In Canada

Foresta boreale Ko se l'uomo non si ferma

Secondo uno studio dell'Università di Alberta gli interventi artificiali devono essere sotto il 50%

18 Ott 2012 - 18:22
 ©  Afp

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La foresta boreale dell'Alberta settentrionale, in Canada, mostra una sorprendente resistenza alle intrusioni umane ma uno studio dell'Università di Alberta pubblicato sulla rivista Nature Communications lancia un avviso: la foresta è a un punto cruciale per la propria sopravvivenza.
Anche se finora ha risposto alla crescita del numero di campi coltivati e strade estendendosi in un'area più grande della Germania. Ma foto satellitari e aeree utilizzate per comprendere lo sviluppo effettivo delle specie vegetali, le percentuali di terreni invasi dall'uomo e quelle delle zone naturali e incontaminate hanno offerto uno scenario meno rassicurante.

Lo studio La ricerca canadese ha dimostrato che le specie vegetali che risultavano in crescita in correlazione alla maggiore presenza di attività umana subiscono un evidente declino se l'intrusione supera il cinquanta per cento dell'area complessiva considerata.
Stephen Mayor - autore dell'indagine - ha spiegato: "Abbiamo rilevato che quando più della metà di un'area è stata visibilmente cambiata dall'uomo, il numero delle specie di piante boreali native ha iniziato a decrescere rapidamente. I nostri risultati dimostrano che la varietà di piante nella foresta boreale può tollerare le aziende agricole e perfino l'estrazione di petrolio e gas ma solo con moderazione. Oltre un certo limite la natura non riesce più a gestire l'effetto delle intrusioni e si impoverisce".

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