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Ultimo aggiornamento: 2 anni fa

verso il voto

Elezioni, prove di dialogo tra Calenda e Renzi | M5s, Di Battista: "Da Grillo a Fico, in tanti non mi vogliono"

Il leader di Azione, dopo lo strappo con il Pd, deve decidere che linea seguire in vista del voto del 25 settembre

09 Ago 2022 - 16:21
 © Tgcom24

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Con Renzi "ci incontreremo per discuterne, perché un accordo tra di noi non è né scontato né banale. Con Renzi ci unisce una consonanza programmatica e ci dividono alcune scelte". Così Carlo Calenda, leader di Azione, parlando delle possibili alleanze dopo lo strappo con il Pd. Sul fronte Centrodestra, Salvini propone la flat tax anche per i lavoratori dipendenti, mentre Giorgia Meloni ribadisce che se Fratelli d'Italia otterrà il maggior numero di voti nella coalizione, proporrà il suo nome per Palazzo Chigi. In casa M5s, niente candidatura per Di Battista ("ci sono tante componenti dell'attuale Movimento che non mi vogliono, da Grillo passando per Fico") e Casalino. Berlusconi: "Siamo noi il vero centro, alternativo alla sinistra. Candidarmi? Devo ancora decidere".


E' terminata l'ultima riunione del tavolo convocato per scrivere il programma elettorale del centrodestra. Lo si legge in una nota diffusa da tutti i componenti del "tavolo programma". Non sono previsti altri incontri e, prima della presentazione ufficiale, la bozza sarà consegnata ai leader dei partiti della coalizione per l'approvazione definitiva.



Per Azione "non c'è il problema delle firme, c'è l'esenzione dovuta al fatto che sono europarlamentare, ho fatto fare anche dei pareri Pro veritate, siamo stati molto cauti su questo". Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda intevistato in video dal direttore della Stampa Massimo Giannini.


"Spero che nasca il terzo polo, ci sono le condizioni perché nasca. C'è una discussione con Italia Viva che dev'essere chiara, ora integrare due corpi. Non c'è un incontro oggi. L'accordo non c'è ancora". Lo afferma il leader di Azione, Carlo Calenda, sul sito de "La Stampa", intervistato dal direttore Massimo Giannini.


Italia Viva fa trapelare scetticismo sull'accordo con Azione di Carlo Calenda. Fonti del partito fanno sapere che "prosegue l'attività di Italia Viva in vista delle prossime elezioni. Le strade aperte per il partito di Renzi sono ancora due. La prima è quella di una corsa in solitaria con il nome Renzi sulla scheda e l'accordo con alcuni simboli tra cui la Lista civica nazionale di Federico Pizzarotti e la lista Moderati di Mimmo Portas". "La seconda è quella di un accordo con Azione per una lista unitaria. Questa mattina Renzi ha aperto all'alleanza con Calenda sul Messaggero e a La7, ma le reazioni di Azione sono state molto fredde. Tra i dirigenti di Iv c'è dunque scetticismo sulla possibilità che Calenda raggiunga un accordo". 


"Non ritengo ci siano le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche". Così su Twitter Alessandro Di Battista postando un video in cui spiega di aver sentito Giuseppe Conte e "anche parlando con lui", aver "compreso che ci sono tante componenti dell'attuale M5s che non mi vogliono, da Grillo passando per Fico". L'ex 5s parla anche di alcune interviste: "Le più gentili erano 'se torna si deve allineare' e le meno erano 'non abbiamo bisogno di lui perché è un distruttore tipo Attila", "quando forse i disboscatori di consensi sono stati altri". 


"Le affermazioni di Salvini, un po' come quelle della sua Premier in pectore, continuano a lasciare basiti: per lui il futuro è il nucleare, un'energia che rimane pericolosa e costosa e che avrebbe come unico risultato non certo quello di abbassare i costi delle bollette ma di indebitare drammaticamente il nostro Paese perché parliamo di un'energia che vive solo grazie agli ingentissimi finanziamenti pubblici".Così, in una nota, i co-portavoce nazionali di Europa Verde, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, che proseguono: "Salvini parla di numeri e di Francia ma noi riteniamo che dovrebbe studiare di più. Con grande generosità', vogliamo aiutarlo a reperire qualche dato".




"Al grande partito dell'astensione diciamo che c'è una grande forza moderata". Così il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, presentando il simbolo per le elezioni del 25 settembre che riporta al centro il logo di Forza Italia, la scritta "Berlusconi presidente" nella parte bassa e quella "Partito popolare europeo" in quella alta.


"Se prende un voto in più Giorgia Meloni, il premier lo fa Giorgia Meloni. Se prende un voto in più Matteo Salvini, lo fa Matteo Salvini. Più chiaro, bello e lineare di così non si può". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a margine di una visita alla sede di Telefono Donna Onlus all'Ospedale Niguarda di Milano. "Questa è la democrazia - ha aggiunto - dall'altra parte invece c'è il gratta e vinci tra Letta, Renzi, Calenda, Di Maio, Bonino, Speranza, Conte, Fratoianni e chi più ne ha più ne metta".


"Una delle regole più scontate, soprattutto quando si rompe di colpo un'alleanza, è cercare di seminare zizzania nel campo avverso. Ho il timore che a questo sia dedito Calenda che prima ha più volte sottolineato di avere telefonato a me e non a Letta e ora ammicca addirittura al fatto che io avrei 'capito perfettamente' le sue ragioni". Lo dice il ministro della Cultura, Dario Franceschini (Pd). "In effetti ho capito le sue motivazioni, totalmente sbagliate, e quando, nel corso di quella telefonata, ho cercato di parlarne, mi ha bloccato dicendo: non ho chiamato per discutere ma per comunicare una decisione già presa".


