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Berlusconi: parole su Putin fraintese, riferivo un pensiero di altre persone | Caso von der Leyen, interrogazione della Lega alla Commissione Ue

Ultimo giorno di campagna elettorale per i partiti. Letta: "In Italia voglia di sovranismo e populismo, voto deciderà"

23 Set 2022 - 15:04
 © Ansa

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Ultimo giorno di campagna elettorale prima del voto del 25 settembre. Silvio Berlusconi chiarisce le parole dette ieri su Putin e l'Ucraina. "Forse sono stato frainteso, facevo solo il 'cronista' riferendo il pensiero di altri. L'aggressione all'Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Forza Italia chiara e netta". Scoppia il caso von der Leyen: dopo le dichiarazioni della presidente della Commissione Ue in riferimento alle elezioni italiane ("se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria"), la Lega ha presentato un'interrogazione alla Commissione europea. Intanto, Enrico Letta ritiene che "da tanto tempo in Italia c'è una voglia di sovranismo e di populismo. Draghi ha dato risposte concrete alle crisi reali che il Paese ha vissuto. Gli italiani domenica sceglieranno se rinnegare questo anno e mezzo oppure se andare avanti".


"Se vinciamo per cinque anni non ci sono più smottamenti o cambi di maggioranza, ci sarà il centrodestra". Lo ha detto Matteo Salvini, parlando a "Zona bianca" su Rete 4.


Bicamerale per le riforme istituzionali? "Vorrei rendere le istituzioni più efficienti, noi abbiamo nel programma una riforma presidenzialista, se gli italiani ci danno la fiducia e la sinistra dice che non ne vuole nemmeno parlare, che dobbiamo fare?". Lo ha detto Giorgia Meloni, aggiungendo: "Io le vorrei fare con l'opposizione, ma se loro mi dicono che non le vogliono fare, io credo che vadano fatte lo stesso".


"Ho un passato imprenditoriale e sportivo che mi permetterà di chiamare Meloni e Salvini, magari di offrigli una splendida cena e di metterli d'accordo entro mezzanotte". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, chiudendo la campagna elettorale al Teatro Manzoni di Milano.


Alle elezioni del 25 settembre, Impegno civico può ribaltare i pronostici e affermarsi così come il Napoli ha fatto contro il Liverpool nell'ultima partita di Champions League. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, nel comizio di chiusura della campagna elettorale di Impegno Civico, al Teatro Sannazaro di Napoli. "Tutti i pronostici erano contro il Napoli, ma la squadra con cuore, dedizione e personalità li ha ribaltati", ha detto Di Maio, salito sul palco dopo che sullo schermo sono passati in rassegna i gol degli azzurri. Poco prima il ministro aveva mandato "un grande abbraccio a tutti i volontari della campagna elettorale, senza pretendere nulla in cambio".


"Il 90% di quello che hanno detto sono grandissime balle: la flat tax, i 10mila euro ai 18enni, il presidenzialismo. Questo Paese è fragile, deve ricominciare dai fondamentali. Per questo noi siamo quelli che hanno promesso meno". Lo ha detto il leader di Azione e del Terzo polo, Carlo Calenda, nel suo intervento alla chiusura della campagna elettorale alla Terrazza del Gianicolo. "Ci sono due pilastri del welfare, la sanità e la scuola, che stanno crollando sotto i nostri occhi", ha aggiunto Calenda.



"La svolta green la vogliamo solo a chiacchiere o vogliamo approfittare per correre verso il futuro delle rinnovabili?". Così il presidente del M5s, Giuseppe Conte, dal palco di piazza santi a Apostoli a Roma per la chiusura della campagna elettorale.


"Ci avevano dati per morti. Questa piazza però mi sembra sintomo di buona salute. Ancora una volta si sono sbagliati. Domenica è un momento importante per la nostra comunità nazionale: dobbiamo scegliere e comprendere la portata storica di questo voto". Così il presidente del M5s, Giuseppe Conte, dal palco di piazza santi a Apostoli a Roma per la chiusura della campagna elettorale.


