervista al Corriere della Sera. "La sinistra - ha detto Tajani - non può permettersi di darci lezioni o chiederci prove di fedeltà alle alleanze tradizionali del nostro Paese" anzi "è il Pd che deve chiarire perché hanno stretto un'alleanza nelle proprie liste con forze politiche che sull'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato hanno votato contro. Il centrodestra è stato compatto in ogni passaggio. Sono loro a non avere le carte in regola".
"Mi candido col Pd perché con questa legge elettorale è importante presentarsi insieme, anche se questo implica allearsi con forze con le quali non si è d'accordo su tutto. Azione ha fatto una scelta diversa, legittima per carità, ma a Calenda dico che anche la mia lo è". Lo ha detto l'economista Carlo Cottarelli, candidato capolista del Pd al Senato nella circoscrizione Lombardia 2, in una intervista al Corriere della Sera. "In campo ci sono due visioni molto diverse di come dovrebbe funzionare l'Italia, entrambe legittime - ha spiegato Cottarelli -. E dico subito che per me non c'è il rischio di un ritorno del fascismo. Ma sulle priorità dell'economia e sul rapporto con l'Europa mi sento molto più vicino a una visione che non e' quella del centrodestra".