UNO STUDIO MADE IN USA

Ambiente, scoperto enzima che aiuta i batteri a "digerire" i veleni

La ricerca potrebbe rivoluzionare i processi di decontaminazione e far fronte a disastri come le fuoriuscite di petrolio

28 Mar 2017 - 13:12

Un gruppo di ricercatori americani ha scoperto il funzionamento di un enzima che aiuta i batteri a "digerire" i veleni e le sostanze inquinanti. A descriverlo sulla rivista Nature � l'Universit� del Wisconsin di Madison, secondo cui lo studio potr� portare a un utilizzo compiuto dei batteri per la decontaminazione dell'ambiente, anche dopo disastri per gli ecosistemi come le perdite e le fuoriuscite di petrolio.

Gli scienziati sono riusciti a catturare l'enzima "in flagrante" mentre attacca il toluene, sostanza chimica derivata da legno e petrolio.

Particelle mangia-inquinanti - I batteri, come gli esseri umani e gli animali, devono mangiare. A volte nel loro pasto divorano sostanze inquinanti per l'ambiente, con un processo chiamato "bio-bonifica", sfruttando le reazioni innescate da alcuni enzimi. Finora per� non si era riusciti ad avere un'immagine di uno di questi enzimi in azione.

"Il meccanismo con cui l'enzima attacca il toluene � il primo passo di un processo in cui gli atomi di carbonio della molecola vengono preparati per il consumo da parte dei batteri", spiega Brian Fox, coordinatore della ricerca. "Tutto il processo avviene a livello atomico, con un gioco di scambi di elettroni e atomi", ha aggiunto.

Verso enzimi artificiali - Gli studiosi sono riusciti a rallentare e fermare la reazione a met� processo, "scattando" un'immagine precisa di come funziona l'enzima. In questo modo sar� pi� facile in futuro per i chimici progettare nuove molecole capaci di imitare ci� che avviene in natura con questo enzima.

Quando i batteri compiono la trasformazione del toluene, iniziano infatti un processo che rapidamente lo rimuove dall'ambiente. Alcuni ricercatori stanno studiando come impiegare la reattivit� di questo enzima per la sintesi di altre sostanze chimiche. "Questi tipi di reazioni naturali sono amiche dell'ambiente ed economiche", ha osservato Thomas Brunold, coautore dello studio.

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