stop al puzzle delle candidature

Liste chiuse tra veleni e polemiche, parte la campagna elettorale | Molti esclusi (compresi i big) tra malumori e addii

Berlusconi capolista in Lazio e Piemonte per il Senato, Salvini in Calabria e Puglia. Meloni corre all'uninominale dell'Aquila. Il M5s candida diversi ex magistrati. Nel Centrosinistra polemiche per il caso (poi risolto) dell'ex M5s Castelli

21 Ago 2022 - 21:22

Depositate le liste dei nomi che correranno alle elezioni del 25 settembre (la scadenza era fissata alle ore 20 di lunedì), scatta la fase due: la campagna elettorale. Tutti i partiti confermano i propri vertici e alcuni grandi nomi. Molti esclusi (compresi i big) tra malumori e addii. Chi resta sono candidati dai volti più o meno noti, pochi vip e pochissimi sindaci nella corsa al nuovo Parlamento che nascerà in autunno e che sarà il primo ridotto a 600 eletti per la riforma costituzionale voluta dal M5s.

Elezioni 2022, le intenzioni di voto secondo Tecné

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Centrodestra - Dopo un lungo conclave a Villa Certosa e più di una maratona notturna, FI rivela i suoi assi e scoppia la rivolta dei territori. Dalla Basilicata al Veneto passando per il Molise, i locali protestano contro i candidati paracadutati da Roma. Nel mirino finisce la presidente del Senato, Elisabetta Casellati - che corre nel collegio lucano all' uninominale, scalzando di fatto il sottosegretario locale Giuseppe Moles - la capogruppo bolognese Anna Maria Bernini che punta al collegio di Padova (considerato certo per Casellati) e scompagina il partito veneto, fino al presidente della Lazio, Claudio Lotito che agita ora il Molise. 

Berlusconi è candidato al Senato nell'uninominale di Monza e capolista al plurinominale Lazio 2 e Piemonte 2 e in Campania. Marta Fascina, deputata e compagna di Berlusconi, è candidata per la Camera nella circoscrizione Lombardia 1 e all'uninominale di Marsala. 

Il coordinatore nazionale di Fi ed ex presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani è candidato nell'uninominale di Velletri per la Camera. Licia Ronzulli corre invece per il Senato negli uninominali di Como e Lecco. Il presidente della Lazio Claudio Lotito si aggiudica l'uninominale al Senato del Molise, mentre alla Camera va l'ex parlamentare Lorenzo Cesa. Flavio Tosi è iI capolista per Fi nel plurinominale alla Camera a Verona; stesso ruolo per la sottosegretaria allo Sport e campionessa di scherma Valentina Vezzali nel Trentino-Adige. Non mancano però le sorprese, con Fi che sigilla due candidature di spicco al rush finale: Rita Dalla Chiesa in Puglia e Liguria e Maurizio Casasco, presidente di Confapi, a Brescia. Fuori invece Giulio Gallera, ex assessore al Welfare della Regione Lombardia.

Matteo Salvini è capolista della Lega al Senato in Calabria e in Puglia, mentre Giulia Bongiorno corre nel collegio plurinominale Lazio 1. In Liguria spazio a Edoardo Rixi e Laura Ravetto, candidati alla Camera, e Stefania Pucciarelli, che corre per il Senato. Escluso il senatore Toni Iwobi. Sfida diretta tra Vittorio Sgarbi (per il centrodestra) e Pierferdinando Casini (per il Pd) nel collegio uninominale del Senato a Bologna. In Sicilia è invece scontro in famiglia tra Stefania Craxi, candidata nell'uninominale, e il fratello Bobo, che correrà per il proporzionale con il centrosinistra.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, è candidata all'uninominale L'Aquila-Teramo e capolista nel collegio Lazio 1 per la Camera. Negli uninominali del Lazio spazio a Fabio Rampelli e Claudio Durigon. Il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci è candidato per Fdi a Catania per il Senato, ramo del Parlamento per cui corre anche Daniela Santanché. Per Fdi corrono anche l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti, l'ex pm Carlo Nordio, l'ex ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata, l'ex ministro per la Famiglia Antonio Guidi, l'ex presidente del Senato Marcello Pera e l'ex prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro.

Centrosinistra - Acque agitate anche tra i dem. Il segretario Enrico Letta è capolista in Veneto, dove sono candidati anche Beatrice Lorenzin, Piero Fassino e Alessandro Zan. Il costituzionalista Stefano Ceccanti è candidato all'uninominale di Pisa per la Camera: a cedergli il posto il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, che corre come capolista solo nei collegi proporzionali della Toscana. Escluso eccellente Luca Lotti finito, secondo lui, nelle vendette incrociate tra Dem ed ex renziani.

Più fortunato il sottosegretario Enzo Amendola, in bilico ma ripescato alla fine in Basilicata. Ma gli strascichi continuano, con mugugni dei tanti piazzati in collegi molto incerti. E un paio di addii dal partito come i senatori Gianni Pittella e Dario Stefano. Non candidata Valeria Fedeli.