"La speranza siamo noi quando combattiamo le ingiustizie, quando non alziamo muri. Viva l'Ue, l'Italia democratica e progressista. Viva il Pd. Andiamo a vincere domenica". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a piazza del Popolo. "La rimonta di questi giorni è figlia del fatto che nel nostro partito" c'è "la migliore classe politica sui territori", ha aggiunto


"Abbiamo fatto la scelta di difendere la Costituzione italiana, nata dalla Resistenza e dell'antifascismo, non permetteremo che quella Costituzione, la più bella del mondo, venga stravolta dalla destra". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, al comizio in Piazza del Popolo a Roma con cui viene chiusa della campagna elettorale della lista Pd-Italia democratica e progressista. 


"Se devo cambiare la Costituzione, preferisco condividere le riforme perché le riforme a colpi di maggioranza non vanno lontano. Se vuoi riformare la Costituzione è doveroso coinvolgere il Paese, non solo i partiti". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini alla domanda se è d'accordo con Giorgia Meloni sull'ipotesi di approvare alcune riforme costituzionali, come il presidenzialismo, anche senza i voti della sinistra. Salvini l'ha detto durante la maratona pre-elettorale in corso sui social.


"Il Ppe ha condannato l'invasione russa fin dal primo giorno" e "la posizione di Forza Italia è cristallina: sostiene l'Ucraina nella lotta alla guerra illegale della Russia". Lo ha scritto in un tweet il segretario generale del Partito Popolare europeo, Thanasis Bakolas.


"Bastava vedere tutta l'intervista - e non solo una frase estrapolata, sintetica per motivi di tempo, come si sa la semplificazione a volte è errata - per capire quale sia il mio pensiero, che peraltro è noto da tempo". Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, su Facebook, torna a chiarire le parole dette a Porta a Porta su Putin e l'Ucraina. "Riferivo quello che alcuni raccontano senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto. Forse sono stato frainteso facevo solo il 'cronista' riferendo il pensiero di altri. L'aggressione all'Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Forza Italia chiara e netta: non potremo mai in nessun modo e per nessuna ragione rompere la nostra partecipazione all'Unione europea e all'Alleanza atlantica", ha aggiunto allegando al post un breve video.


Gli eurodeputati della Lega Marco Zanni, presidente del gruppo ID, e Marco Campomenosi hanno presentato un'interrogazione alla Commissione europea sulle frasi della presidente Ursula von der Leyen pronunciate ieri all'università di Princeton in riferimento alle elezioni italiane. Von der Leyen "non ritiene questo intervento lesivo del principio di indipendenza della Commissione?", scrivono, chiedendo un chiarimento da parte della leader dell'esecutivo comunitario.




L'abbraccio dell'Italia alla Belt and Road, la nuova Via della Seta della Cina, è stato un "grosso errore". Lo dice la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, in un'intervista scritta alla Cna, l'agenzia di Taiwan, aggiungendo, sulla conferma al 2024 dell'adesione che "se mi trovassi a dover firmare il rinnovo di quel memorandum domani mattina, difficilmente vedrei le condizioni politiche". Meloni precisa che con un governo di centrodestra "è certo che Taiwan sarà una questione fondamentale per l'Italia", definendo "inaccettabili" le minacce della Cina. "Ho seguito da vicino con disagio" ciò che sta accadendo intorno a Taiwan.


"Penso che sia assolutamente chiaro che la presidente von der Leyen non è intervenuta nelle elezioni italiane quando ha parlato di strumenti e ha fatto riferimento a procedure in corso in altri Paesi". Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, rispondendo ad una domanda sulle parole di von der Leyen alla Princeton University. 
 


