ECOSISTEMA FRAGILE

Disastri del clima, nel 2100 Italia "massacrata"

Lo Stivale potrà avere problemi di approvvigionamento idrico e danni all'agricoltura

02 Lug 2013 - 18:29
 © Dal Web

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Nel 2100, gli effetti della "febbre del pianeta" si faranno sentire e il nostro Paese diventerà una delle aree più a rischio. L'area mediterranea, infatti, diventerà una delle più fragili e soggette ai temibili effetti dei cambiamenti climatici. Almeno in base a uno studio coordinato dal Potsdam Institute for Climate Impact Research e pubblicato da Pnas.

A rischio anche Amazzonia e Africa orientale - I ricercatori del consorzio internazionale Intersectoral Impact Model Intercomparison Project (ISI-MIP) hanno cercato di stimare attraverso modelli matematici la combinazione degli effetti dell'innalzamento della temperatura sulla disponibilità di acqua, sugli ecosistemi, sull'agricoltura e sulla diffusione della malaria, cercando le aree dove queste sovrapposizioni saranno maggiori. Le zone dove questi effetti risultano amplificati dalla sovrapposizione sono risultate essere l'Amazzonia, il Mediterraneo e l'Africa orientale.

Impatto globale nel peggiore dei casi - Gli autori hanno elaborato anche un "worst case scenario", con le previsioni più pessimistiche, da cui emerge invece che tutti gli abitanti del pianeta saranno in zone molto colpite. Franziska Piontek, autore principale dello studio, ha spiegato: "La sovrapposizione degli effetti dei cambiamenti climatici in differenti settori ha il potenziale di moltiplicare la pressione sulle persone delle regioni affette. Ecco perché ci siamo dedicati a questo studio multisettoriale, da cui è emerso che l'impatto sarà sentito sia nei paesi sviluppati che in via di sviluppo".

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