Padre di Andrea, 22enne affetto dalla malattia, ha fondato dieci anni la fondazione senza scopo di lucro "I bambini delle fate"
Andrea Antonello è un ragazzo autistico di 22 anni. Suo padre Franco ha passato gli ultimi vent'anni a cercare di "decifrare" i suoi messaggi fatti di sorrisi e di silenzi e di aiutare tutti i ragazzi che come lui affrontano questa patologia attraverso la Fondazione "I bambini delle fate". Nonostante la malattia, Andrea conduce una vita piena: dipinge, corre e scrive. Nel libro "Baci a tutti" ha raccolto lui stesso i pensieri che ha buttato giù negli ultimi anni.
Franco Antonello ha inaugurato un nuovo modo di operare nel sociale, di stampo "imprenditoriale". Un metodo vincente, a giudicare dagli ottimi risultati conseguiti. "Le aziende firmano con noi un contratto con il quale ci danno soldi tutti i mesi", racconta Franco, che pubblica regolarmente un elenco completo e aggiornato dove spiega quanti soldi ha raccolto, a chi sono destinati e quanti ragazzi riuscirà a sostenere. E aggiunge: "Le donazioni occasionali, le offerte date così non servono a nulla".
Nel suo libro, spiega Franco, Andrea definisce tutti "noi" dei "terrestri": Lui dice che esistono due mondi, il nostro e quello dei ragazzi con l'autismo. Solo che loro stanno facendo tutti gli sforzi del mondo per venire a vivere nel nostro mondo. E noi non facciamo niente per accettarli". Il messaggio è "non lasciateci soli", anche solo con un semplice abbraccio, uno sguardo, un sorriso.
La quotidiana ricerca di questo legame intimo tra due mondi soltanto in apparenza così diversi, Andrea la svolge attraverso la scrittura. Aiutato da una psicoterapeuta, il ragazzo muove le mani sulla tastiera comunicando le sue risposte e le sue riflessioni. Uno spicca su tutti: "Io dico aiutateci a non essere soli, donate sorrisi. A noi diversi serve poco per essere felici".