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Il segretario del Pd a Monza: "L'Italia del Nord contro Sud non va da nessuna parte". Meloni chiama Lamorgese: "Non si rovini campagna FdI"
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A una settimana esatta dal voto, Lega e Pd si "sfidano" in Lombardia. A Pontida Salvini rilancia il più tradizionale evento del Carroccio e sul palco fa firmare i 6 punti a ministri e governatori spiegando gli impegni: stop al caro bollette, riforma dell'autonomia, flat tax e pace fiscale, Quota 41 per le pensioni, il ripristino dei decreti Sicurezza, una giustizia giusta. Letta invece scende in piazza a Monza con 500 sindaci di centrosinistra e attacca: "Pontida oggi è diventata provincia dell'Ungheria. Noi non vogliamo un'Italia che strizza l'occhio a Orban e Putin, ma un'Italia che sia nel cuore dell'Europa". Meloni, per la presenza di alcuni contestatori a un suo comizio, chiama il ministro Lamorgese: "Non si rovini la campagna elettorale di FdI".
"Vergogna, è il sesto comizio che faccio e ci sono ancora contestatori che provocano. Stasera chiamerò di nuovo il ministro dell'Interno Lamorgese, che evidentemente non sa fare il suo lavoro. Perché le altre volte si poteva parlare di incompetenza, ma ora penso sia una cosa fatta apposta. Si sta cercando l'incidente". Così la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, dal palco di Caserta in piazza Margherita, dopo che alcuni contestatori hanno esposto manifesti ironici ("Pronti ad approvare il ddl Zan", o "Pronti a legalizzare la cannabis", ndr) del tutto identici, come grafica, a quelli che riportano gli slogan ufficiali di FdI.
"Manca pochissimo fra risultato buono e risultato ottimo. Noi vogliamo essere la finestra delle competenze, corriamo per vincere e non per partecipare". Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, partecipando a un evento elettorale a Cagliari. "Questi ultimi giorni sono fondamentali per convincere la pattuglia degli indecisi, che è molto più grande rispetto alle altre volte", ha aggiunto.
"Il rincaro dell'energia potrebbe essere il colpo di grazia per una situazione già difficile. Rischia di innescarsi una spirale di recessione, disoccupazione, inflazione dagli effetti imprevedibili. Va fermata subito e mi auguro che il provvedimento adottato dal governo si dimostri sufficiente. Comunque, è un primo passo su una strada che noi invochiamo da tempo". Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nel corso dell'intervista a Zona bianca che andrà in onda questa sera su Rete4. "Non ho mai escluso la possibilità di un nuovo scostamento di bilancio perché la situazione è gravissima. Ma naturalmente è meglio evitarlo - aggiunge -. Il governo di fatto ci ha detto che non è necessario, noi ne prendiamo atto. Se saranno indispensabili nuovi interventi, però, non avremo timidezze".
"Io dico che questo governo non ha scelte: chiunque va a governare, non avrà scelta". Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, riferendosi alla riforma dell'autonomia che ha più volte sollecitato a Pontida, anche con una bandiera del leone di San Marco e la scritta 'Autonomia subito' che è stata mostrata sul palco dai suoi consiglieri durante tutto il suo intervento. E ha aggiunto: "Sento qualche discorso che dice: dobbiamo tutelare l'unità nazionale e la Costituzione. No, siamo noi che tuteliamo la Costituzione perché c'è scritto che possiamo avere l'autonomia e chi è contro l'autonomia è contro la Costituzione".
"Giorgia Meloni non mette in discussione Dio, Patria e famiglia e quel concetto di struttura patriarcale della società". Lo ha detto la segretario del Pd, Enrico Letta, a Mezz'ora in più.
"Quello che succederà alla Lega, secondo la mia opinione, è che sette nano secondi dopo il disastro elettorale che farà Salvini la parte della Lega più responsabile, che sono gli amministratori, lo metterà alla porta e sarà un giorno positivo anche per il Nord Italia". Così il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite a Mezz'ora in Più.
"Non ho mai detto che voglio toccare la prima parte della legge 194. Mai in tutta la mia esistenza. Non ho detto mai né di voler abolire né modificare la 194 ma di volerla applicare. Accanto ai diritti che la 194 già garantisce vorrei aggiungere un diritto: che le donne che si trovano nella condizione di dover abortire perché non hanno alternative, possano avere quella alternativa. Garantire a una donna la piena autodeterminazione non è autodeterminazione? Io sto aggiungendo un diritto". Lo ha detto la presidente di FdI, Giorgia Meloni, a Mezz'ora in più. "Non mi risulta che sia mai accaduto che una donna che volesse abortire in Italia non abbia potuto farlo, anche garantire la libertà di coscienza dei medici obiettori è libertà", ha ribadito.
"Io, Giorgia e Silvio siamo d'accordo su quasi tutto e per 5 anni governeremo bene e insieme. Promesso, niente scherzi né cambi di casacca e di programma. Quello che c'è nel programma è sacro e lo portiamo fino in fondo. Le lasciamo agli altri le divisioni". Così il leader della Lega, Matteo Salvini riferendosi agli alleati di centrodestra, dal palco del raduno leghista di Pontida.
