EVOLUZIONE IN CORSO

Clima, le specie si adatteranno

Per gli esperti, il surriscaldamento non è una condanna scritta all'estinzione

02 Ago 2013 - 18:47
 ©  Afp

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Le disastrose previsioni di estinzioni di massa non tengono abbastanza conto della capacità di resistenza e di adattamento di molte creature e della loro sopravvivenza in passati sconvolgimenti climatici. E' la conclusione di un'ampia revisione di studi scientifici condotta dall'Università nazionale australiana di Canberra e pubblicata su Nature.

Ottimismo evoluzionistico - Secondo la ricerca, le previsioni catastrofiche contrastano con le evidenze fossili di robustezza e dinamismo durante i passati cambiamenti climatici. Lo studio mette in luce una discrepanza fra la resistenza relativamente alta del passato e le attuali previsioni secondo cui fino al 37% delle specie saranno in pericolo o estinte entro il 2050.

E osserva che finora nessuna estinzione di specie è stata chiaramente attribuita alla presente fase di riscaldamento. In base all'analisi, i modelli non sono sufficientemente dettagliati da riflettere le reazioni di singole specie, che possono essere idiosincratiche e imprevedibili.

Ad esempio, mentre molte specie si adattano emigrando in aree più elevate o diminuendo di dimensioni, altre si sono trasferite in zone meno elevate o sono aumentate in grandezza. Anche specie contigue, come differenti tipi di scoiattoli e di topi campagnoli, hanno mostrato reazioni disparate. Alcune, in apparenza vulnerabili, talvolta si adattano bene, mentre altre apparentemente robuste e abbondanti, come i moscerini della frutta, possono essere a rischio.

Non è un alibi - Il biologo evoluzionistico Craig Moritz, che ha condotto lo studio, sottolinea che non c'è alcun motivo di inazione verso le emissioni di gas serra, dato che la presente fase di riscaldamento è differente da quelle preistoriche, in parte a causa della presenza dell'uomo. Un'altra differenza chiave e' il tasso senza precedenti del riscaldamento. L'esperto avverte: "Se non resteremo entro i limiti che la maggior parte delle specie hanno attraversato durante la loro evoluzione, cioè un aumento non superiore ai due gradi, sarà meglio prepararsi a delle sorprese spiacevoli".

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