Alcune voci volevano l'ex M5s Laura Castelli candidata del Pd all'uninominale di Novara, poi smentite dalla diretta interessata, che invece corre a Brescia. Pippo Civati è candidato in Emilia-Romagna, Ilaria Cucchi avrà l'uninominale di Firenze per il Senato e Aboubakar Soumahoro l'uninominale di Modena per la Camera. Tra i candidati in Sicilia nei collegi uninominali e plurinominali ci sono Giuseppe Provenzano, l'ex sindacalista Anna Maria Furlan, Bobo Craxi, l'ex ministra della Scuola Lucia Azzolina, il campione di rugby Orazio Arancio e il presidente della comunità di Sant'Egidio Emiliano Abramo. Per +Europa si rivede Marco Taradash: correrà al Senato a Roma, dietro Emma Bonino che ha anche l'uninominale.

Il Pd candida anche Federica Gasbarro, la portavoce italiana di Fridays for Future, in Lombardia: correrà per la Camera all'uninominale d Busto Arsizio (Varese). Classe 1995, Gasbarro è uno dei tre under 30 candidati all'uninominale in Lombardia.

In Puglia, tra i capilista alla Camera per la coalizione Pd-Sinistra e Verdi, c'è il vicepresidente regionale Raffaele Piemontese. Capolista al Senato l'ex ministro Francesco Boccia. Per quanto riguarda i collegi uninominali, spicca il nome della scienziata barese Laura Torsi, candidata a Bari, mentre a Lecce sarà della partita l'epidemiologo Pierluigi Lopalco, ex assessore regionale alla Sanità.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, candidato per Impegno Civico, è capolista alla Camera a Napoli e provincia e in Calabria. Per Insieme per il futuro, Di Maio corre al proporzionale in Basilicata. Vincenzo Spadafora si aggiudica il collegio a Cesoria e Davide Crippa quello di Giugliano. Bruno Tabacci è capolista nel plurinominale per la Camera in Lombardia.

M5s - Il presidente Giuseppe Conte è capolista in Lombardia, Campania, Puglia e Sicilia per la Camera. Nelle liste ci sono anche due nomi di peso esterni al mondo della politica: sono l'ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, capolista al proporzionale alla Camera, e l'ex procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato al Senato. Agli uninominali in Puglia spicca Francesco Mandoi, ex magistrato e pm della Dda a Lecce.

Terzo Polo - I leader di Italia Viva e Azione, Matteo Renzi e Carlo Calenda, sono candidati in Senato: il primo è capolista in Lombardia, Toscana e Campania, il secondo corre nel Lazio e in Veneto. Nelle liste ci sono anche Teresa Bellanova (Puglia e Sicilia), Maria Elena Boschi (Lazio e Calabria), Elena Bonetti (Sardegna e Veneto), Mariastella Gelmini (Lombardia e Toscana) e Mara Carfagna (Puglia e Campania). Scintille tra Calenda e l'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, che non è candidato.

Ci sono anche gli ex azzurri Barbara Masini (in Piemonte al Senato) e Andrea Cangini (in Emilia-Romagna). Per la Camera, in Campania 1 i listini saranno guidati da Ettore Rosato. In campo, per la Camera, anche l'ex capo di Stato maggiore della Difesa e dell'Aeronautica militare Vincenzo Camporini. Non si candiderà invece l'ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

Moderati di Centro - Il leader di Noi con l'Italia Maurizio Lupi corre a Lecco per il Senato. Saverio Romano corre in Sicilia, Gianfranco Rotondi ad Avellino e Paola Binetti in Trentino. In Liguria, nella lista plurinominale per la Camera, c'è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Non correrà Gaetano Quagliariello, mentre Michela Vittoria Brambilla si candida a Gela come indipendente.

Italexit schiera come capolista nel Lazio Carlotta Chiaraluce, dirigente di Casapound. Scendono in campo anche Mario Adinolfi e Simone Di Stefano, fondatori di Alternativa per l'Italia (Apli): il primo è capolista per il Senato a Roma, il secondo è capolista alla Camera sempre nella Capitale.

Il movimento dei Gilet arancioni - con a capo l'ex generale Antonio Pappalardo, che non ha raccolto le firme perché a suo dire "esente" - non è stato ammesso alla competizione elettorale. Già annunciato il ricorso. Non parteciperà al voto nemmeno la lista "Palamara oltre il sistema", come reso noto dallo stesso ex magistrato: non sono state raccolte le firme necessarie per formalizzare la candidatura.

Le new entry - Poche le new entry extra politica. Dalla tv arriva Rita Dalla Chiesa, candidata in Puglia con FI, dall'editoria Antonio Angelucci che ha scelto la Lega. Dallo sport l'ex pilota di Formula uno, Emerson Fittipaldi che sarà nella circoscrizione sudamericana di FdI. Altro sportivo è il pallavolista Luigi Mastrangeli, in lizza per la Lega. Il Pd schiera l'economista Carlo Cottarelli e il virologo Andrea Crisanti.

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