La nostra Europa è a Bruxelles, non a Budapest, Varsavia o Visegrad. Non vedo il rischio di contrasti nel centrodestra sulla collocazione internazionale ma certamente la presenza di Forza Italia al governo sarebbe incompatibile con qualunque ambiguità su atlantismo ed europeismo". Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, al Secolo XIX. Il primo intervento del Centrodestra? "Un provvedimento che servirà per tutelare famiglie e imprese dal caro-bollette".


"Dopo quello che è stato fatto dalla dirigenza attuale del Pd con un modo opportunistico e spregiudicato non sarà possibile sedersi al tavolo e fare finta di nulla. La fiducia e l'affidabilità è il primo ingrediente per costruire qualcosa". Lo dice il leader del M5S Giuseppe Conte a Rtl 102,5. "Vedremo in futuro che temi abbracceranno e ne discuteremo, ma saremo più duri e intransigenti di oggi", conclude.


"È emerso quello che Conte davvero pensa: Giuseppe Conte ce l'ha con il suo successore, si è sentito espropriato del posto che probabilmente considerava naturalmente suo, quello di presidente del Consiglio. Il suo rapporto nei confronti di Draghi sta emergendo in queste ore. Io ho un giudizio diverso. Penso che abbiamo fatto bene a sostenere Draghi". Lo ha detto Enrico Letta, segretario del Pd, a Radio anch'io. "Conte ha deciso di rompere il patto con noi, non è stata una scelta nostra", ha concluso.


"Le cinque priorità del Paese sono: 1, il taglio delle tasse con la flat tax e l'esenzione sino a 13mila euro; 2, la lotta alla burocrazia, abolendo il regime delle autorizzazioni preventive; 3, una giustizia giusta che rispetti la presunzione di innocenza e diminuisca i tempi dei processi portandoli a quelli che sono i tempi europei; 4, un buon lavoro per i giovani, stabile e retribuito adeguatamente; 5, aumento di tutte le pensioni di anzianità e di invalidità, ad almeno 1.000 euro al mese per 13 mensilità. Anche alle nostre mamme e alle nostre nonne, che hanno sempre e solo lavorato in casa, per la famiglia, per i figli". Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, sui social nella sua consueta pillola elettorale.


"Secondo me c'è da tanto tempo in Italia una voglia di sovranismo e di populismo. Non nasce da cose strampalate ma da crisi reali che il Paese ha vissuto. Il governo Draghi a queste crisi ha dato risposte concrete e noi siamo l'unico grande partito che lo ha sostenuto fino in fondo". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenendo a Radio Anch'io su RadioUno. "Gli italiani domenica sceglieranno se rinnegare questo anno e mezzo e andare verso scelte opposte oppure se andare avanti con le riforme impostate", ha aggiunto.


"Oggi per me l'emergenza è il caro bollette, ma non è un capriccio di Salvini fare un decreto urgente sul caro bollette e mettere un tetto europeo al prezzo del gas" perché "siamo al collasso, vicini alla catastrofe. Gli amici Giorgia e Silvio dicono che si può aspettare un po', ma sono convinto che prenderanno atto che si deve intervenire subito. Se non facciamo debito adesso per salvare il Paese ne faremo il triplo a gennaio trovandoci con un milione di disoccupati". Lo ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini, a Rtl 102.5.


"Si tratta di una squallida minaccia, un' invasione di campo non richiesta. La signora rappresenta tutti gli europei, il suo stipendio è pagato da tutti noi, si è trattata di una disgustosa e arrogante minaccia. Il gruppo parlamentare della Lega presenterà una mozione di censura. Domenica votano italiani non i burocrati di Bruxelles, se io fossi il presidente della Commissione Ue mi preoccuperei delle bollette". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, a Mattino Cinque commentando le parole di ieri della presente della commissione Ue Ursula Von der Leyen sull'Italia.


Giorgia Meloni rischia di essere "un premier donna che conferma le politiche di una società maschilista. io sulla parità non ho mai sentito nulla nel programma della destra". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a Radio Anch'io.

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