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Il fondatore della Lega, Umberto Bossi, assente dal raduno leghista del suo partito a Pontida, a cui era stato invitato formalmente nei giorni scorsi. Bossi, che domani festeggia il suo 81esimo compleanno, è rimasto nella sua Gemonio, come rivela il figlio Renzo che ha postato su Facebook una foto dei due insieme, scrivendo: "Un giorno per la famiglia, per gli affetti. In questi anni tanta gente cara, tante battaglie e quelle importanti sempre nel cuore".
Matteo Salvini ha lanciato i 6 punti su cui la Lega si è impegnata in vista di un eventuale futuro governo. Il leader del Carroccio ha fatto firmare i 6 punti ai ministri e governatori sul palco di Pontida, citando gli impegni: stop al caro bollette, riforma dell'autonomia, flat tax e pace fiscale, Quota 41 per le pensioni, il ripristino dei decreti Sicurezza, una giustizia giusta. "Per smentire tutte le chiacchiere, le invidie, le gelosie e le parole al vento, perché rimanga scritto l'impegno a prendere per mano questo Paese", ha detto Salvini.
"Centomila presenze". È il numero fornito dalla Lega, sulla partecipazione al raduno di Pontida. "Alla faccia di qualcuno che decine di migliaia di persone non le può avere, siamo la più grande manifestazione di popolo di questa campagna elettorale", ha detto Matteo Salvini.
"In questa campagna elettorale non si riesce a parlare di programmi elettorali: è tutto basato sull'odio e sulla paura della sinistra di perdere il proprio sistema di potere". Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, durante un'iniziativa elettorale a Matera. "Loro - ha aggiunto riferendosi alla sinistra - dicono di avere un'egemonia culturale, ma hanno solo un sistema di potere, che vogliono difendere. Noi abbiamo un progetto completamente diverso".
"L'Italia di Pontida, quella del Nord contro il Sud, non andrà da nessuna parte. Solo il Partito democratico unisce l'Italia". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta parlando a Monza "Noi - ha osservato quanto al simbolo del partito - non abbiamo bisogno di mettere il nome di un segretario o di un capo nel simbolo, lo fanno gli altri perché non sono sicuri, noi siamo una comunità unita e non ne abbiamo bisogno".
Sull'autonomia "penso non ci siano più scuse. Parliamo di essere 'padroni a casa nostra', che dimostriamo di essere più bravi di Roma. Chiunque vada a governare, non credo che avrà scelta". E "l'autonomia vale anche la messa in discussione di un governo". Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, dal palco del raduno leghista di Pontida.
"Non è tutto scontato e bisogna con fiducia guardare al Paese e ai nostri concittadini. Come fanno i sindaci". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dal palco dell'evento promosso dal Pd a Monza. "Dobbiamo capire cosa vuole la maggioranza del Paese e dobbiamo avere fiducia nel poter parlare alla maggioranza del Paese - ha concluso -. Negli anni 70 l'Italia votava a destra ma le forze progressiste del Paese portavano avanti battaglie per il divorzio e aborto, abbiamo fiducia negli italiani".
"Enrico Letta facciamo sempre più squadra, insieme e uniti è possibile una rimonta sorprendente. La destra non ha vinto. Con Meloni, Berlusconi e Salvini si rischia una catastrofe economica. Il voto utile esiste ed è alla coalizione progressista. Ora il colpo di reni finale". E' quanto scrive su Twitter il ministro degli Esteri ed esponente di Impegno civico Luigi Di Maio.
"Monza è il simbolo di quello che accadrà domenica prossima". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, arrivando in città per l'evento promosso dal partito nell'ultima domenica di campagna elettorale con 500 sindaci. "Siamo a Monza perché abbiamo deciso di scegliere una città simbolo di buon governo ma soprattutto una città che la destra era sicura di vincere al primo turno al voto di giugno. Eravamo sotto ai sondaggi al primo turno e siamo arrivati al secondo, eravamo sotto nei sondaggi al secondo turno e abbiamo vinto. A Monza, con i 500 sindaci presenti, e le centinaia connessi noi siamo l'unico vero partito nazionale", ha spiegato.
"Siete spettacolari, fate arrivare in tutta Italia il saluto del popolo leghista. Ci sono ancora chilometri e colonne di auto che stanno arrivando, ma iniziamo. Su questo prato c'è voglia di libertà, di lavoro e di futuro". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in camicia blu e jeans blu, dal palco del raduno della Lega a Pontida, accolto dal grido "Matteo, Matteo", prima del classico ricordo delle militanti e dei militanti morti all'albero della vita sul pratone.
"Pontida oggi è diventata provincia dell'Ungheria". A dirlo è il segretario del Pd, Enrico Letta, arrivando all'evento promosso dal partito in piazza a Monza e facendo riferimento al raduno leghista sullo storico pratone della città lombarda. "Noi - ha sottolineato Letta - non vogliamo un'Italia che si leghi all'Ungheria come Salvini ha proposto di fare. Noi non vogliamo un'Italia che strizza l'occhio a Orban e Putin. Vogliamo un'Italia che sia nel cuore dell'Europa ed è fedele alle sue alleanze".