Ancora braccio di ferro sul posto di Guardasigilli. La Lega pare aver rinunciato definitivamente all'Agricoltura
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I giorni utili per stilare l'elenco di ministri da sottoporre al presidente della Repubblica in caso di incarico a Giorgia Meloni sono al massimo due. Ma la lista continua a cambiare. La casella più discussa resta quella della Giustizia. Per Silvio Berlusconi andrà a Forza Italia, a Maria Elisabetta Casellati. Ma FdI tiene il punto su Nordio come Guardasigilli e l'ex presidente del Senato alle Riforme. Intanto, per la Difesa entra in gioco Guido Crosetto. Nella lista del Carroccio si perdono pezzi: come l'Agricoltura, al quale la Lega pare abbia rinunciato definitivamente.
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - Quasi fatta per un fedelissimo di Meloni, ossia Giovanbattista Fazzolari.
Ministero dell'Economia - Il nome di Giancarlo Giorgetti (Lega) sembra ormai un punto fermo.
Ministro dell'Interno - Il candidato più forte rimane il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi (in quota Carroccio), sembra che Salvini vi abbia definitivamente rinunciato.
Ministero della Transizione ecologica - Qui c'è in ballo l'ipotesi d'istituire un ministero all'Energia, superando l'attuale accorpamento della delega al ministero per la Transizione ecologica ma anche quello precedente con lo Sviluppo economico. Il più quotato è il forzista Gilberto Pichetto Fratin.
Ministero della Salute - Tra i nomi ventilati si consolida Orazio Schillaci, rettore di Tor Vergata. In discesa il presidente della Croce Rossa, Francesco Rocca e l'ex direttore dell'Ema Guido Rasi.
Ministero della Difesa - Alla Difesa probabilmente andrà Guido Crosetto, co-fondatore di FdI.
Ministero degli Esteri - La poltrona è data quasi per certa ad Antonio Tajani, il coordinatore nazionale di Forza Italia.
Ministero della Giustizia - Sono sempre in netta ascesa le chances di Carlo Nordio, il magistrato eletto con FdI. Anche se la partita con la Casellati è tutt'altro che chiusa.
Ministero del Lavoro - Marina Calderone, presidente dell'Ordine dei consulenti del Lavoro, è sempre più vicina a questo incarico.
Il ministro della Famiglia e Natalità - Si tratta di un nuovo ministero, quello della Famiglia e della Natalità, pensato e proposto dalla Lega. Tra le novità ipotizzate un nuovo accorpamento di ministero della Famiglia con quello delle Disabilità che la Lega vuole, per l'ex assessore lombarda, Alessandra Locatelli (resta in pole anche Simona Baldassarre) ma FdI potrebbe invece affidarlo a Isabella Rauti. In corsa sembra esserci anche anche l'ex magistrato Simonetta Matone, in quota Lega.
Ministero dell'Istruzione - Qui sembra sicuro Giuseppe Valditara, consigliere giuridico di Salvini
Ministero dell'Università - Questo ministero potrebbe andare all'anatomopatologa e deputata Gloria Saccani Jotti, nome proposto da Berlusconi.
Ministero dello Sviluppo economico - Il nome su cui scommettere potrebbe essere quello di Adolfo Urso, esponente di Fratelli d'Italia e attuale presidente del Copasir.
Ministero dei Rapporti con il Parlamento - Il centrista Maurizio Lupi raccoglie un ampio consenso. Ma in pole ci sarebbe anche Luca Ciriani, capogruppo al Senato di Fratelli d'Italia.
Ministero di Trasporti e Infrastrutture - La poltrona delle Infrastrutture dovrebbe essere leghista, quasi fatta per Matteo Salvini.
Ministero delle Riforme - Qui era data per certa Elisabetta Casellati, ma se la porta da Guardasigilli non si è ancora chiusa, resta una casella da riempire.
Ministero dell'Agricoltura - Con la nomina a vicepresidente del Senato per Gian Marco Centinaio, la Lega rinuncia al ministero dell'Agricoltura che andrà a FdI. Dopo l'ipotesi di un tecnico, come Roberto Berutti, spunta il nome di Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera.
Ministero del Welfare - Era circolato il nome di Luca Ricolfi, uno dei tecnici invitati da Meloni alla conferenza programmatica del partito, ma è stato lui stesso a smentire la notizia.
Ministero delle Politiche europee - Per questo ruolo il nome che gira è quello di Raffaele Fitto, co-presidente dei Conservatori europei.
Ministero delle Pubblica Amministrazione - Dovrebbe essere ancora un nome di Forza Italia: sarebbe il quinto ministero (senza portafoglio) per eguagliare la Lega. In particolare, circola il nome di Anna Maria Bernini.
Ministero della Cultura - A FdI andrebbero i Beni Culturali: tra i papabili l'ex componente del Cda Rai Giampaolo Rossi e Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2 dal 2018, mentre appare fuori corsa lo storico Giordano Bruno Guerri.
Ministero del Mare - Spunta anche l'ipotesi di istituire un nuovo ministero, a cui potrebbe andare l'ex amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono o all'ex presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Ministro degli Affari regionali - Questa casella vorrebbe occuparla la Lega per spingere sull'autonomia. Si pensa a Roberto Calderoli.
Ministro del Turismo - In corsa per il Turismo rimane Daniela Santanché (FdI).