Meloni: "Elezione diretta Colle in vigore solo in legislatura successiva". Per la leader di FdI, non esiste alcuno scenario in cui possa essere richiesto a Mattarella di dimettersi. Pubblicati i nomi per le parlamentarie M5s: Conte candidato nel Lazio
Il M5s presenta il programma: "Via Irap e ok a salario minimo e sfiducia costruttiva"; alle Parlamentarie Conte candidato nel Lazio. Convocata per lunedì la direzione del Pd per deliberare i nomi e le liste di candidati: per presentarli alle corti di Appello c'è tempo fino a sabato. Strappo di Dario Stefano che lascia i dem: "Sono stati fatti troppi errori di valutazione". Giorgia Meloni torna a parlare dell'elezione diretta del Capo dello Stato. Se il presidenzialismo che la sua coalizione propone sarà approvato, ha spiegato, non entrerà in vigore subito ma nella legislatura successiva. Quindi non esiste comunque un problema di dimissioni immediate del presidente della Repubblica in carica Sergio Mattarella.
Il Movimento 5 stelle ha pubblicato sul proprio sito la lista dei 2mila candidati che parteciperanno alle Parlamentarie del 16 agosto. Come annunciato, anche il leader Giuseppe Conte ha inviato la propria autocandidatura: si presenta per il collegio della Camera Lazio 1.
Il programma elettorale del M5s è spiegato in 13 cartelle e dal motto "dalla parte giusta". La proposta elettorale del movimento guidato da Giuseppe Conte prevede, tra le altre cose, ricette sul fisco con Flashback fiscale, cancellazione definitiva dell'Irap, taglio del cuneo fiscale per imprese e lavoratori, maxirateazione delle cartelle esattoriali, misure per i lavoratori, welfare e salario minimo. Compare anche la "sfiducia costruttiva": un governo cioè non può essere sfiduciato se contestualmente non si vota la fiducia a un altro esecutivo.
Sono in tutto 101 i contrassegni depositati al Viminale per concorrere alle elezioni politiche in programma il 25 settembre. I simboli sono stati presentati da 98 soggetti politici. Per la scorsa tornata elettorale del 2018 il ministero dell'Interno esaminò 103 contrassegni depositati e ne ammise 75. Ora parte l'attività istruttoria del ministero dell'Interno. Entro 48 ore, ovvero entro la mezzanotte del 16 agosto, verranno notificati gli ammessi e i ricusati, poi saranno concesse altre 48 ore per presentare le eventuali integrazioni, modifiche richieste, o ricorsi. La partita dei simboli al Viminale dunque si chiuderà definitivamente il 18 agosto.
"Ho deciso di non candidarmi con questo Partito democratico alle prossime elezioni parlamentari e di consegnare al segretario Letta la tessera". Lo dichiara il senatore Pd Dario Stefano, presidente della Commissione Politiche Ue. "La mia è una decisione sofferta, determinata da una serie di errori di valutazione che il Pd sta continuando a inanellare", aggiunge Stefano. "Questi errori, ormai sedimentati, stanno generando un distacco fatale da quell'anima riformista, progressista e plurale di cui il Pd e l'Italia, tutta, hanno impellente necessita'". "Peraltro, è lo stesso partito che nel giro di poche ore ha sacrificato l'agenda Draghi per un indistinto programma generalista".
"Ho riconosciuto, unico avversario, a Giorgia Meloni la nettezza delle sue affermazioni sul ripudio del fascismo. È tuttavia un grave errore tenere il simbolo di un partito fascista come l'Msi nel simbolo. È chiaro che Meloni non ha dimestichezza con le relazioni internazionali. All'estero l'ostentata matrice missina di Fratelli d'Italia renderà impossibile avere normali relazioni con i partner internazionali". Lo afferma Carlo Calenda in un tweet. "Il rischio non è il fascismo in Italia, ma l'isolamento. Un dramma per un Paese che vive di Made in Italy e di sostegno finanziario Ue", aggiunge.
È stato affisso in bacheca al Viminale il primo simbolo della giornata della lista "Peretti- Democrazia Cattolica liberale", sempre con lo scudo crociato. Il secondo contrassegno depositato oggi è invece quello dell'ex sindaco di Napoli, "Unione Popolare con De Magistris".
"L'immigrazione clandestina è un infame traffico di esseri umani ed è una grave minaccia per la nostra economia e la nostra sicurezza. Il mio governo l'aveva praticamente arrestata, con soli 4.000 immigrati nell'anno 2010, oggi è di nuovo un grande pericolo per l'Italia". Lo dichiara il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. "L'Europa - aggiunge - ci deve aiutare: bisogna fermare gli sbarchi siglando nuovi accordi con i Paesi africani sul Mediterraneo, e coloro che riescono a sbarcare devono essere distribuiti fra i Paesi europei in proporzione alla popolazione e alle possibilità economiche di ogni nazione. L'Europa deve gestire tutta insieme i rimpatri".
"FdI si batterà per il presidenzialismo, il Pd lo considera un pericolo per la democrazia. E gli italiani sceglieranno". Così Giorgia Meloni, in un colloquio sul Corriere della Sera nel quale spiega i motivi di una scelta che serve a rendere "autorevole, forte, stabile e dunque molto più competitiva la Nazione". Rassicura chi teme che nel mirino ci sia il capo dello Stato, Mattarella, che secondo Berlusconi a riforma varata dovrebbe dimettersi: "È stata fatta una gran polemica sul nulla. Non c'è nessuna dichiarazione di ostilità nei confronti di Mattarella. Il dubbio su cosa possa accadere dopo l'approvazione di una riforma ci può stare, ma noi pensiamo che la cosa più naturale e logica sia che una riforma di questa portata, che cambia l'assetto dei poteri, entri in vigore non a governo in carica, ma nella legislatura successiva".
"Con rispetto e stima per la senatrice Segre: la fiamma nel simbolo di FdI nulla ha a che fare con il fascismo, ma è il riconoscimento del percorso fatto da una destra democratica nella nostra storia repubblicana. Ne andiamo fieri". Lo afferma, fra l'altro, la presidente FdI Giorgia Meloni, in un colloquio con il Corriere della Sera, dichiarandosi "stanca" della polemica sulla permanenza nel simbolo del suo partito della fiamma tricolore che fu l'emblema del Movimento Sociale Italiano nato dalle ceneri del fascismo.