"Carlo Calenda e i suoi devono decidere se fare o no l'accordo con noi, se fare una lista unica. Noi siamo disponibili a stare in squadra perché il Terzo polo sarebbe la grande sorpresa delle elezioni e solo con un Terzo polo forte si potrà chiedere a Draghi di rimanere a Palazzo Chigi". Lo afferma Matteo Renzi parlando a Omnibus.


"La nostra campagna elettorale si chiamerà come per Roma, 'l'Italia sul serio', e cercheremo di fare un programma serio, con proposte serie. Poi se i cittadini vorranno invece seguire ancora la destra o la sinistra, le rivoluzioni, i Vaffa, le promesse irrealizzabili, io saprò, nella mia coscienza, di aver fatto tutto quello che era giusto fare. Questo per me è la cosa più importante". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Morning News su Canale 5. "Con Renzi ci stiamo parlando da ieri e ci riparleremo oggi... siamo in grado di riuscire a superare le nostre differenze per un progetto comune", ha aggiunto.


"Noi sempre dalla parte dell'Occidente e del mondo libero: il prossimo governo avrà una politica atlantista, di questo noi saremo garanti". Lo dice il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi a Radio 24.


"Forza Italia non ha un nuovo simbolo: abbiamo solo aggiunto un elemento del Ppe che in tutta Europa rappresenta il centro vero, alternativo alla sinistra, non cartello elettorale nato dal nulla ma il continuatore della tradizione liberale cristiana e atlantista". Lo dice il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi a Radio 24.



Giorgia Meloni premier? "È un problema. Ha una mancanza di esperienza molto significativa. Io non penso sia fascista ma non è stata mai chiara su questo. E le dico 'attenta Giorgia perché i primi ministri francesci e tedeschi se non sei chiara non ti stringono manco la mano'. Rischiamo di finire dalla serie A alla serie C". Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda in diretta a 'Morning News' su Canale 5.


"Con Renzi ci siamo parlati ieri e ci riparleremo oggi. Ma quello che voglio è chiarezza sui temi e sui comportamenti. Ho deciso di dedicare questa parte della mia vita alla politica ma non ho intenzione di giocarmi la reputazione". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda a Morning News su Canale 5.


"Le promesse della destra sono arrivate a circa 200 miliardi di euro. La promessa della sinistra è una sola: combattiamo le destre. Manca un'offerta di governo seria e credibile. Unica promessa non fare promesse irrealizzabili. Questo paese va rimontato senza ideologia e con competenza". Lo scrive il leader di Azione, Carlo Calenda, su Twitter.


"Il Centro di Renzi e di Calenda non va lontano, perché in politica chi non rispetta i patti perde la fiducia. L'Italia con Mario Draghi ha conquistato credibilità, e non può accettare giochi di prestigio: non siamo al circo. Letta ha il merito di avere smascherato Calenda e di avere individuato il perimetro delle alleanze". Sono le parole di Bruno Tabacci, ora in Impegno civico con Luigi Di Maio, intervistato da Repubblica.


Matteo Salvini torna sul cavallo di battaglia delle tasse: "Vogliamo estendere la flat tax al 15% anche ai lavoratori dipendenti", annuncia, sicuro che "nell'arco dei 5 anni si può fare".


"Letta ha parlato per giorni di accordi e accordicchi, e ciò fa disaffezionare le persone alla politica. Non ha mai parlato di temi, costruendo una coalizione nel solco dell`agenda Draghi, un calderone con dentro tutto e il suo contrario". Lo dice Chiara Appendino, ex sindaco di Torino, che si candida alle prossime elezioni del 25 settembre con il MoVimento 5 stelle, al Fatto Quotidiano.


"Ma mica seguiamo le giravolte di Calenda noi, altrimenti saremmo finiti tutti in manicomio... Stiamo lavorando su questa proposta da giorni, è sempre stata aperta, e lo facciamo perché crediamo che in questa coalizione avere un centro forte sia un vantaggio per tutti". Lo dice Giovanni Toti, governatore della Liguria, e presidente di Italia al Centro, parlando al Corriere della Sera.


Con Renzi "ci incontreremo per discuterne, perché un accordo tra di noi non e' ne' scontato ne' banale. Con Renzi ci sono rapporti deteriorati nel tempo, ci unisce una consonanza programmatica e ci dividono alcune scelte. Non avrei mai fatto un accordo di governo con i 5S". Così il leader di Azione, Carlo Calenda, in un'intervista a la Repubblica. Bla


Ho capito che la mia presenza in lista avrebbe scatenato polemiche e l`ultima cosa che voglio e' arrecare un danno al Movimento o a Conte, a cui mi lega un rapporto di stima e affetto. Confesso che sono stato combattuto fino alla fine, non ci ho dormito per 4 notti". Lo dice Rocco Casalino, 50 anni, responsabile della comunicazione di Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, in un'intervista al Corriere della Sera.


La decisione di Calenda "mi ha lasciato sconcertato. Una rottura ingiustificata e priva di senso, che ha fatto brindare solo la destra. Davvero un`occasione sprecata". Lo dice il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in un'intervista al Resto del Carlino.


Il simbolo di Forza Italia, con cui il partito guidato da Silvio Berlusconi correrà alle elezioni politiche del 25 settembre, definite "una tornata elettorale di fondamentale importanza per il futuro del Paese", sarà presentato oggi alle 11, presso la sede nazionale del partito a Roma, in via in Lucina.

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